Sarà un momento di riflessione sui primi anni dell'Unità d’Italia, attraverso originali chiavi di lettura
Domani, alle ore 18,00, presso il Palacultura «Antonello da Messina» si terrà il convegno dal titolo “… e diventammo Italiani”. Si tratta di un momento di riflessione sui primi anni dell’Unità d’Italia, attraverso originali chiavi di lettura, supportate da documenti inediti, che descrivono i “fatti del 1860-61” raccontati dal Popolo, vero protagonista del Risorgimento.
Il convegno rientra nel contesto degli eventi dedicati al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, ed è promosso dal Conservatorio “Corelli”, nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Giovani protagonisti di sé e del territorio – Idee innovative, azioni concrete” (Azione 2: promuovere stili di vita sani e modelli positivi di comportamento. Educare alla legalità.), di cui è capofila l’Istituto di Istruzione Superiore “Antonello”.
Durante il convegno saranno rese note storie inedite o poco note, che illustrano come il Sud pagò pesantemente l’illusione del cambiamento e il sogno di un governo migliore. Ai fatti d’arme, fa da grande cornice la musica, fortemente condizionata dagli eventi ed ispiratrice di sentimenti patriottici e liberali.
Interverranno il prof. Santi Fedele, docente di Storia contemporanea all’Università di Messina che terrà una relazione dal titolo “La Fine di un Regno”; il prof. Vincenzo Caruso, Direttore del Museo Storico di Forte Cavalli, che introdurrà il tema “Il popolo racconta la Storia – sogni e illusioni del Sud agli albori dell’Unità”; il prof. Cesare Natoli, musicologo e critico musicale che terrà un intervento su “Rapporti tra musica e Risorgimento”.
Inoltre è previsto il racconto del pronipote di un garibaldino piemontese rimasto a Messina.
L’evento sarà chiuso da un concerto curato dall’Istituto Superiore di studi musicali “Corelli”.