La Filcams Cgil denuncia il fatto e rileva come, nonostante le richieste avanzate, il commissario Sinatra non abbia ancora dato la sua disponibilità per un confronto. “Occorre ripristinare il buon senso-
La Filcams Cgil aveva chiesto nei giorni scorsi di potere incontrare il Commissario per discutere della questione delle aperture festive infrasettimanali, ma da Sinatra non è ancora giunta nessuna notizia.
“Ciò comporta che domani, festa dei lavoratori, i negozi di abbigliamento saranno aperti. Non riusciamo a capire – afferma Silvestro – la confusione tra le aperture domenicali e quelle dei giorni festivi infrasettimanali. Da un lato si pone l’esigenza di tutelare le aziende commerciali della nostra città e quindi chi per queste aziende lavora, visto che ogni domenica sono molti i messinesi che si spostano verso i centri commerciali di Catania, della zona tirrenica e pure di Villa S. Giovanni. Dall’altro, ci sono i festivi infrasettimanali che sono cosa completamente diversa tant’é che nessuno si sognerebbe di stare aperto il giorno di Natale o il Primo maggio. Domani con questa boutade finiamo su tutti i media nazionali. Proviamo a ripristinare un po’ di buon senso -.
La Filcams Cgil di Messina che ha subito criticato nell’ordinanza del commissario Sinatra la completa equiparazione tra aperture domenicali e aperture nei festivi infrasettimanali, ricostruisce la vicenda. -Di aperture antimeridiane domenicali si parlò la prima volta ai tempi del prefetto Profili per il solo settore alimentare per arginare il fenomeno dei panificatori abusivi. Col prefetto Marino, anche in sintonia con quanto accadeva nel resto d’Italia dove erano state avviate le aperture domenicali anche negli altri settori commerciali, si era proseguito in questa direzione-, racconta Silvestro.
-La svolta – prosegue Silvestro- è coincisa con l’assessore Santagati col quale abbiamo concertato la regolamentazione delle aperture domenicali con il rispetto delle norme a tutela dei lavoratori, inserendo nelle ordinanze l’obbligo da parte delle aziende di presentare all’amministrazione comunale i Piani di utilizzo del personale e il rispetto dei contratti nazionale e integrativo- sottolinea Silvestro, segretario generale della Filcams Cgil di Messina-. Non a caso a fine dicembre le organizzazioni sindacali e la Confcommercio Messina hanno stipulato un Accordo in base al quale la domenica è una prestazione festiva che va retribuita con una maggiorazione del 50% rispetto alla normale retribuzione, fermo restando il diritto al riposo settimanale. Un provvedimento di tutela dei lavoratori che si è raggiunto solo in poche province italiane-.
La Filcams Messina stigmatizza il comportamento della Fisascat Cisl che invece di individuare soluzioni ai problemi si limita ad opporsi a qualunque innovazione. -É miope e fuorviante fare come fa la Fisascat Cisl sparare nel mucchio a strenua difesa della politica del No sempre e comunque. É la solita logica dell’immobilismo che non tutela certo i lavoratori né i cittadini ma sta mettendo in crisi i nostri esercizi commerciali bypassati da quelli di Catania, della zona tirrenica e anche di Villa S. Giovanni. E se vanno in crisi gli esercizi commerciali si perderanno anche i posti di lavoro- avverte Silvestro -. Comprendiamo la difficoltà dei lavoratori che spesso accettano condizioni inique pur di avere un impiego e che temono di perdere il lavoro, ma esistono norme efficaci a loro tutela e quindi serve un po’ di coraggio per attivarle e farle rispettare rivolgendosi alle istituzioni, al sindacato, anche all’Ispettorato del lavoro o all’Inps–.
E sulle aperture domenicali la Filcams rilancia anche il ricorso ai cosiddetti contratti week end già previsti dal Contratto nazionale. -Uno strumento di buona flessibilità, nato e pensato per tutelare i più giovani che magari stanno ancora studiando ma vogliono iniziare a emanciparsi dalla propria famiglia, uno strumento che tutela chi vuole inserirsi nel mondo del lavoro-.
