Potrebbe esserci il racket delle estorsioni dietro l’attentato incendiario subito la scorsa notte dalla ditta Polito di San Pier Marina, una frazione di San Pier Niceto. Sette camion ed una Fiat Tempra sono stati incendiati per un danno complessivo di 350 mila euro I mezzi erano parcheggiati in un’autorimessa recintata che si trova in località Pantano.
L’immediato intervento sul posto di Vigili del Fuoco e Carabinieri ha permesso di accertare la natura dolosa dell’incendio e sono subito scattate le indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo e del reparto Operativo di Messina. Il titolare della ditta, che si occupa di commercio all’ingrosso di materiali da costruzione, è stato ascoltato degli investigatori, ma ha negato di avere mai ricevuto richieste estorsive. Quello della notte scorsa è il secondo attentato incendiario compiuto in provincia di Messina e potrebbe rappresentare un campanello d’allarme per la ripresa in grande stile delle attività estorsive. Nella notte fra martedì e mercoledì scorso a Castroreale era stata incendiata la Fiat Tempra intestata alla ditta di costruzioni Piana di Catania che sta eseguendo lavori di ristrutturazione del Duomo di Castroreale. Il titolare dell’impresa, Andrea Vecchio, presidente provinciale dell’Associazione nazionale costruttori di Catania, ha dichiarato che mai ha pagato e mai pagherà il pizzo. Non a caso l’imprenditore etneo da otto mesi vive sotto scorta.
