Inizia la lunga preparazione per il rientro (temporaneo) delle icone bizantine, evento siciliano clou del 2012 dal “sapore” internazionale

Inizia la lunga preparazione per il rientro (temporaneo) delle icone bizantine, evento siciliano clou del 2012 dal “sapore” internazionale

Inizia la lunga preparazione per il rientro (temporaneo) delle icone bizantine, evento siciliano clou del 2012 dal “sapore” internazionale

sabato 22 Gennaio 2011 - 13:00

Con la conferenza stampa di stamattina al Vittorio Emanuele è stato avviato il percorso che condurrà all’inaugurazione della mostra nella primavera del 2012 . Ardizzone: «Chiederemo al Presidente della Repubblica Napolitano di far parte del Comitato d’onore»

La mostra sulle icone bizantine, risalenti al periodo compreso tra il 1300 ed il 1800, sarà l’evento siciliano clou del 2012, ma avrà anche un valore internazionale .

Il concetto è stato più volte ripetuto nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso il foyer del teatro Vittorio Emanuele di Messina, primo step del lungo percorso che condurrà all’inaugurazione del prestigioso ed eccezionale appuntamento, che si terrà nella primavera del 2012 ed avrà come tappe Palermo e Messina.

A fare gli onori di casa, in assenza del presidente dell’Ente teatro Luciano Ordile, è stata la vice-presidente Daniela Faranda, che si è detta molto soddisfatta per la lodevole iniziativa e ha introdotto l’intervento del deputato regionale ed ex assessore comunale alla cultura Giovanni Ardizzone, il quale oltre ad essere tra i promotori della mostra è stato anche il mediatore con la fondazione “Federico II” per ottenere i finanziamenti necessari all’allestimento dell’esposizione.

Il deputato all’Ars ha immediatamente precisato che i 12 mesi di preparazione all’evento, pur sembrando eccessivi, in realtà non lo sono affatto in quanto consentiranno di recuperare la nostra memoria storica ed artistica del periodo bizantino grazie al coinvolgimento dei massimi cultori messinesi in materia, i quali faranno parte del cosiddetto comitato scientifico,che sarà presto costituito: ognuno dei componenti – hanno spiegato sia l’esponete dell’Udc che il segretario della Comunità Ellenica dello Stretto, il prof Daniele Macris – potrà fornire un contributo storico, artistico e linguistico fondamentale per organizzare al meglio la mostra.

Ardizzone ha, poi, annunciato che sarà chiesto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di presiedere il Comitato d’onore.

Il collante tra i due comitati appena citati sarà, ovviamente, il comitato organizzatore di cui fanno parte la Comunità Ellenica dello Stretto, guidata dal dott. Carmelo Micalizzi, noto studioso di storia e tradizioni locali, il Liceo-Ginnasio” Maurolico”, presieduto dal prof. Antonino Grasso, la cattedra di Letteratura bizantina dell’Università di Messina, tenuta dal prof. Antonio Labate, i parroci ortodosso e greco-cattolico di Messina, archimandrita Alessio e papàs Antonio Cucinotta, il prof. Daniele Macris, docente del “Maurolico” e segretario della Comunità Ellenica dello Stretto. Oggi, tutti presenti al teatro Vittorio Emanuele, ad eccezione del professore Labate.

A testimoniare la collaborazione con il l Museo Cristiano e Bizantino di Atene – tra i più prestigiosi al mondo – in cui attualmente vengono custodite le 43 icone consegnate nel 1912 ad una nave da guerra greca in seguito al terremoto del 1908, la presenza al Vittorio Emanuele anche della vice-direttrice Anastasia Lazaridou, la quale – magistralmente tradotta in lingua italiana dal prof Macris – ha spiegato che attraverso questa mostra sarà possibile sia ristabilire un ponte culturale tra Messina ed Atene sia approfondire la conoscenza del passato bizantino della nostra città, attraverso il contributo di storici ed archeologi, che saranno protagonisti di una significativa ricostruzione della realtà. La Lazaridou, ha inoltre informato i presenti che non appena farà rientro in Grecia passerà tutte le informazioni acquisite durante la ‘trasferta messinese’ al Ministero della Cultura della Grecia per definire i dettagli dell’ ‘operazione culturale’. Ancora sconosciuto, infatti, il numero esatto delle icone che faranno rientro (temporaneo) a Messina. Quasi sicura invece la sede dell’esposizione , che dovrebbe essere proprio il Tetro Vittorio Emanale.

A partire da oggi, iniziano i 12 mesi di preparazione, durante in quali sarà anche redatto e pubblicato un catalogo con studi storici, artistici e monumentali tesi a collocare la vicenda delle icone bizantine, che rimarrà a testimonianza dell’evento. Un evento – ha sottolineato ancora Ardizzone – dal valore internazionale, in quanto saranno invitate e coinvolte anche le ambasciate.

Il count-down ha inizio.

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