Tredicenne denunciato dalla Polizia: è il capo della baby gang che terrorizza i coetanei in piazza Duomo

Tredicenne denunciato dalla Polizia: è il capo della baby gang che terrorizza i coetanei in piazza Duomo

Tredicenne denunciato dalla Polizia: è il capo della baby gang che terrorizza i coetanei in piazza Duomo

venerdì 18 Giugno 2010 - 12:57

Il ragazzino incastrato grazie al suo profilo ed alle foto postate su Facebook. Sarebbe l'autore di almeno un paio di aggressioni e di alcuni furti

Sguardo da duro, modi violenti, atteggiamento da delinquente incallito. Sembra l’identikit di un boss consumato ma lui ha soli 13 anni. Poco più di un bambino ed è già a capo di una banda di bulletti che da mesi sta seminando il panico fra i coetanei nel centro di Messina. La sera si trasferiscono a piazza Duomo e lì ne combinano di tutti i colori. Ora la Polizia è riuscita ad incastrarlo grazie a Facebook, il social network più frequentato del pianeta. Il suo profilo e le foto che aveva postato lo hanno inchiodato ed ora per lui è scattata una denuncia piede libero. Benché non imputabile per via dell’età la Polizia ha chiesto l’applicazione della misura di sicurezza per via della sua pericolosità sociale.

Il 13enne, infatti, secondo gli investigatori sarebbe il capo indiscusso della baby gang composta da ragazzini in età fra i 13 ed i 18 anni. A lui la Polizia è arrivata dopo la rapina del 13 giugno scorso. Quella notte, in piazza Immacolata di Marmo, il giovane, con un complice di 18 anni, aggredì e picchiò tre dodicenni, facendosi consegnare 35 euro. Le vittime raccontarono agli investigatori che quel bullo, che indossava pantaloni e giubbotto bianco, ostentava un pearcing in bocca ed un orecchino aveva senz’altro un profilo su Facebook. E, infatti, gli agenti dopo qualche ricerca lo hanno scovato. Non solo ma il 12 giugno aveva inserito una foto in cui era vestito esattamente come quella sera in cui rapinò i tre dodicenni. Vicino a lui un 18enne di Cumia Inferiore che lo spalleggiò mentre picchiava e rapinava i ragazzini. Anche quest’ultimo è stato denunciato per quel colpo ma con le identità dei due giovani in mani gli investigatori hanno potuto far luce anche su altre vicende. Ad esempio quella della notte del 6 giugno scorso quando il tredicenne, con altri due complici, aggredì in via Argentieri un uomo di 33 anni, ferendolo al capo. Mercoledì scorso, infine, con tre giovanissimi è stato fermato dalla Polizia su una Fiat 500 rubata. Dopo essere riuscito a fuggire il 13enne è stato identificato dagli investigatori. Questo è solo l’ultimo episodio che ha visto per protagonista il boss in erba. Ma la Polizia è al lavoro per scoprire se il 13enne sarebbe coinvolto in altre aggressione. Come quella compiuta alcune settimane fa da un gruppo di bulli ai danni di una donna filippina o quella nei confronti di un ragazzino al quale era stata infilata una scarpa in bocca.

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