Il fotografo e content creator taorminese promuove il territorio con i suoi video, collabora con colossi del settore ed è finito sulle pagine del magnate: "Un'emozione"
TAORMINA – Dallo studio dei droni durante la pandemia ai video che fanno volare in alto anche i suoi profili social. Il taorminese Pio Andrea Peri è un content creator esperto di foto e video, ma soprattutto del volo di droni. E con questi ha girato diverse clip che hanno rapidamente fatto il giro d’Italia e del mondo, tanto da finire anche sulle pagine di uno dei personaggi più famosi e controversi della società odierna, Elon Musk. Diverse settimane fa il fondatore di Tesla e SpaceX, infatti, ha rilanciato un suo reel su Roma, ribaltando il nome di Peri sui giornali di tutto il mondo. Il taorminese, che oggi lavora per diverse aziende di caratura mondiale come Dji e Oppo, società leader del settore, ora è impegnato sull’Etna dove sta realizzando contenuti già finiti dai giornali nazionali (come il Corriere della Sera).
L’attività sull’Etna
“Sono giorni intensi per l’attività lavica dell’Etna – ha raccontato Peri a Tempostretto -. Sono stato sul fronte lavico senza paura, perché non mi spaventano le sfide. Tante volte ho fatto questi percorsi escursionistici per far vedere alla gente che non può arrivarci cosa c’è lì. Ieri abbiamo camminato 14 km a piedi, tra andata e ritorno. Nonostante il freddo della notte arrivare lì all’alba è stato straordinario, è stato uno spettacolo. Mi dico sempre che se c’è la giusta passione e l’entusiasmo di fare una cosa il risultato finale è sempre eccezionale e non ti pesa mai il lavoro che fai”.
Musk, Meloni e Pio Andrea
Inevitabile parlare della ribalta nazionale e internazionale avuta negli ultimi mesi. Peri ha commentato: “Vedere i miei lavori rilanciati dai giornali nazionali e internazionali è stato emozionante. Sono davvero contento. Per me è stata la dimostrazione che qualsiasi sacrificio viene ripagato. Non avrei mai pensato che una persona come Elon Musk avrebbe visto il mio profilo e rilanciato uno dei miei video. Era inimmaginabile per me. Poi giornali e siti importanti hanno rilanciato a loro volta la notizia, citandomi in relazione a Elon Musk e alla premier Giorgia Meloni”.
Tutto è nato in pandemia
Com’è nato tutto? Il taorminese ha raccontato: “È nato tutto durante la pandemia Covid. Siamo rimasti chiusi in casa e ognuno di noi ha cercato un modo per uscire da certi schemi, no? Io ho dedicato molto tempo per studiare la fotografia e da lì sono arrivato ai droni, che ancora erano poco conosciuti. Ho iniziato a studiare come si pilotavano. Ho preso il primo attestato sul sito dell’Enac e piano piano ho continuato a studiarli, fino ad arrivare a costruirli io stesso. Ho scoperto i droni FPV, First Person View, cioè di visuale in prima persona. Mi sono specializzato in questo settore perché cercavo riprese più dinamiche e la possibilità di muovermi anche in luoghi più complicati. Oggi i droni vengono utilizzati per qualsiasi cosa, anche a scopo commerciale. Anche Amazon sta sperimentando le consegne con i droni, è un settore che si sta espandendo”.
La promozione del territorio
Sui social il content creator ha oltre 200mila follower su Instagram e oltre 100mila su TikTok. Sui suoi profili ha pubblicato molti video di promozione del territorio messinese, inquadrando dall’alto non soltanto la stessa Messina e la sua Taormina, ma anche altri borghi e comuni di tutta la provincia. Una soddisfazione doppia per Peri, che ha potuto mostrare a migliaia di persone la sua terra: “Sono partito sposando l’idea di promuovere la Sicilia. Sono taorminese e amo molto Messina, quindi sono partito da qui. Per volare servono molti documenti e patenti. Sono specializzato per questo: servono qr code, assicurazione e patentini, sono tanti costi da sostenere. Questo mi ripaga”.
“I droni oggi vengono venduti anche nei centri commerciali – ha proseguito Peri – ma la differenza sta anche in questo, le certificazioni. Un turista ha fatto volare il suo drone sopra il Colosseo e gli hanno fatto 20mila euro di multa. Chi vola sa che ci sono zone rosse, arancioni e gialle, aree in cui ci sono delle restrizioni. Invito tutti a informarsi sull’iter che c’è da fare prima di far volare i propri droni”.
Il sogno è l’Islanda
Il video più emozionante è stato proprio quello a Roma: “Per me è stata un’emozione incredibile far volare il drone all’Altare della Patria. Sia perché Roma è davvero favolosa, sia perché ho colto una situazione di luce molto particolare, quasi impossibile da replicare. Era appena passato un temporale, c’erano dei colori spettacolari: per me è il video più bello”. E per quanto riguarda i luoghi ancora da riprendere con i suoi droni, il taorminese ha le idee chiare: “Il prima possibile andrà in Islanda, la terra dei dronisti. Voglio riprendere dal drone l’aurora boreale, già pazzesca all’occhio umano. Il mio obiettivo è quello: andare lì, vederla e vedere anche altri vulcani”.
