Vertenza Feluca. La Fim Cisl delusa dall’incontro con Buzzanca. Alibrandi: il pagamento degli stipendi è un’emergenza sociale

Vertenza Feluca. La Fim Cisl delusa dall’incontro con Buzzanca. Alibrandi: il pagamento degli stipendi è un’emergenza sociale

Vertenza Feluca. La Fim Cisl delusa dall’incontro con Buzzanca. Alibrandi: il pagamento degli stipendi è un’emergenza sociale

martedì 13 Luglio 2010 - 11:30

Nel corso dell’incontro è stato evidenziato il clima di tensione e di difficoltà esistente tra i lavoratori

“Assistiamo ancora una volta a tante parole ma nessun fatto concreto. Si continua a far trascorrere il tempo, intanto i lavoratori non percepiscono lo stipendio ormai da 15 mesi”. L’incontro con il sindaco Buzzanca e i capigruppo del consiglio comunale non ha soddisfatto la Fim Cisl di Messina. “Buzzanca – spiega il segretario generale Antonino Alibrandi – ha rinviato qualsiasi discussione sul pagamento degli stipendi arretrati a un parere legale richiesto da Comune e Provincia a un noto professionista. Senza il quale non verrà attivato alcun piano di rientro delle mensilità spettanti ai lavoratori”.

Nel corso dell’incontro è stato evidenziato il clima di tensione e di difficoltà esistente tra i lavoratori. “Abbiamo chiesto al Sindaco – continua Alibrandi – in maniera chiara che in questo momento la prima necessità, soprattutto sociale, è quella di corrispondere le mensilità arretrate ai lavoratori, alcuni dei quali sono sull’orlo del lastrico e con tasse, mutui, bollette, beni di prima necessità da acquistare. Purtroppo sindaco sembra più importare che il messaggio di protesta non esca fuori dalle stanze di Feluca piuttosto che risolvere la vicenda una volta per tutte. Così abbiamo dovuto ascoltare i rimproveri sul servizio fermo e le velate allusioni a possibili denunce per interruzione di pubblico servizio”.

La Fim Cisl ha chiesto nuovamente al sindaco l’apertura di un tavolo tecnico con Comune e Provincia che monitori la vertenza Feluca, dall’acquisizione del parere legale, al pagamento degli stipendi arretrati sino alla definizione dell’assegnazione delle quote. “Questi – spiega ancora Alibrandi – devono rappresentare gli obiettivi principali e urgenti. Il tavolo tecnico è necessario perché altrimenti continuerà sempre lo scaricabarile tra Enti e dirigenti dei dipartimenti. Definire tutta la vertenza in quella sede, così come avviene per altre vertenze nelle normali relazioni sindacali, comporterebbe una chiara definizione della situazione evitando l’alimentarsi di voci di corridoio incontrollate e polemiche sterili che non portano all’obiettivo finale, quello della definizione positiva della vertenza. E al tavolo tecnico si devono fugare tutti i dubbi”.

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