“Festa del Santissimo Crocifisso di Aracoeli”: a San Marco d’Alunzio tradizionale processione dei Babbaluti

“Festa del Santissimo Crocifisso di Aracoeli”: a San Marco d’Alunzio tradizionale processione dei Babbaluti

“Festa del Santissimo Crocifisso di Aracoeli”: a San Marco d’Alunzio tradizionale processione dei Babbaluti

lunedì 21 Marzo 2011 - 15:45

I riti religiosi in programma venerdì 25 marzo 2011 nell’antica chiesa seicentesca dell’Aracoeli

Grande attesa a San Marco d’Alunzio per la tradizionale “Festa del Santissimo Crocifisso di Aracoeli”, meglio conosciuta come “Festa dei Babbaluti” in programma venerdì 25 marzo 2011.

Un rito che affonda le sue radici nel lontano 1612 e che ha mantenuto inalterato il fascino di una suggestione arricchita da gesti simbolici e canti dialettali.

Una manifestazione che unisce sacro e profano e che colpisce la fantasia del visitatore per la presenza dei “Babbaluti”, uomini e donne che indossano un saio blu con cappuccio che copre il loro volto e li rende irriconoscibili e che ai piedi hanno solo pesanti calze di lana di pecora o di cotone lavorate a mano, i cosiddetti “piruna”.

Tutto inizia nella chiesa dell’Aracoeli, risalente al 1600, con la messa cantata delle ore undici.

Nel frattempo, i Babbaluti si riuniscono nella Chiesa di Santa Maria dei Poveri dove si provvede alla loro vestizione con le tradizionali tuniche.

Successivamente si dirigono in coppia nella Chiesa dell’Aracoeli e, baciato per terra in un punto determinato, entrano dalla porta secondaria e si dispongono sotto il fercolo, opera di Scipione Li Volsi.

Al termine della cerimonia religiosa i trentatré “Babbaluti”, corrispondenti agli anni di Cristo, si inginocchiano chinando il capo in segno di pentimento e si rialzano sollevando il simulacro del Santissimo Crocifisso (scultura lignea del XVII secolo), con ai suoi piedi il quadro della Vergine dei sette dolori; ha inizio la processione il cui corteo è preceduto dalla confraternita dei Santi Quaranta Martiri e dal clero.

Il percorso della Vara si snoda attraverso Piano Gebbia, Piazza Sant’Agostino e Via Aluntina; il corteo è caratterizzato dall’atmosfera penitenziale che si ricollega idealmente alle celebrazioni della Settimana Santa.

Il rientro nella Chiesa dell’Aracoeli avviene intorno alle 13,30 ed il Crocifisso viene collocato fino a sera nella navata centrale quando, nel corso del suggestivo rito detto “dei Sepolcri”, viene posto nel mausoleo allestito sull’altare e che rappresenta il pretorio di Pilato.

Il giorno successivo, al termine della messa dedicata agli ammalati, il Crocifisso viene tolto dal Sepolcro e riportato nella cappella laterale.

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