Truffa aggravata in concorso. Vittime alcuni dipendenti comunali. Cinque arresti

Truffa aggravata in concorso. Vittime alcuni dipendenti comunali. Cinque arresti

Truffa aggravata in concorso. Vittime alcuni dipendenti comunali. Cinque arresti

giovedì 17 Luglio 2008 - 06:27

Al centro dell'operazione Camaleonte furto di identità, frode e ricettazione

Sono cinque le persone arrestate dai Carabinieri nel corso dell’operazione -Camaleonte- scattatata alle prime luci dell’alba. Le accuse nei confronti degli arrestati sono di truffa aggravata in concorso, frode e ricettazione. Vittime del raggiro, ignari dipendenti comunali la cui documentazione attestante lo stipendio veniva utilizzata dai truffatori per acquistare beni mobili attraverso la stipula di finaziarie.

A scoprire tutto sono stati i Carabinieri della compagnia Sud che dopo accurate indagini sono risaliti ai responsabili. In manette sono finiti Pietro Cucinotta 53 anni(nella foto in alto), che vanta precedenti specifici per truffa, Davide Mavilla, 54 anni fermato a Roma, Nicolò Burgio, 46 anni, Albero Macini (foto al centro), 61 anni, Franco Salomone (foto in basso), 40 anni. A questi ultimi due i Carabinieri della sezione di polizia giudiziaria hanno sequestrato il 28 marzo 2007 25 mila euro provento di un truffa.

Come accertato dai militari i truffatori indicavano come recapito telefonico utenze mobili attivate utilizzando le stesse false identità con cui poi stipulavano le finanziarie. Un vero e proprio furto di identità quello ai danni di ignari dipendenti comunali, che venivano contattati dalle finanziarie per il mancato pagamento di rate per finanziamenti che però loro non avevano mai richiesto. Grazie alle denuncie presentate dagli impiegati, i Carabinieri hanno così scoperto che principale artefice delle truffe era Pietro Cucinotta, 53 anni, l’unico dei 5 arrestati che è stato ristretto a Gazzi. Dalla sua capacità di trasformarsi, assumendo temporaneamente le fattezze fisiche delle vittime, che prende il nome l’operazione Camaleonte scattata all’alba di oggi.

Il trasformista del gruppo, facendosi crescere la barba o i baffi, o accorciando i capelli e indossando degli occhiali appositi riusciva ad assumere le identità dei malcapitati e fornendo falsi documenti di riconoscimento, ricevute di bollette Enel o Serit, codici fiscali, e buste paga accedeva ai finanziamenti per acquistare beni mobili di vario valore.

(nella photogallery le immagini degli altri arrestati)

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