La variazione al bilancio e quell’aula che approva tutto senza batter ciglio

La variazione al bilancio e quell’aula che approva tutto senza batter ciglio

Francesca Stornante

La variazione al bilancio e quell’aula che approva tutto senza batter ciglio

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venerdì 01 Dicembre 2017 - 09:15

La seduta di ieri sera ha dato il via libera alla variazione sul bilancio di previsione 2017, consegnando la solita fotografia: in aula solo 16 consiglieri di fronte a un provvedimento finanziario portato all’ultimo momento.

Il solito voto sul filo del rasoio, il solito numero di consiglieri in aula, il solito copione che si ripete ormai con assoluta e razionale lucidità. Ciò che succede in consiglio comunale forse non fa neanche più notizia perché non stupisce più nessuno. E così si va avanti e si arriverà fino alla fine di questa esperienza amministrativa e consiliare: da un lato un’amministrazione comunale che porta in aula gli atti importanti all’ultimo momento e sempre con qualche spada di Damocle sulla testa, dall’altro un consiglio comunale che si ribella solo a parole e che poi, tra assenze di massa e calcoli matematici precisi e scientifici, approva tutto. Anche delibere finanziarie discusse in fretta e furia e liquidate in un paio di sedute di consiglio e commissioni straordinarie. E’ quello che è successo anche ieri sera. Com’era ampiamente prevedibile. Questa volta in discussione c’era l’assestamento di bilancio, poi diventato variazione al bilancio, che l’amministrazione Accorinti ha varato lo scorso 21 novembre e che solo all’inizio di questa settimana i consiglieri comunali si sono ritrovati tra le mani. Un atto che modifica il bilancio di previsione 2017-2019 e che doveva essere votato contestualmente al consuntivo 2016 che però è ancora al vaglio dei Revisori dei Conti. Così, pochi giorni fa il sindaco Accorinti ha chiesto l’ennesima seduta straordinaria e urgente perché ieri scadeva il termine per votare questo assestamento al bilancio di previsione. Tutto ciò sempre considerando che Palazzo Zanca non ha ancora varato il consuntivo 2016.

La seduta di ieri è andata avanti per diverse ore e alla fine, intorno alle 22, è arrivato il voto che ha dato il via libera anche a questo ennesimo atto finanziario esitato al fotofinish. In aula bastavano 16 consiglieri per rendere valida la seduta, come ormai è consuetudine. E infatti sono stati 16 i membri del civico consesso che hanno votato la delibera di variazione al bilancio, approvata grazie ai 9 sì dei consiglieri accorintiani Cecilia Caccamo, Lucy Fenech, Maurizio Rella e Ivana Risitano, del capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta, dei tre consiglieri Pd Claudio Cardile, Gaetano Gennaro e Giuppi Siracusano e del consigliere Pietro Iannello. Hanno votato no Daniela Faranda, Daniele Zuccarello e Antonella Russo. Hanno scelto l’astensione Libero Gioveni, Nino Interdonato, Alessandro La Cava e la presidente Emilia Barrile. Una fotografia del voto che questa volta non ha visto l’area genovesiana di Forza Italia in aula per il voto, ma che consegna un Pd compatto a sostegno delle politiche finanziarie dell’amministrazione Accorinti, con la sola eccezione di Antonella Russo che invece continua ad essere strenua oppositrice insieme a Zuccarello e Faranda. «È ormai intollerabile accettare di votare in uno stato di confusione generale creato dalle improvvise, ma ormai prevedibili, manovre di “accerchiamento” del Consiglio comunale per raggiungere obiettivi sconosciuti alla maggior parte di noi, giustificandone il ritardo con un lavoro meticoloso di risanamento dei conti e riorganizzazione dell’ente, che dura da quattro anni e mezzo ma non se ne vedono i frutti. Nè ieri ne mai potrò sottoscrivere una delega in bianco al Sindaco ed alla sua Giunta che, da tempo, non hanno più la mia fiducia» ha commentato Daniela Faranda.

Per il Pd ha parlato invece la new entry Giuppi Siracusano che nonostante gli strali contro il modus operandi dell’amministrazione, alla fine ha votato favorevole insieme ai colleghi Cardile e Gennaro: «Al momento di votare il documento contabile abbiamo dovuto rendere conto ai nostri valori e ai nostri principi, oltre che al preminente interesse della Città. Bocciarlo, infatti, avrebbe significato il venir meno anche di queste misure, le quali rappresentano un importante sostegno agli ultimi e alle classi meno abbienti. Abbiamo dunque fatto appello al nostro senso di responsabilità: mettere da canto interessi di parte e di partito, nonché le forti perplessità sull’intero documento contabile che, come già detto, non abbiamo avuto modo di esaminare a dovere. La mia breve esperienza di questi giorni mi ha fatto comunque capire che è urgente superare questa esperienza amministrativa. Ho la certezza che il PD potrà presentarsi di fronte ai cittadini a testa alta perché i suoi consiglieri hanno sempre fatto il proprio dovere: essere presenti in aula, assumersi le proprie responsabilità politiche, difendere i loro interessi».

In questi due giorni a sostenere in aula questo provvedimento gli assessori Cuzzola e Signorino e il sindaco Accorinti. E’ stato Cuzzola a spiegare che era urgente rispettare la scadenza del 30 novembre per avere la possibilità di adottare queste variazioni e pagare gli interessi passivi in questo anno, in modo da non avere ulteriori oneri nel 2018 e dare copertura ai debiti fuori bilancio. C’erano anche rapporti contrattuali da rispettare e per i quali non erano state stanziate le somme, come le spese di telefonia per il 2018 e una spesa nei confronti di una partecipata per la manutenzione del verde cimiteriale che non era stata comunicata, per un importo di circa 500 mila euro l’anno. Insomma, ha spiegato l’assessore, che si sarebbero generati ulteriori debiti fuori bilancio, creando un danno per l’Ente.

Durante la discussione ha trovato un buon sostegno dai colleghi la consigliera Fenech che ha presentato un emendamento per spostare 118.000 euro dalle “spese di rappresentanza” ad interventi di carattere sociale. Ecco come sarà diviso questo piccolo tesoretto: 10.000 euro destinati all’emergenza freddo, ricordando che lo scorso gennaio a Messina sono morti due senza tetto in 3 giorni durante i giorni più freddi dell’anno; 18.000 euro per migliorie strutturali alla “Casa di Vincenzo” che accoglie ogni sera numerosi senza tetto; 90.000 euro per interventi e misure di abbattimento delle barriere architettoniche.

Questa scelta politica è stata ampiamente condivisa dall’aula. L’emendamento è stato subito sottoscritto trasversalmente dai seguenti consiglieri che ringrazio: La Cava, Cardile, Trischitta, Parisi, Iannello, Risitano, Rella, Gennaro, Barrile, e ieri sera è stato approvato con 12 voti favorevoli e solo 4 astenuti. Nel preventivo 2017 erano stati stanziati 131.745 euro nel capitolo “Spese per le relazioni pubbliche e di rappresentanza del sindaco”, 21 volte di più rispetto alla cifra di 6.265 euro stanziata del 2016. Tale aumento era stato motivato come “investimento per la promozione della città sul piano interno ed internazionale” ma visto che fino al fino al 28 novembre erano stati spesi poco più di 2 mila euro, la consigliera ha creduto più opportuno riportare la maggior parte di questi soldi nei solchi della linea originaria di questa esperienza: impegno di sobrietà ed attenzione verso le persone con maggiori disagi sociali.

Un altro emendamento ha invece permesso di destinare 40.000 euro alla velocizzazione della procedura di individuazione e riconoscimento dei debiti fuori bilancio in occasione dei prossimi pagamenti che si potranno effettuare con i circa 14 milioni di euro che si sono resi disponibili.

E così, tra il consueto senso di responsabilità e l’obbligo, per chi aveva votato il previsionale, di dare un seguito coerente alle proprie scelte, anche questo atto è stato approvato senza grossi traumi.

Francesca Stornante

3 commenti

  1. Brava, e complimenti alla Fenech

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  2. Notizia che non fa più notizia! Questi scarsi e inadeguati consiglieri comunali, sono il giusto “supporto” per il più scarso sindaco che questa città ricordi. Fortunatamente, ancora per poco, scalderanno le poltrone a Palazzo Zanca. Dopo, starà a noi scegliere gente nuova che non pensi solo al gettone di presenza ma abbia a cuore gli interessi dei cittadini. Io, da parte mia, come già detto, ho tirato fuori dalla cantina gli “anfibi” che massacravano i miei piedi durante le marce nel periodo del servizio militare e aspetto che questi piccoli uomini che ci hanno mal rappresentato in questi anni, vengano a chiedere nuovamente il voto. I miei “anfibi” saranno la giusta risposta!

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  3. Sinceramente oltre il peggiore Sindaco della storia abbiamo un altro record il peggiore consiglio comunale .Si sono trovati un biglietto vincente di Turista per 5 anni a Messina di €2.500,00 mensile .A giugno mi auguro che i Messinesi si ricordano di questo consiglio Turista ……

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