Sostegno scolastico: i sindacati contestano la drastica diminuzione di insegnanti. Lo Sfida a colloquio con Ricevuto

Sostegno scolastico: i sindacati contestano la drastica diminuzione di insegnanti. Lo Sfida a colloquio con Ricevuto

Sostegno scolastico: i sindacati contestano la drastica diminuzione di insegnanti. Lo Sfida a colloquio con Ricevuto

lunedì 28 Luglio 2008 - 09:58

I tetti di spesa mettono a rischio il diritto all'istruzione dei disabili

Un attacco ai diritti degli studenti con disabilità e al settore della scuola. Questo rappresenta il taglio di 166 posti di sostegno nei diversi ordini scolastici, solo nella provincia di Messina. In Sicilia sono circa 1000 gli insegnanti di sostegno in meno previsti per l’anno prossimo. Una misura adottata dal Ministero dell’Istruzione per tagliare i costi, che produrrà un evidente disagio agli alunni diversamente abili e una seria emergenza occupazionale nella scuola messinese.

«I tagli – sostengono Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal -, calcolati su parametri astratti, elaborati nelle lontane stanze del Ministero delle Finanze e nei tempi ragionieristici della Legge Finanziaria, non tengono conto delle esigenze reali di tutti quegli alunni che si trovano in condizione di grave disabilità.»

Le Segreterie provinciali si uniscono alla nota inoltrata al presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo dalle Segreterie regionali di Cgil – Flc Cgil, Cisl – Cisl Scuola, Uil – Uil Scuola, Snals Confsal e dal Coordinamento H Per i Diritti Delle Persone con Disabilità nella regione siciliana, nel ribadire l’urgenza di un intervento della Presidenza della Regione Sicilia, «affinché in un territorio come quello messinese, geograficamente complesso e socialmente frammentato, privo dei minimi strumenti di supporto di welfare locale, non si leda il diritto all’istruzione dei ragazzi disabili messinesi».

«La logica dei -tetti- – concludono i sindacati -, che anima le recenti disposizioni, produce una insopportabile limitazione di fatto del concreto esercizio del diritto all’integrazione e alla formazione da parte degli alunni in situazione di handicap. L’amministrazione continua a perseguire un obiettivo di risparmio della spesa, incurante delle ricadute sulla funzionalità della scuola pubblica statale siciliana e, quindi, sul diritto allo studio da parte di tutti.»

Le medesime rivendicazioni sono alla base della manifestazione inscenata stamattina dal sindacato Sfida davanti all’Ufficio scolastico provinciale. Il sindacato, che raccoglie le famiglie dei disabili in età scolare e i docenti di sostegno, è stato ricevuto dal direttore dell’Ufficio, Gustavo Ricevuto, per un colloquio.

Alla fine dell’incontro, Maria Vitale Merlo, segretaria provinciale dello Sfida, ha dichiarato: «il dottore Ricevuto ha preso atto del nostro disagio, ma ha chiarito che si trova impotente di fronte a direttive imposte dal Ministero e dall’Ufficio scolastico regionale».

Il sindacato, però, ha non concorda con l’Ufficio nel calcolo dei tagli effettivi. L’Ufficio scolastico, infatti, accusa un ammanco di 23 posti, la differenza tra i 483 richiesti e i 460 assegnati per l’anno 2008/2009, mentre lo Sfida applica criteri diversi, arrivando al numero di 166. Si consideri che l’anno scorso gli insegnati di sostegno nella provincia di Messina erano ben 660. Colpevole di questa drastica riduzione, l’adeguamento del rapporto studenti/insegnanti di sostegno: la Sicilia ha dovuto in un anno portare il numero di insegnanti rispetto al numero degli studenti al rapporto di 1 a 2, come è nel resto d’Italia. Una misura eccessiva e troppo rapida, sostiene Merlo, se si considera la conformazione particolare della provincia di Messina. In zona decentrate l’insegnante di sostegno rappresenta una risorsa insostituibile, perché mancano totalmente altre figure di accompagnamento.

Per questi motivi lo Sfida ha organizzato per domani alle 10,00 un’altra manifestazione, con docenti e famiglie, davanti alla Provincia, per chiedere un incontro al presidente Nanni Ricevuto. Alle 11,00, poi, sarà la volta di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, che, in una conferenza stampa, renderanno noti tutti i dati relativi ai tagli dell’anno scolastico 2008/2009.

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