Una rumena di 31 anni è ricoverata in fin di vita nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Papardo. La donna, giunta nel nosocomio messinese il primo settembre scorso, avrebbe bevuto del vino contenente metanolo una sostanza che ha provocato un forte stato d’intossicazione. La 31enne è in coma ed in imminente pericolo di vita. La Procura di Messina ha avviato un’inchiesta per scoprire eventuali responsabilità nella vicenda. Si tratta dell’ennesimo caso del genere che ha colpito la comunità rumena residente in Sicilia. Negli ultimi tempi si sono verificate cinque morti sospette sulle quali stanno indagando ben sette Procure. Secondo gli investigatori i casi di avvelenamento sarebbero da attribuire all’usanza, frequente fra i rumeni, di miscelare il metanolo con vino e liquori per aumentarne la gradazione alcolica.

Dall’inizio dell’anno, infatti, nella nostra regione cinque romeni sono morti per lo stesso motivo. Chiamato -lo spirito del legno-, il metanolo è considerato la droga dei poveri e viene consumato sempre con più frequenza in Sicilia da immigrati dell’Est europeo che riescono ad acquistarlo a buon prezzo nei loro Paesi d’origine. Ad essere -importate- anche bevande poco alcoliche che poi vengono bevute assieme al potente veleno.