Alla Campionaria si rievoca la battaglia di Lepanto

Alla Campionaria si rievoca la battaglia di Lepanto

Alla Campionaria si rievoca la battaglia di Lepanto

giovedì 06 Agosto 2009 - 19:49

Il corteo partito dal porticciolo della Marina del Nettuno ha fatto il suo ingresso sul palco della Fiera intorno alle 19.50. Numerosi i messinesi che armati di telecamere, fotocamere e cellulari hanno fatto da cornice alla storica rievocazione

Doveva essere un pomeriggio dal sapore storico quello vissuto dai messinesi in visita alla 70° edizione della Campionaria di Messina e, sebbene sia da apprezzare lo spirito che ha animato l’inziativa, il risultato complessivo della manifestazione cha ha rievocato la storica battaglia di Lepanto (combattuta il 6 ottobre del 1571) non sembra aver soddisfatto a pieno le aspettative dei visitatori radunatisi lungo la Batteria Masotto, o almeno non di tutti.

Ad inaugurare lo storico pomeriggio, come da programma, gli sbandieratori di Motta Sant’Anastasia che con acrobazie -svolazzanti- eseguite a ritmo di tamburi battenti, hanno attirato un discreto numero di persone: alcune già informate dell’iniziativa ed interessate ad assitere allo spettacolo rievocativo, altre lì per caso vogliose solo di trascorrere un pomeriggio in riva allo Stretto. Messe giù le bandiere è arrivato il momento dei colpi di cannone sparati dal Forte San Salvatore che hanno annunciato l’imminente comparsa di piccole barche a remi e del veliero, trasferito nello Stretto dal porto di Venezia, con a bordo i protagonisti della storica battaglia: 16 i figuranti utilizzati in totale vestiti dei caratteristici costumi del tempo, veneziani e spagnoli, che tuttavia

Poco dopo qualche secondo ecco far capolino da dietro la statua della Madonnina le -storiche- imbarcazioni che, una dopo l’altra, si sono mostrate ai cittadini affacciati lungo le ringhiere. Dopo un breve giro nelle acque antistanti la passeggiata è stato il momento dello sbarco nel porticciolo della Marina del Nettuno, tra gli sguardi non poco sorpresi dei proprietari di alcuni degli yacht ancorati che, comodamente seduti nei divanetti delle loro imbarcazioni, hanno goduto dello spettacolo. Un momento di pausa, fortunatamente accompagnata dai soliti sbanieratori e dal rumore dei tamburi che hanno mantenuto alta l’attenzione dei presenti, e poi via al corteo.

Questo l’ordine di -apparizione- dei protagonisti che come ben testimoniano le immagini realizzate da Dino Sturiale, intorno alle 19.50 hanno fatto il loro ingresso tra gli stand della Campionaria fino ad arrivare sul palco allestito nello spiazzale centrale: Tamburini, Alfiere porta bandiera, Don Giovanni D’Austria, l’Arcivescovo affiancato dal Monaco Domenicano e dallo Stratigò, i 4 Ammiragli, i 6 Senatori del Senato messinese, l’Alfiere porta Bandiere della Repubblica di Venezia, i Procuratori e le Procuratoresse, le Dame, gli Alaberderi con i comandanti.

Il corteo ha rappresentato il clou della manifestazione: telecamere, fotocamere e cellulari hanno accompagnato i protagonisti fino all’entrata della Fiera. Un pizzico di eccessiva confusione ha tuttavia caratterizzato il percorso degli storici personaggi: la mancanza di transenne, forse casuale o forse voluta, ha fatto sì che in più momenti diverse persone abbiano fatto slalom tra le gambe di alabardieri e tamburini ingessati nei loro pesanti abiti di scena. Ad indirizzare il corteo Nino Principato che, insieme ad Enzo Caruso e Irene Gitto ha curato gli aspetti logistici e sotrici della rievocazione.

Una volta sul palco il caratteristico saluto di Don Giovanni D’Austria, la benedizione del Clero alla flotta Cristiana, le poesie recitate da Maria Costa sull’evento del 6 ottobre 1571 ed il concerto dei Truvatura dal titolo -La Croce e la Luna-. A salire sul palco anche il commissario straordinario Fabio D’Amore che non ha mancato di ringraziare gli enti che con la Fiera hanno collaborato alla realizzazione dell’evento: tra questi il Comune di Messina, rappresentato dall’assessore Dario Caroniti (tra il pubblico presente anche il presidente del consiglio Pippo Previti), la Provincia di Messina, i Comuni di Venezia e Lepanto e la Marco Polo System la cui collaborazione, sottolinea il Commissario, ha fornito un contributo determinante all’organizzazione dell’evento.

(cliccando su photogallery servizio fotografico di Dino Sturiale)

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