“Giorno del ricordo”: tra corone d’alloro e mostre si ricordano le vittime delle foibe

“Giorno del ricordo”: tra corone d’alloro e mostre si ricordano le vittime delle foibe

“Giorno del ricordo”: tra corone d’alloro e mostre si ricordano le vittime delle foibe

giovedì 10 Febbraio 2011 - 12:22

ALL'INTERNO PHOTOGALLERY. Diverse le iniziative tenutesi oggi in città. A palazzo Zanca convegno sulle vicende dell’esodo giuliano-dalmata e del confine orientale, a palazzo dei Leoni inaugurata mostra sull’argomento. Nei prossimi giorni a Mistretta e Milazzo convegni e mostre organizzate dal “Comitato 10 febbraio”

Oggi, 10 febbraio, si è celebrato a Messina come nel resto della città italiane il “Giorno del Ricordo”. Con la legge 30 marzo 2004 n.92 infatti, la Repubblica Italiana ha previsto ogni anno in questa giornata tale ricorrenza per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle “Foibe”, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, della più complessa vicenda del confine orientale. Il 10 febbraio 1947 a Parigi venne firmato il trattato di pace e sancita la cessione alla Jugoslavia delle intere provincie di Pola, Fiume, Zara e gran parte delle provincie di Gorizia e Trieste.

Organizzata dal comune di Messina, d’intesa con l’Associazione Nazionale congiunti deportati ex Jugoslavia, è stata deposta una corona d’alloro dedicata ai Martiri delle Foibe ed esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, nella piazzetta all’incrocio tra via Pola, via Istria e via Concerie, dove è stata scoperta dal sindaco Giuseppe Buzzanca e dal prefetto Francesco Alecci, una targa commemorativa con i nomi delle vittime e dei dispersi messinesi. A palazzo Zanca, dove le bandiere sono state issate a mezz’asta, si è tenuta la conferenza del prof. Luigi Chiara, docente alla facoltà di scienze politiche dell’Ateneo peloritano, sulle vicende dell’esodo giuliano-dalmata e del confine orientale. La storiografia fa riferimento alla diaspora che si verificò tra il ’43 ed il ’45 dall’Istria, dal Quarnaro e dalla Dalmazia, da parte della maggioranza dei cittadini di lingua italiana, in seguito all’occupazione di tali regioni da parte dell’Armata popolare di liberazione della Jugoslavia. La mostra su “Foibe e l’Esodo Giuliano Dalmata”, inaugurata martedì mattina, può essere visitata fino a stasera alle ore 20.

Oggi è stata inoltre inaugurata, nel loggione di Palazzo dei Leoni in piazza Antonello, la mostra commemorativa sulle foibe. Alla manifestazione hanno partecipato l’assessore provinciale all’Attuazione del Programma, Michele Bisignano, il presidente del “Comitato 10 febbraio” sezione provinciale di Messina, Paolo Barbera, il presidente provinciale della “Giovane Italia”, Nino Munafò ed il presidente cittadino della “Giovane Italia”, Ferdinando Croce. La mostra presenta un’ampia carrellata sulle tragiche vicende che portarono agli eccidi perpetrati per motivi etnici e politici ai danni della popolazione italiana d’Istria, Venezia Giulia e Dalmazia, durante e dopo la fine della seconda guerra mondiale, compiuti dall’ esercito popolare di liberazione jugoslavo. Le attività del “Comitato 10 febbraio” non si fermeranno comunque oggi. Dopo un incontro con le scuola a Roccalumera, altri eventi si terranno in provincia: il 12 e 14 a Mistretta e il 18 febbraio a Milazzo si svolgeranno un convegno sull’argomento.

Infine oggi, i Circoli siciliani dell’Associazione Culturale “Progetto Nazionale Fiamma Futura”, sono presenti a piazza Cairoli, lato monte (fronte Bar Irrera), con un gazebo commemorativo e informativo sulle Foibe, dalle 09,30 fino alle 14,00. Nel corso della mattinata è stato distribuito materiale informativo in merito ad una triste pagina della storia italiana. (ER) Cliccando in basso photogallery le foto di questa mattina di Dino Sturiale

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