Usura, applicavano tassi fino al 300 per cento. Sette arresti

Usura, applicavano tassi fino al 300 per cento. Sette arresti

Usura, applicavano tassi fino al 300 per cento. Sette arresti

martedì 18 Gennaio 2011 - 09:44

L'operazione -brillantina- condotta dalla Squadra Mobile e dal commissariato Sud ha messo fine ad un giro di cravattari che applicavano tassi mensili del 20, 30 per cento.Tra di loro anche un avvocato del foro di Messina

Nella prima mattinata odierna, la Questura di Messina ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa lo scorso 12 gennaio dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina nei confronti di sette persone indagate perché, in concorso tra loro, con più azioni criminose reiterate nel tempo, si facevano dare o promettere interessi usurari come corrispettivo dell’erogazione di denaro. Ad alcuni degli indagati vengono inoltre contestati il reato di estorsione e riciclaggio.

Le indagini, avviate nell’agosto 2008, hanno consentito di accertare che le vittime dell’usura erano costrette a corrispondere interessi che variavano dal 20 al 30 per cento mensile fino a raggiungere, a causa dei continui incrementi, anche il 300 per cento.

I provvedimenti cautelari sono stati firmati dal gip, Daria Orlando, su richiesta dei sostituti della Dda Angelo Cavallo e Fabrizio Monaco. E’ stata fatta luce sulle modalità di un giro di usura che applicava tassi dal 240 al 360%. Tra le persone finite in carcere anche l’avvocato Tommaso D’Arrigo che da vittima di Venuti ne è divenuto complice e che deve rispondere anche di circonvenzione d’incapace nei confronti di un professore di fisica deceduto nel 2009 e al quale erano stati sottratti 121mila euro di pensione d’invalidità, facendolo vivere in condizioni di miseria, con soli 20 euro a settimana. A garantire il -recupero crediti- a Venuti gli esponenti delclan Mangialupi e, in particolare, il boss Benedetto Aspri, al quale il provvedimento è stato notificato in carcere.

Tra le persone arrestate anche Felicia De Salvo e il cognato Gaetano Vento che avrebbero riciclato il denaro di Nunzio Venuti. A loro la Mobile ha sequestrato due appartamenti e un’auto di Venuti fittiziamente intestati a loro. Nunzio Venuti dopo anni di truffe assicurative si era inventato un’attività legale e aveva aperto uno studio utilizzando il tesserino dell’avvocato Tommaso D’Arrigo; studio che – secondo l’accusa – usava anche per ricatti sessuali filmando i suoi incontri con donne.

su photogallery le foto degli arrestati

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