Tema centrale: la sicurezza sul lavoro. Presente il segretario regionale della Cisl Bernava
Non poteva non essere la sicurezza sul lavoro, insieme al tema della legalità, l’argomento principale dei direttivi unitari di Cgil, Cisl e Uil di Messina, riunitisi stamani nel salone delle bandiere di Palazzo Zanca. Sul tema della sicurezza il sindacato ha portato avanti nell’ultimo mese attraverso oltre 120 assemblee nei luoghi di lavoro e sul territorio che sono servite per rilanciare e informare sulla proposta di Cgil, Cisl e Uil sulla -Riforma del modello contrattuale e nuove regole sulla democrazia e sulla rappresentanza sindacale-.
Presenti tutti gli organi sindacali della triplice, con i segretari generali Franco Spanò (Cgil), Tonino Genovese (Cisl) e Costantino Amato (Uil). A concludere i Direttivi Unitari di Messina è stato il segretario generale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava che ha lanciato un appello ai sindacalisti riuniti nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina. «Non rilassiamoci – ha detto Bernava – la gente chiede un Sindacato utile, pragmatico che sia presente nei problemi. Non rilassiamoci e bene è stato fatto a Messina con tante assemblee nei luoghi di lavoro. Recuperiamo il rapporto con i lavoratori, con i cittadini. Facciamo di più con incontri per spiegare cosa fa il Sindacato, con volantinaggi, confronti con le controparti. Un Sindacato forte e unito da fastidio, per questo motivo ci attaccano, per creare consenso popolare. La gente ci percepisce come un Sindacato politico, ma noi non facciamo politica. Contrattiamo di più, facciamolo contrattazione di secondo livello. Al di là dei toni il Sindacato è unito e chiede l’aumento dei salari e delle pensioni e di potere partecipare allo sviluppo del paese. Siamo disponibili a confrontarci e discutere con qualsiasi Governo per scelte condivise che riguardano le infrastrutture, la formazione per il giovani e i lavoratori, l’accesso all’impresa. Tutti temi trattati prima delle elezioni dalle diverse parti politiche ma che, adesso, sembra sparito dal dibattito».
