Sanità privata: Picciolo (Pd all'Ars) torna sull'argomento extra budget

Sanità privata: Picciolo (Pd all’Ars) torna sull’argomento extra budget

Sanità privata: Picciolo (Pd all’Ars) torna sull’argomento extra budget

venerdì 25 Luglio 2008 - 09:19

De Benedictis, invece, critica la lentezza nell'applicazione del Piano di Rientro

«Le strutture sanitarie private di Messina effettuano, da sempre, un lavoro anche a beneficio di pazienti provenienti da fuori regione, soprattutto nei settori della specialistica. Una sorte di esportazione di servizi che contribuisce al riequilibrio della bilancia sanitaria di cui il governo regionale deve, assolutamente, tenere conto.»

L’onorevole Giuseppe Picciolo (Pd) richiama l’attenzione dell’Assessorato regionale alla Sanità sulle strutture d’eccellenza della provincia di Messina, chiedendo che le prestazioni da esse erogate agli assistiti fuori regione vengano considerate fuori budget.

Con un’interrogazione all’Assessore regionale, Massimo Russo, Picciolo chiede di conoscere per quali ragioni non sia possibile fare ricorso, come previsto nel resto del Paese, alla compensazione con il fondo nazionale secondo le tariffe TUC (Tariffa unica convenzionata). «Il ricorso a questa procedura – conclude Picciolo – non comporterebbe alcun aggravio per il fondo sanitario regionale, visto che queste somme vengono comunque compensate fra le varie Regioni, e consentirebbe di evitare così una disparità di trattamento tra le strutture capaci di essere attrattive sul piano funzionale.»

Si cercano soluzioni alternative, dunque, al taglio delle prestazioni extra budget, fornite a pazienti provenienti da fuori regione. Le strutture sanitarie private avevano denunciato, appena due settimane fa, il grave danno che deriverebbe loro dal taglio di questi fondi, previsto nel Piano di rientro della spesa sanitaria. L’assessore, però, non sembra intenzionato a tornare sui suoi passi: i tetti di spesa sono necessari, questo il suo pensiero, e non possono essere sforati, come si faceva in passato.

Si andrà allo sciopero, come minacciato dalle aziende?

Sul Piano di rientro interviene oggi anche Roberto De Benedictis, rappresentante del Partito Democratico in commissione Sanità all’Ars: «Questa è proprio la maggioranza giusta per la terra di Pirandello: si dà il via libera con grande enfasi ai tagli alla sanità, come se il Piano di rientro non fosse già legge, ma non c’è alcuna azione concreta per la riqualificazione del sistema, che è l’altra faccia della stessa medaglia imposta dal Piano-.

De Benedictis ricorda che il Piano non è stato seguito con puntualità dall’Amministrazione Cuffaro, cosa che aveva indotto il Governo a minacciare l’invio di un commissario speciale. «Non resta da sperare – aggiunge – che l’assessore Russo non attui il Piano alla maniera di Cuffaro, come invece raccomanda l’Udc. Da Roma, infatti, parlano testualmente di -un anno di mancata manovra-, mentre con la diffida inviata il 7 maggio scorso dal presidente del Consiglio al presidente della Regione, la procedura che porta al commissariamento è già stata formalmente avviata-.

Non si può certo dire, però, che l’attuale assessore stia procedendo senza decisione nei tagli, visti i dolorosi provvedimenti sulle guardie mediche, sui fondi per la riabilitazione e, adesso, sulla sanità privata.

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