Trasporti nello Stretto: è giunta l'ora delle minacce dei pendolari

Trasporti nello Stretto: è giunta l’ora delle minacce dei pendolari

Trasporti nello Stretto: è giunta l’ora delle minacce dei pendolari

mercoledì 01 Ottobre 2008 - 15:16

Prosegue la telenovela dei pendolari nello Stretto: dopo che 10 turisti hanno dovuto rinunciare al posto sull'aliscafo per darlo ad altrettanti studenti, i disagi continuano

Ogni giorno una novità, non positiva purtroppo. Stamattina a Reggio è dovuta intervenire la polizia per sedare gli animi di 50 pendolari che hanno dovuto saltare la corsa delle 06.50 e attendere l’aliscafo delle 08.30.

Dovevano arrivare a Messina alle 07.20, invece quando sono sbarcati erano già passate le nove.

E lo stesso avviene nel -senso di marcia- opposto.

Con un comunicato ufficiale, Bluvia Rfi da alla capitaneria di porto la responsabilità del ritardo per la messa in funzione del Selinunte Jet, per cui mancherebbe il nulla osta.

Intanto i pendolari sono passati dalle parole sospirate ai toni duri, e adesso minacciano.

Sono però divisi e indecisi: un gruppo di viaggiatori ha infatti deciso di bloccare il traffico commerciale dei tir tra Messina e Villa San Giovanni e si stanno organizzando per bloccare i mezzi sulla rampa autostradale di Villa San Giovanni lunedì mattina, in un momento clou del traffico automobilistico.

Altri, invece, collegati con il Comitato dei Pendolari dello Stretto stanno raccogliendo le firme per portare avanti azioni dimostrative più soft ma si spera -incisive-.

Intanto sul fronte -traghetti- (mettendo un attimo da parte gli aliscafi) bisogna registrare un significativo aumento dei prezzi sulla -Caronte & Tourist-, stavolta non solo per i mezzi motorizzati ma anche per i pedoni che sono ormai costretti a pagare un biglietto di 1,50€ per un viaggio solo andata in tutte le ore del giorno e della notte (fino alla settimana scorsa si pagava solo nelle ore diurne, e solo 1€; fino a pochi anni fa i pedoni non pagavano considerando il servizio pessimo su navi scomode e maleodoranti che in questi anni non hanno avuto alcuna manutenzione: l’aumento dei prezzi non è assolutamente giustificato da un miglioramento del servizio!).

Inoltre sono stati installati dei tornelli: i biglietti andranno fatti prima in biglietteria, e non come avveniva prima all’ingresso della nave (si perderà ulteriore tempo e chissà quante navi partiranno in faccia ai viaggiatori impegnati a fare le file per i biglietti!) e proprio all’altezza dei tornelli (stile metropolitana) in cui bisognerà infilare il tagliando si stanno registrando in questi primi giorni lunghissime file che causano considerevoli ritardi.

E’ davvero difficile ormai trovare altre parole per commentare le condizioni della mobilità dello Stretto, se non per rammentare un’ennesima volta che a fronte di una domanda in continuo aumento, l’offerta del servizio continua a diminuire.

E intanto tutti i lavoratori e gli studenti che viaggiano quotidianamente pagano l’assenza politica, il monopolio della Caronte (traghettamento Villa-Messina) e delle Ferrovie (mezzi veloci Reggio-Messina), e le speculazioni che ne conseguono.

Vogliamo rincarare la dose ?

La nuova stazione marittima di Reggio (nella foto a corredo dell’articolo), accanto all’attracco degli aliscafi, è completata da mesi, però la capitaneria di porto non dà ancora il via libera all’inaugurazione. Cosa stanno aspettando?

IN BASSO CORRELATO L’ARTICOLO SULLA FILA DI STAMATTINA DAVANTI AI TORNELLI DELLE NAVI PRIVATE

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