I più colpiti i comuni del versante ionico. Fango e detriti invadono i litorali
La piccola parentesi di sole rende più semplice la conta dei danni. Tutti a lavoro dunque per quantificare cosa abbia lasciato o per meglio dire spazzato via la “Bomba- che all’inizio della settimana ha risalito il canale di Sicilia per manifestarsi sullo stretto con tutta la sua violenza nella giornata di martedì. E la conta dei danni appare “infinita- lungo tutto il versante ionico della provincia dove il lungomare di gran parte dei comuni della zona è stato ridotto da vento e acqua (tanto di mare quanto piovana) ad un vero e proprio campo di battaglia. Detriti e fango invadono ovunque i litorali, il mare ha inoltre inghiottito gran parte della spiaggia. Quanto ritratto nella fotografia, per il momento, è solo un lontano ricordo.
A fatica si cerca dunque di tornare alla normalità. In ordine cronologico, tra gli ultimi disagi causati dal maltempo il crollo di un muro di contenimento tra le stazioni di Giampilieri ed Alì Terme sempre a causa delle forti mareggiate. I tecnici di Rete Ferroviaria italiana sono già al lavoro per la sistemazione del tratto di strada interessato dal crollo e, al fine di limitare i disagi dei viaggiatori, Trenitalia ha istituito un servizio sostitutivo con autobus tra le stazioni di Messina e Taormina. Riaperto il tratto della SS113 rimasto chiuso per più di 24 ore a causa dell’ingrossamento del torrente Patrì che ha fatto temere il crollo di uno dei pilastri di Ponte “Termini- che collega Barcellona a Terme Vigliatore