L'amministrazione di Messina: "I vandalismi nulla c'entrano con il diritto di manifestare". E intervengono la senatrice Bucalo, l'assessora Amata e le associazioni studentesche sul Carnevale antagonista
MESSINA – Corteo del Carnevale no ponte: interviene l’amministrazione comunale. Ecco il pensiero della Giunta Basile: “Nel corso del corteo del Carnevale no Ponte, di oggi pomeriggio, si sono verificati gravi episodi di tensione che nulla hanno a che vedere con il legittimo diritto di manifestare. Rispettiamo tutte le posizioni e la libertà di espressione, ma condanniamo fermamente chi strumentalizza le manifestazioni per portare avanti atti di violenza e vandalismo. Il confronto civile e democratico deve essere sempre alla base di qualsiasi dibattito, senza lasciare spazio a chi cerca solo scontri e disordini”.
Da Basile e Germanà “solidarietà all’agente ferito”
E ancora: “Esprimiamo la nostra solidarietà alle forze dell’ordine e, in particolare, all’agente rimasto ferito dagli scontri. L’amministrazione comunale gli è vicina e gli augura una pronta guarigione. Auspichiamo che coloro che hanno sfruttato la manifestazione per compiere atti di vandalismo o creare disordini vengano identificati e perseguiti secondo la legge”.
E arriva la solidarietà “Solidarietà alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine, aggrediti a Messina dai manifestanti no ponte, e in particolare all’agente rimasto ferito negli scontri”. Così il senatore Nino Germanà, commissario della Lega in Sicilia e segretario della commissione Infrastrutture a Palazzo Madama.
“Bombe carta, fumogeni, mezzi dei carabinieri e muri imbrattati: perché quando non ci sono argomentazioni valide per difendere le proprie tesi si ricorre alla violenza e all’inciviltà. Sono fiducioso sulla capacità delle forze dell’ordine, affinché si individuino i responsabili e scattino fermi e misure di sicurezza”, conclude Germanà.
Salvini: “Vergognatevi”
Sulla sua pagina Facebook, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha espresso la sua “solidarietà a donne e uomini delle forze dell’ordine aggrediti. Vergognatevi”.
Siracusano: “Violenze inaccettabili”
Sul tema interviene pure la sottosegretaria e deputata di Forza Italia Matilde Siracusano: “Inaccettabile quanto accaduto oggi a Messina in occasione del corteo contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Insulti, intolleranza, muri del centro imbrattati con scritte indegne, violenze contro le forze dell’ordine. È assurdo manifestare con simili metodi, coinvolgendo personaggi che nulla possono avere a che fare con il normale confronto democratico. Ferma condanna per quanto accaduto, e solidarietà alle forze dell’ordine che hanno gestito con grande professionalità i momenti più tesi della giornata”.
Musolino: “Attacchi ignobili alle forze dell’ordine”
Così la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino: “Rimbalzano su Facebook Instagram e YouTube i video della manifestazione che si sta svolgendo in queste ore a Messina contro il Ponte sullo stretto. Condanno fermamente e pubblicamente gli attacchi vili e ignobili alle Forze dell’Ordine – continua la senatrice – alle quali esprimo la mia solidarietà e il mio sostegno. Manifestare non significa aggredire le forze dell’ordine, né sparare petardi o imbrattare muri e monumenti con scritte indecenti. Se questo è l’uso che fate della democrazia, se pensate che democrazia significhi inneggiare alla violenza e al danneggiamento, allora non avete capito niente e non siete degni di quei diritti che sono stati conquistati anche con l’estremo sacrificio di valorosi eroi. Che nessuno si permetta di paragonare questi quattro manifestanti mascherati che oggi stanno vandalizzando la città a novelli paladini della protesta”.
Conclude la senatrice: “Vedere queste immagini fa male non solo agli occhi ma anche al senso civico che ognuno di noi dovrebbe avere e offende la nostra città. Al questore di Messina, ai dirigenti della polizia di Stato, agli agenti, al comandante dei carabinieri e ai carabinieri tutti che oggi sono in strada a svolgere il loro servizio esprimo la mia riconoscenza e il mio fermo sostegno”.
Bucalo: “Ferita come messinese e come senatrice dalle violenze”
“Le immagini che provengono dalla città di Messina, dove si sono verificati scontri tra forze dell’ordine e manifestanti nell’ ambito di una manifestazione no ponte, mi feriscono come messinese e come rappresentante delle istituzioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle forze dell’ordine e all’agente ferito, cui auguro una pronta guarigione, e condanno fermamente quanto accaduto. Esprimere il proprio dissenso non autorizza a trasformare una manifestazione in un esercizio di brutalità”. Lo ha dichiarato la senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo.
Amata: “La violenza non appartiene alla libertà di esprimere il proprio pensiero”
“Quanto accaduto ieri a Messina durante una manifestazione contro il Ponte sullo Stretto è inaccettabile. Vandalismi, violenze e minacce nei confronti delle forze dell’ordine non appartengono al legittimo diritto di manifestare ed esprimere il proprio pensiero. Mi auguro che vengano individuati al più presto gli autori di questi vergognosi atti perché azioni come queste non possono rimanere impunite”. A scriverlo Elvira Amata (FdI), assessora per il Turismo, Sport e Spettacolo della Regione siciliana.
De Luca (M5S): “Non si confonda la protesta dei messinesi e calabresi con le azioni dei violenti”
“Condanno fermamente quanto accaduto a Messina durante la manifestazione contro il Ponte. Esprimo la mia massima solidarietà nei confronti delle forze dell’ordine e invito tutti a non confondere la sana protesta, sempre portata pacificamente avanti dai cittadini messinesi e calabresi contro questo dissennato progetto, da questi esagitati che approfittano delle manifestazioni per portare il loro messaggio violento e maleducato. Bisogna prendere le distanze e allontanare e denunciare simili comportamenti”. Ad affermarlo è il deputato regionale e capogruppo all’Ars del Movimento Cinquestelle Antonio De Luca.
Cisl: “Servono dialogo e confronto, no alla violenza”
Da parte sua, Il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, “condanna fermamente gli episodi di violenza che hanno caratterizzato il corteo No Ponte di ieri a Messina ed esprime la piena e convinta vicinanza alle forze dell’ordine. La deriva violenta non serve per affermare qualsivoglia idea sull’opera, rimaniamo convinti che in ogni cosa sia sempre più utile il dialogo e il confronto. Le immagini di manifestanti che si scagliano contro la polizia e che imbrattano palazzi e monumenti storici rappresentano un momento triste del nostro territorio che, invece, necessita di coesione e dialogo nel rispetto di chi ha idee e visioni diverse dello sviluppo del territorio”.
Più Europa: “Solo utili idioti e vigliacchi in maschera”
“Manifestare dissenso non implica violenza, e noi la respingiamo chiedendo maggiore responsabilità a chi usa una lotta condivisa, quella del no al Ponte, per sfogare la propria rabbia e la propria frustrazione”. Così in una nota Palmira Mancuso, coordinatrice regionale di Più Europa, che aderisce al comitato no Ponte.
Continua Mancuso: “Le immagini degli scontri di ieri e della facciata vandalizzata del Monte di Pietà fanno male alla città intera e riportano indietro nel tempo: è così che giuste battaglie civili trovano ostacoli proprio grazie agli utili idioti che con comportamenti inaccettabili e provocazioni inutili, mettono in difficoltà il serio lavoro di informazione e contrasto alla propaganda pontista a cui è stata servita su un piatto d’argento l’ occasione di alzare la voce contro un movimento. Una realtà che, allargandosi sempre più nell’opinione pubblica, non può essere responsabile dell’azione di pochi, seppur organizzati, vigliacchi in maschera”.
De Leo: “Un piccolo gruppo di violenti che nulla ha a che fare con Messina”
A sua volta, così il deputato regionale di Forza Italia Alessandro De Leo: “Nessuna manifestazione, nessun dissenso può essere espresso con forme di protesta violenta. Fino ad ora il movimento no ponte, per quanto discutibili siano le sue argomentazioni, si è sempre contraddistinto per l’azione pacifica e il dialogo ma quanto avvenuto oggi è gravissimo e non può che essere condannato nel modo più fermo. Un piccolo gruppo di violenti, che probabilmente nulla hanno a che fare con la nostra città, ne ha imbrattato i muri e monumenti – per altro alcuni appena restaurati – e ha attaccato gli agenti presenti in piazza per garantire la sicurezza di tutti”.
E continua: “Non posso che esprimere la mia più assoluta vicinanza e solidarietà alle forze di polizia e in particolare all’agente rimasto ferito, nella speranza che gli autori di questi comportamenti illegali vengano presto individuati e rispondano dei propri comportamenti”.
Galluzzo: “Gravi violenze e vandalismi”
“Il diritto di manifestare le proprie idee va rispettato purché sia esercitato con civiltà e in modi pacifici. Ciò evidentemente e purtroppo non è avvenuto durante la manifestazione che si è svolta a Messina contro il Ponte sullo Stretto, contraddistinta da gravi violenze e vandalismi”. Lo afferma Pino Galluzzo, deputato regionale di Fratelli d’Italia, aggiungendo: «Esprimo massima solidarietà alle Forze dell’ordine e auspico che siano individuati e puniti gli autori di questi inaccettabili comportamenti».
L’appello delle organizzazioni studentesche: “Noi sempre per un approccio democratico e non violento”
E arriva pure un appello delle organizzazioni studentesche: “In queste ore si è svolto un piccolo corteo no ponte, promosso da una fetta marginale del movimento no ponte, che ha tenuto fuori sindacati, associazioni e partiti. Come Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari abbiamo deciso di non aderire, perché non abbiamo condiviso le modalità di organizzazione della manifestazione. La manifestazione è sfociata, purtroppo, in manganellate da parte delle forze dell’ordine sui manifestanti, tra cui c’erano anche famiglie e bambini. Non possiamo che condannare una gestione del dissenso che utilizza la forza come strumento di repressione, un sintomo del clima di condanna del dissenso promosso dai nostri governi”.
“Prendiamo le distanze da una minoranza antidemocratica”
E ancora: “Non condividiamo però il metodo portato avanti dagli organizzatori della manifestazione di oggi, che hanno escluso le realtà che hanno promosso fin qui le più grandi manifestazioni contro il ponte degli ultimi anni, che si sono svolte a Messina e Villa S. Giovanni, svolte in modo assolutamente pacifico. Non accettiamo di rimanere in silenzio davanti alla violenza delle forze dell’ordine, ma non vogliamo neanche accettare supinamente un approccio antidemocratico di una minoranza del movimento no ponte, che fa danno alla battaglia di tutte e tutti noi. Dobbiamo difendere tutti insieme la serietà di questa battaglia, che non può essere messa in discussione. Facciamo quindi appello alla parte sana del movimento no ponte, che ha davanti sfide difficili e che non può di certo permettersi di dividersi, sotto il governo più a destra del nostro Paese che vuole già reprimere il dissenso”.

Speculazioni leghiste come al solito. Gli spadoni sono sempre uguali a se stessi
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Sembra un trattamento analogo a quella che ha subito Zelenski nella stanza ovale. La violenza praticata nel tempo senza manganelli ha trovato le menti deboli.
e ci mancava che Salvini, Germana e soci prendessero lo spunto per speculare……chi li ha mandati ?????? la parte sana dei NO PONTE ha dimostrato nel tempo di essere pèrsone serie e perbene e le loro manifestazioni sono state sempre pacifiche, questi sono sono dei vandali pagati da qualcuno e molti arrivati da fuori come sembra fra i fermati dalla Polizia.
Era prevedibile , quando ci sono di mezzo organizzazioni comuniste e centri sociali, era già da preparare l’intero percorso con agenti anti sommossa , era opportuno avvisare i cittadini dei possibili scontri . Ma fatto sta che hanno fatto un ottimo lavoro gli agenti , ora manca solamente arrestare tutti. Vedremo se poi gli passa la voglia di fare violenza.
In questa storia ci sono due vergogne: la prima è la violenza e i vandalismi di alcuni balordi, che nulla hanno a che spartire con chi ha sempre protestato civilmente. La seconda vergogna a pari merito con la prima, è lo scandalizzarsi, ipocrita, di tutti questi pseudo politici, locali e nazionali!