Il presidente del Movimento Consumatori del Sud si incatena ai cancelli di Palazzo Zanca

Il presidente del Movimento Consumatori del Sud si incatena ai cancelli di Palazzo Zanca

Il presidente del Movimento Consumatori del Sud si incatena ai cancelli di Palazzo Zanca

martedì 28 Dicembre 2010 - 09:31

Al centro della protesta: «le gravi mancanze dell’Amministrazione pubblica» in tema di concessioni a Piazza Cairoli

Come aveva preannunciato in una lettera inviata il 25 dicembre al Prefett Alecci, l’(ex) imprenditore Michele di Pietro, ha deciso di intraprendere lo sciopero della fame e della sete e di incatenarsi ai cancelli di Palazzo Zanca.

Al centro della protesta: «le gravi mancanze dell’Amministrazione pubblica» in tema di concessioni a Piazza Cairoli.

Di Pietro contesta espressamente la mancata applicazione del Regolamento Comunale per il rilascio delle concessioni e per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche – altrimenti detto 17/C. Il presidente del Movimento Consumatori del Sud sottolinea che a piazza Cairoli vengono commessi gravi illeciti amministrativi che potrebbero causare enormi danni erariali. «Parlo- afferma- delle occupazioni che in atto vedono presenti due rivenditori di auto, un rivenditore di elettrodomestici che, per il punto 5 dell’articolo 7 del citato regolamento, non avrebbero potuto ottenere a nessun titolo lo spazio che in atto occupano. Certamente la Segretaria del Sindaco è stata tratta in inganno dai tre articoli mancanti nel regolamento in loro possesso, perché giammai posso credere che il Signor Sindaco possa consentire da due anni il ripetersi costante degli stessi reati – ricordo a dal proposito le due ultime edizioni del rally partite da piazza Municipio, piazza negata ad un comizio del segretario generale CGIL, e piazza Duomo – se non fosse in assoluta buona fede».

Di Pietro in queste settimane ha inviato diffide, denunce e lettere – comunicando anche telefonicamente con la Protezione Civile di Roma e Palermo, nonché con quella messinese – alle Forze dell’ordine, confidando in un qualsiasi intervento. Ma nonostante siano trascorsi tre giorni dalla diffida inviata al Prefetto di Messina Dott. Alecci, e dalla denuncia presentata in Questura, nulla si è mosso. «A me sta a cuore la salute dell’intera città e non possono tre giorni di feste giustificare la mancanza di interventi alcuni. Gli unici ad intervenire sono stati i Vigili del Fuoco di Messina che ancora una volta si sono dimostrati i più attenti e celeri alla problematica di cui parlo- continua di Pietro – per il resto nulla si è mosso. E’ questo il motivo che mi ha spinto, come avevo già preannunciato in una lettera inviata al Prefetto dott. Alecci, di intraprendere lo sciopero della fame e della sete incatenandomi ai cancelli di Palazzo Zanca finchè giustizia sia finalmente fatta».

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