Presentato questo mattina a Palazzo Zanca il programma della terza edizione dell'iniziativa promossa dal Comune, che si preannuncia ricca di eventi
L’evento clou della “Notte della cultura” del prossimo 12 febbraio (inaugurazione alle 18 al Palacultura) sarà la mostra “I doppi Caravaggio: il mistero dei due S. Francesco in meditazione”. Ad annunciarlo questa mattina in conferenza stampa sono stati il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, il presidente della Provincia regionale, Nanni Ricevuto, i direttori artistico ed organizzativo dell’evento, Giovanna Famà e Lello Manfredi, e Giorgio Leone del Polo museale della città di Roma.
Un bel colpo, quindi, messo a segno per la terza edizione dell’evento culturale promosso dal Comune, reso possibile dal Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, che ha concesso in prestito due incunaboli della pittura secentesca avvolti per lungo tempo da un mistero legato alla loro paternità. Mistero risolto soltanto di recente, grazie ad analisi particolari, raggi x ed esami stratografici: un Caravaggio certamente autografo (olio su tela, cm 128,2×97,4), proveniente dalla Chiesa di San Pietro Apostolo a Carpineto Romano, e un Caravaggio spurio (olio su tela, cm 130×98), proveniente dalla Chiesa dell’Immacolata Concezione di Roma. Due tavole quasi identiche, che si differenziano soltanto per qualche sfumatura di colore, e sino ad oggi conservate in deposito alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma.
Si tratta del caso di “doppio” da più tempo dibattuto negli studi su Michelangelo Merisi, nato a Milano nel 1571 e morto nel 1610 a Porto Ercole. Il “San Francesco in meditazione” è stato custodito per secoli, ignorandone l’autore, nella chiesa francescana di San Pietro Apostolo di Carpineto. Nel 1968 il quadro fu notato dalla storica dell’arte Maria Luisa Brugnoli, la quale suppose che l’opera poteva essere attribuita quasi certamente al Caravaggio. A Roma, nella chiesa dei Cappuccini in via Veneto, era custodita un’opera apparentemente identica che per decenni ha tenuto in dubbio gli esperti. Fino al 2000, quando i due esemplari sono stati analizzati da Rossella Vodret, soprintendente per il patrimonio storico-artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma, che ha constatato come «nel San Francesco di Carpineto siano presenti non solo una serie di pentimenti compositivi nella esecuzione del dipinto (del tutto assenti invece nell’esemplare della Concezione), ma, soprattutto, una tecnica esecutiva – nella preparazione e nella costruzione della figura – del tutto analoga a quella riscontrata in altre opere di Caravaggio e alla quale è invece completamente estranea quella della tela romana». Soprattutto, la differenza riguarda la realizzazione complessiva delle figure: «Addolcito, piacevole, illuminato da una luce calda che tornisce le forme il San Francesco della Concezione; aspro, duro, essenziale, invece, l’originale caravaggesco, sfiorato da una luce livida e tagliente».
Una mostra che, ha sottolineato il sindaco Buzzanca, non costerà nulla al Comune: «E per la notte del 12 sarà garantito l’utilizzo dei mezzi di trasporto, compreso il tram».
In sinergia con la mostra, per la prima volta verrà allestita a piazza Duomo, ad opera del maestro Donia, un’infiorata sui due quadri del Caravaggio.
La notte della cultura non si ferma comunque qui. Di seguito vi proponiamo il link in cui potrete trovare l’elenco completo degli eventi in programma:
http://www.cittadimessina.it/nottecultura11.pdf
Enrico Anastasi
