Sei mesi di tassa ingiusta sulle bollette Amam del 2011. Quando la restituzione?

Sei mesi di tassa ingiusta sulle bollette Amam del 2011. Quando la restituzione?

Sara Faraci

Sei mesi di tassa ingiusta sulle bollette Amam del 2011. Quando la restituzione?

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martedì 12 Febbraio 2013 - 10:29

In un’interrogazione rivolta al commissario straordinario, Luigi Croce, e al presidente dell’AMAM, Alessandro Anastasi, i due consiglieri U.D.C. della terza Circoscrizione, Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto, hanno preteso risposte in merito a quando avverrà la restituzione delle somme indebitamente pagate dagli utenti dei servizi idrici tra il luglio e il dicembre 2011

E’ una questione di principio. In un momento economico in cui la pressione fiscale esaspera i cittadini e ne sollecita la sfiducia, è importante che le istituzioni diano un segnale di giustizia nel senso di restituire quanto preso indebitamente.

Lo sostengono i consiglieri U.D.C. della terza Circoscrizione di Messina, Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto, nell’interrogazione rivolta al commissario straordinario Luigi Croce e al presidente dell’AMAM, Alessandro Anastasi in merito alla restituzione del surplus di bollette pagato dal luglio al dicembre 2011.Un 7% in più, prima dovuto a titolo di remunerazione del capitale investito dai gestori dei servizi idrici, poi abrogato in seguito al referendum popolare del 2011.

Si tratterebbe in realtà di una modica somma che si aggira tra i 5 ed i 6 euro ma nello spirito di “date a Cesare quel che è di Cesare” – come gli stessi consiglieri affermano nella loro missiva – sarebbe importante che l’AMAM rendesse le somme indebitamente percepite e che le autorità si adoperassero in tal senso mostrando attenzione ai cittadini non soltanto nel momento di esigere ma anche in quello di difenderne i diritti.

Del resto, dopo l’emanazione del parere del Consiglio di Stato, l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha sancito il diritto degli utenti al rimborso delle somme ingiustamente pagate secondo modalità che prevedrebbero non un conguaglio sulla bolletta ma proprio la restituzione secca degli importi a suo tempo versati. Una decisione che giunge piuttosto gradita in un momento in cui la nuova politica del commissario Croce ha paventato, nel “Manifesto”, un aumento dei costi dell’acqua.

Nell’esigere, quindi, delucidazioni in ordine a quando si provvederà al rimborso delle somme, Gioveni e Cacciotto, evidenziano anche che l’approvazione del regolamento tariffario da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, in sintonia con l’abrogazione di quel 7% tanto contestato e la cui decorrenza era fissata a partire dal 1° gennaio 2012, ha acuito le esigenze di controllo e rende tuttora necessario verificare se le tariffe imposte nel corso dell’anno passato si siano realmente attese ai nuovi standard codificati nel regolamento stesso.

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