La circolare emanata dal Direttore Sanitario di Presidio Rosalba Ristagno, suscita però le reazioni del rappresentante sindacale Domenico Carnevale che osserva: «perché non rivolgersi agli organi preposti anziché al personale dell’azienda?»
Tra i tanti problemi che ultimamente interessano il Policlinico universitario “Gaetano Martino”, si mettono anche gli animali randagi, per i quali, o meglio contro i quali, è stata emanata una circolare ben precisa e che non lascia spazio ad equivoci. Il documento emanato dal Direttore Sanitario di Presidio Rosalba Ristagno, chiama in causa tutti gli operatori dell’azienda. Oggetto della comunicazione, “divieto di fornire cibo agli animali randagi, cani, gatti, colombi (viene specificato ndr) all’interno del Policlinico. La presenza di detti animali è determinata dal fatto che personale dell’azienda provvede al loro nutrimento. E’ il caso di rilevare – si legge ancora nella nota – che la presenza di animali, oltre a determinare degrado igienico, può creare pericolo da aggressione (morsi, graffi) nei riguardi dell’utenza o degli stessi dipendenti dell’azienda. La trasgressione al presente divieto potrà determinare provvedimenti disciplinati”.
Un “diktat” che fa però “sorridere” il rappresentante sindacale della Cgil Domenico Carnevale, che, nel contestare tale circolare, considerata «né propositiva nè risolutiva della problematica in oggetto, bensì minacciosa nei confronti degli operatori dell’azienda», propone, di provvedere a segnalare la problematica alle Autorità competenti: ASP 5 di Messina, Comune di Messina, il Canile Comunale oppure alle associazioni a tutela degli animali.
