L'imprenditore messinse continuerà la propria battaglia da libero cittadino
Nuovo capitolo nella vicenda della vertenza Castello dopo la fine dello sciopero della fame (avvenuta ieri ndr) da parte dell’imprenditore Giuseppe Pizzino. Quest’ultimo, infatti, ha annunciato le proprie dimissioni “irrevocabili ed immediate” da tutte le aziende dove finora ha ricoperto cariche direttive e societarie. Pizzino, tuttavia, dichiara di volere continuare la propria battaglia da libero cittadino ribadendo poi lo scarso interesse mostrato dal sistema bancario nei confronti delle piccole e medie imprese.
«Con la presente, il sottoscritto, Giuseppe Pizzino, a seguito dello sciopero della fame intrapreso in Piazza Cordusio – Milano, e protrattosi dal giorno 24.09.2009 al giorno 30.09.2009, rende noto di aver rassegnato le proprie dimissioni, irrevocabili ed immediate, da tutte le aziende nelle quali, sinora, ha ricoperto cariche direttive e societarie, come già comunicato stamane alle rispettive Assemblee dei Soci, nonché all’incontro avvenuto alla presenza dei Sindaci dei Comuni di Brolo, Ficarra, Piraino e Sinagra. Nello specifico, il sottoscritto cessa la propria carica di Amministratore Unico della Castello S.r.l., La Zagara S.r.l., I.T.E. S.r.l., I.T.M. S.r.l., Call Center Italia S.r.l., nonché dalla carica di Direttore Generale della Società per Azioni Piazza Castello. Tiene inoltre a precisare di non aver alcun titolo di proprietà nelle società facenti parte del Gruppo Castello, ossia Sicily S.r.l. (società richiedente finanziamento – UniCredit), Island S.r.l. e Piazza Castello S.p.A., e di aver, invece, solo una quota di maggioranza nella società Radio Call Service S.r.l. Tale decisione segue all’intento di preservare e tutelare tutte le società che hanno presentato presso la UniCredit Corporate Banking richiesta di finanziamento, nonché tutti i propri dipendenti, in particolare quelli appartenenti alle società Castello S.r.l., I.T.E. S.r.l., Call Center Italia S. r.l., oggi in cassa integrazione. Pertanto, la propria protesta nei confronti della scarsa attenzione e della mancata assistenza da parte del Sistema Bancario nei confronti delle piccole e medie imprese continua da libero cittadino, essendo mancati, al raggiungimento di un così prestigioso obiettivo, il tempo necessario che impiega una macchina ministeriale dall’Aeroporto di Linate sino a Piazza Cordusio, ed un promesso panino da mangiare con il Ministro Tremonti, offerto dal Dr. Alessandro Profumo»
