Zona Falcata, mesi contati per l’Ecomostro di San Raineri. Sarà la vera occasione di rilancio?

Zona Falcata, mesi contati per l’Ecomostro di San Raineri. Sarà la vera occasione di rilancio?

Zona Falcata, mesi contati per l’Ecomostro di San Raineri. Sarà la vera occasione di rilancio?

giovedì 01 Luglio 2010 - 10:44

L’assessore regionale ai beni culturali Gaetano Armao ha firmato il decreto per la demolizione della struttura simbolo del degrado cittadino e per la bonifica dell’intera zona: 600.000 euro i fondi stanziati. Buzzanca, Ricevuto e Scimone puntano al gioco di squadra

Epocale. A distanza di qualche settimana dall’entrata in vigore dell’Ecopass, definito appunto per la città dello Stretto un “provvedimento epocale”, ecco che per Messina si prospetta un “fatto” nuovo e forse ben più epocale del ticket. A definirlo tale, nel corso della conferenza tenutasi questa mattina nel palazzo della Sovrintendenza, il sindaco Buzzanca che ha ufficializzato la firma del decreto da parte dell’assessore regionale ai beni culturali Gaetano Armao per l’abbattimento dell’Ecomostro della zona Falcata, simbolo di quel degrado che finora ha purtroppo contraddistinto la città. Entro Natale, secondo le previsioni del primo cittadino, potrebbe già procedersi all’eliminazione della struttura, e ciò grazie ai 600 mila euro stanziati dalla regione, somma superiore ai 200 mila euro inizialmente previsti e sufficienti solo per la demolizione e la realizzazione della vasca di contenimento dei materiali di risulta. Gli interventi previsti dal decreto fresco di firma (sigla apportato lo scorso 28 giugno), riguarderebbero invece anche le operazioni di bonifica dell’intera zona, precedentemente non considerate. A ciò si aggiungono i 500 mila euro che l’assessorato regionale Territorio e Ambiente, destinerà proprio alla riqualificazione dell’intera fascia di Maregrosso.

Ma le buone notizie sembrano non fermarsi qui. Secondo quanto dichiarato questa mattina dal sovrintendente Rocco Scimone, (va ricordato che l’area è sottoposta al vincolo della Sovrintendenza, a cui spetterà infatti la direzione dei lavori nella zona Falcata), l’eventuale realizzazione del Cdac (Centro documentazione arte contemporanea, correlata su download la relazione), progetto della Sovrintendenza che aveva già ottenuto il finanziamento di 11 milioni di euro con il Por 2000-2006, ma bloccato in fase esecutiva per la rilevazione di materiali inquinanti nel terreno adiacente l’ecomostro, potrebbe essere portato a termine anche con un tranche minore di fondi e in meno tempo: “Le ultimi analisi – afferma infatti Scimone – hanno dimostrato che la zona è meno inquinata di quanto non si pensasse. Ciò potrebbe permettere il riutilizzo della stessa terra che verrà spostata in fase di lavoro: questa infatti verrebbe accatastata all’interno di grandi dune costituite in loco, dove si procederebbe poi alla bonificata della stessa”.

Riprende dunque finalmente corpo il tanto atteso progetto di rinascita della Real Cittadella, che negli auspici di Scimone, Buzzanca e Ricevuto, anch’esso pronto a garantire il supporto della Provincia Regionale, dovrebbe diventare una volta per tutte il cuore culturale e turistico di Messina, dopo anni di insormontabile degrado. Un breve accenno non è mancato alla storica “querelle” che vede contrapposti Ente Porto ed Autorità Portuale, e che di fatto blocca lo sviluppo dell’area: lapidario a tal proposito il “numero uno” di Palazzo Zanca che ha sottolineato la necessità di andare avanti facendo il più possibile gioco di squadra.

Tra le varie ipotesi avanzate per il recupero dell’intera zona, anche la possibilità di realizzate un’unica passerella che colleghi la stazione marittima agli imbarcaderi della Real Cittadella. A tal proposito Scimone ha prospettato l’idea di voler organizzare, nei mesi a venire, un convegno nel corso del quale analizzare e considerare l’ipotesi.

Dal recupero della zona Falcata, possibile strada di sviluppo cittadino, alla rinascita dell’intera comunità dello Stretto, il passo è breve, o almeno lo è a parole. Buzzanca ha infatti approfittato dell’ “epocale occasione” per parlare anche di Metropolitana del Mare, di svincoli di Giostra e ovviamente di Ponte sullo Stretto: argomenti “caldi” di cui discuterà personalmente il prossimo 14 luglio in riva allo Stretto con il Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Altero Matteoli. Importanti le questioni che il primo cittadino sottoporrà all’attenzione del rappresentante nazionale che finora, ha affermato Buzzanca “ha sempre mantenuto la parola”.

Partendo dalla Metromare, il sindaco spingerà affichè il governo stanzi per Messina il milione di euro necessario per la realizzazione del pontile di Papardo, ultimo step per il completamento del servizio, così come previsto nel progetto iniziale.

In tema di svincoli, invece, si batterà cassa per l’ottenimento dei 9 milioni di euro per il completamento del I e II lotto, “e pensando al futuro – ha poi aggiunto Buzzanca – perché non guardare ai 70 milioni di euro per i lavori della seconda canna”.

Immancabile poi l’argomento Ponte sullo Stretto: “Chiederò al Ministro di stabilire insieme tutte le scandenze e i passaggi necessari per la messa in atto della grande opera”.

foto di Dino Sturiale

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