L'assessore Amata conferma che le pratiche burocratiche stanno per essere concluse: «A breve invieremo tutto a Palermo per la valutazione finale». La nuova struttura potrà ospitare fino a 400 randagi
Pronti, partenza, e via verso l’orizzonte vacanziero. Tutti tranne il fidato amico a quattro zampe che con l’arrivo della bella stagione finisce spesso con l’essere “dimenticato” sul ciglio di strade ed autostrade. Notizie che purtroppo nel giro di qualche settimana diventeranno “routine estiva”, nonostante l’inasprimento della legge che vieta l’abbandono degli animali e prevede pene sempre più severa per chi si macchia tale reato. Animali lasciati a sé stessi, che finiscono con -alimentare- le fila dei randagi ospitati nelle apposite strutture. Strutture che nella città dello Stretto hanno sempre rappresentato un grosso problema data la mancanza delle stesse, eccezion fatta per il canile di Santa Lucia le cui condizioni di vivibilità non sono però di certo soddisfacenti.
Ancora per poco però. In dirittura d’arrivo, infatti, il progetto per la realizzazione della nuova struttura per l’accoglienza dei randagi che sorgerà nella zona del villaggio di Castanea e la cui capienza è di circa 400 posti. A confermarlo è l’assessore al ramo Elvira Amata: «I lavori sono quasi terminati, entro fine giugno speriamo di essere operativi. Abbiamo ottenuto tutti i pareri necessari da parte dell’urbanistica e ora si attende il sopralluogo dell’Asp. Sbrigati gli ultimi passaggi sarà possibile inviare tutto il materiale a Palermo per la valutazione finale. Per fine mese l’iter dovrebbe essere concluso».
Il canile, così come avvenuto nel caso di Santa Lucia, verrà gestito dalla Lega Nazionale per la difesa del cane attraverso l’apposita convenzione rinnovata anche quest’anno dal Comune per un importo annuale di circa 300.000 mila euro «circa 2.20 per il mantenimento di ciascun animale». L’ampiezza della struttura e le spaziose aree esterne spingono però l’assessore Amata a pensare anche alla creazione di un centro di addestramento, ma si tratterebbe di un passaggio successivo. Quel che interessa al momento è che il nuovo stabile possa definitivamente essere aperto -al pubblico-: «Il Comune – spiega la rappresentante della giunta Buzzanca – sta già prendendo contezza di quanti animali, sulla base della legge, dovranno e potranno essere trasferiti nella nuova struttura. Speriamo al più presto».
