Non c’è pace in riva allo Stretto. Oggi le sigle sindacali dei marittimi denunciano la violazione delle relazioni indstiali da parte di Rfi e avviano le procedure di raffreddamento.

“Nonostante le ripetute rivendicazioni delle scriventi sul rispetto delle Relazioni Industriali, la dirigenza aziendale continua ad intraprendere iniziative unilaterali in tema di organizzazione del lavoro- come “il recente ordine di servizio “verbale- che obbliga gli agenti impiegati a Messina nel servizio di ormeggio e guardiania a recarsi, alla bisogna, nel piazzale di Villa S.G-.

E per l’utilizzo fuori sede del personale, il contratto collettivo nazionale di lavoro che regola le attività ferroviarie “prevede il riconoscimento dell’indennità di trasferta e il rimborso delle spese documentate-.

Filt CGIL, Fit CISL, OrSA, FAST, SASMANT, SAP, RSU 32 si dicono non più disposti a tollerare “tale gestione improvvisata del personale che oltraggia la dignità dei lavoratori, ne espone a rischio l’incolumità e li penalizza pesantemente nei riconoscimenti economici contrattualmente previsti-.

Inoltre i sindacati “diffidano il Responsabile Gestione Turni- Com.te V. Caminiti- ad astenersi dall’impartire ordini di servizio in aperta violazione degli articoli contrattuali ed a sospendere ogni forma di trattativa “personale- con i lavoratori tesa a snobbare le corrette Relazioni Industriali-.

“L’ennesimo atto unilaterale, a conferma di un’allarmante continuità con le dinamiche autoritarie del passato, c’induce a dichiarare lo stato di agitazione di tutto il personale- e l’avvio delle procedure di raffreddamento.

Tra 5 giorni potrebbe essere in sciopero tutto il personale operante nell’impianto.