Torregrotta, tre giorni all'insegna della lettura: la prima Festa del libro

Torregrotta, tre giorni all’insegna della lettura: la prima Festa del libro

Antonella Trifiro

Torregrotta, tre giorni all’insegna della lettura: la prima Festa del libro

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martedì 02 Maggio 2017 - 17:40

L'amore per la lettura e la scrittura al centro degli eventi della prima edizione de "La Festa del Libro" a Torregrotta

Una tre giorni di cultura o, per meglio dire, di lettura, quella che si è snodata dal 28 al 30 aprile a Torregrotta. Lettura e scrittura per i ragazzi delle scuole, un incontro con l'autrice e il baratto del libro. Il libro come fulcro, vero protagonista delle iniziative intraprese dall'amministrazione comunale e dal Circolo Letterario Il Libro del Venerdì. Il sindaco Corrado Ximone e l'assessore alla cultura e all'istruzione, Francesca Lisa, hanno voluto sposare l'obiettivo di un gruppo di giovani amici accomunati dall'amore per la lettura. Dall'unione di intenti è nata la prima edizione de "La Festa del Libro".

"La nostra amministrazione scommette tantissimo sulla cultura – ha affermato Ximone – perchè se noi vogliamo dare il via a una rivoluzione nel modo di pensare dobbiamo partire dai nostri cittadini più giovani. Anche per quello che riguarda l'istruzione scolastica, abbiamo dato il via a piccole opere di manutenzione e riqualificazione per dare agli ambienti in cui si svolgono le attività scolastiche condizioni degne di questo nome. Abbiamo investito in tal senso e abbiamo ripreso un progetto, portato avanti dalla vecchia amministrazione, per la realizzazione dell'edificio scolastico di Scala e, dalle ultime notizie che abbiamo, pare che stia andando in porto" ha detto ancora il sindaco. Ximone, nei saluti iniziali, ha anche aggiunto: "Il sindaco metropolitano ha approvato una graduatoria di progetti che riguardano la riqualificazione dei centri urbani delle periferie e il comune di Torregrotta si è utilmente classificato per ricevere un finanziamento di 915 mila euro per la ristrutturazione dell'ex mattatoio comunale per la realizzazione di un centro di aggregazione e di produzione artistica". Una notizia resa noto nell'ambito dell'incontro con l'autrice Cristina Cassar Scalia, tenutosi il 29 aprile nell'aula consiliare.

Il dialogo con l'autrice è stato moderato da Francesco Lisa e introdotto da Palmira Pagano, presidente del neonato Circolo Letterario, la quale ha posto l'accento sull'importanza del confronto diretto con gli scrittori, nell'ottica di una promozione culturale che parte dall'attività scolastica per coinvolgere tutti e perché, come ha affermato Daniela Bonanzinga, dell'omonima libreria di Messina, "la lettura non è qualcosa di astratto ma qualcosa di vivo, che respira. La storia personale del lettore si somma alle pagine di un libro: significa leggere emotivamente, questo bisogna sviluppare nel territorio, potenziare la comunità e creare dei lettori".

Molteplici sono i temi emersi durante il dialogo tra Francesco e Cristina Cassar Scalia in merito al libro "Le stanze dello scirocco": il senso dei movimenti del '68, specialmente nell'ambito universitario della città di Palermo, il distacco tra la Sicilia e le regioni del Nord, già protagoniste di una rivoluzione dei costumi; l'ispirazione che nasce dal magnifico scenario dello Stretto di Messina. E ancora, la figura di Don Milani che, come affermato dall'autrice "ha fatto da traino anche a parecchi sacerdoti con il suo modo di fare e di pensare completamente diverso e aveva creato una sorta di spaccatura all'interno della chiesa"; le idee di Franco Basaglia, con l'omonima legge che "rappresentò un punto di svolta per la psichiatria".

"Da scrittrice siciliana – afferma la Cassar Scalia rivolgendosi ai scrittori in erba – dico che è importante raccontare la Sicilia per com'è veramente. E' stata spesso oggetto di trasposizioni cinematografiche e letterarie non sempre realistiche. Spesso, e ancora fino a poco tempo fa, sono stati rimarcati gli aspetti negativi della Sicilia, per un lungo tempo è stata rappresentata come una terra di mafia, arretrata. Ultimamente, per fortuna, un pò anche grazie a Camilleri, che ha sdoganato un'immagine diversa della Sicilia, comincia a essere raccontata in un'altro modo. E allora io spero questo: che le nuove generazioni la raccontino come noi la viviamo veramente, con tutte le sue contraddizioni, con i lati negativi ma anche con i tanti aspetti positivi che se noi non cominciamo a esportare non verranno mai veramente valorizzati fino in fondo. Da scrittrice, in generale – ha concluso l'autrice – dico che la strada è dura, impervia e veramente piena di salite e ci sono momenti in cui ci si vuole fermare. Ecco, io consiglio di non smettere, di tenere duro, anche se è difficile vivere di scrittura, è necessario essere molto determinati, auguro a questi ragazzi di avere la forza e l'energia per esserlo".

Un ciclo di eventi con esito positivo, secondo il parere dell'assessore Francesca Lisa, la quale ha sottolineato come si sia "sempre parlato di Torregrotta come un paese dove non c'è cultura, invece non è così. Bisogna solo proporre iniziative di questo genere che coinvolgono non solo la platea di adulti, ma soprattutto i ragazzi e anche i bambini più piccoli. Al Polo Servizi, nel mese di maggio – ha aggiunto – sono previsti degli incontri che coinvolgono i ragazzi della scuola primaria, i quali hanno partecipato a un laboratorio, "Costruisci un libro". Leggeranno i propri lavori insieme, in modo che si sentano gratificati, ma c'è in cantiere anche l'idea di fissare altri appuntamenti con autori".

I racconti dei ragazzi sono stati rilegati in un libro dal titolo "Racconti Fantastici" che farà parte della biblioteca comunale e dell'Istituto Comprensivo di Torregrotta. I nove studenti che si sono cimentati in questa attività (Sofia Oliva, Roberto Magazù, Lorella Gangemi, Giulia Dentico, Andrea Micheluzzi, Giada Scibilia, Davide Hanifi, Giada La Fauci e Gloria Famà) sono stati premiati con un attestato alla fine dell'incontro da Cristina Cassar Scalia. La festa del libro si è conclusa poi domenica pomeriggio, con il mercatino e il baratto del libro in "Piazza Unità d'Italia".

Antonella Trifirò

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