De Luca e il populismo mediatico: la saga continua nel duello social con Angelo Duro

De Luca e il populismo mediatico: la saga continua nel duello social con Angelo Duro

Marco Olivieri

De Luca e il populismo mediatico: la saga continua nel duello social con Angelo Duro

Tag:

mercoledì 09 Agosto 2023 - 09:30

Il Cateno "scatenato", il sindaco, il deputato regionale, il capo politico: i tanti volti del lider maximo di Fiumedinisi

Cateno De Luca è un po’ come dottor Jekill e mister Hyde. Da una parte abile amministratore e capace leader politico. Dall’altra, astuto agitatore delle piazze mediatiche e sempre alla ricerca di spunti e occasioni per il suo protagonismo social. Sa quali sono le parole giuste per sollevare il “suo” popolo” e attirare l’odio dei “nemici”. Tutti elementi di quel “populismo urbano“, secondo la definizione dello studioso Pietro Saitta in un libro che analizza il fenomeno politico: “Populismo urbano. Autoritarismo e conflitto in una città del sud (Messina 2018-2022)”. Di conseguenza, non poteva che cogliere l’occasione d’oro datagli dal comico Angelo Duro. Uno che punta sul cosiddetto politicamente scorretto e, complici i falli disegnati sui manifesti dello spettacolo, la saga del populismo mediatico di De Luca si è arricchita di un nuovo capitolo.

Insulti, grida, argomentazioni che piaceranno ai suoi seguaci e continueranno a far venire l’orticaria, soprattutto per le espressioni utilizzate, agli avversari: è sempre lui. Il Cateno “scatenato”, con narrazioni (“Io nella vita ho vissuto di tutto, dai 18 processi all’aiuto della Caritas”) funzionali ad alimentare un ego social e un personaggio pubblico unici, nel bene e nel male, nel panorama nazionale.

Tutto questo, però, compresa l’annunciata candidatura nel collegio di Monza, rischia di far perdere di vista la necessità di dedicarsi al proprio ruolo di deputato regionale e sindaco di Taormina senza troppe “distrazioni”. Da leader regionale e nazionale, l’ex sindaco di Messina non può abusare delle proprie forze e, in vista delle europee, il rischio è che il De Luca mediatico si prenda tutta la scena.

Di sicuro il fondatore di Sud chiama Nord e Sicilia Vera risulta navigato come amministratore e riuscirà a districarsi. Ma il protagonismo mediatico è per lui una sirena troppo attraente e potrebbe offuscare o mettere in secondo piano tutto il resto. Il De Luca dottor Jekill e mister Hyde, mentre il capogruppo all’Ars Geraci lascia il suo partito e va nelle braccia della Lega, ha un avversario potente da cui guardarsi. Se si specchia, ne riconosce le sembianze: è proprio lui, con il suo stile. Punto di forza ma anche limite in una prospettiva di crescita del suo movimento.

Il Cateno “scatenato” sempre alla ricerca di protagonismo, l’amministratore, il deputato regionale e il capo politico: sono i tanti volti del lider maximo di Fiumedinisi. Quale aspetto prevarrà? O lui stesso troverà una sintesi? Vedremo.

Articoli correlati

5 commenti

  1. La foto è emblematica: lui parla e la “gente” ride.
    Questo è il suo….modo di dialogare: fare ridere.
    Oltre alla somiglianza incredibile con Franco Franchi (è precisu….) credo abbia un scarsa vena comica del grande artista palermitano.

    19
    19
  2. Taormina sta diventando la barzelletta del mondo

    18
    18
  3. I taorminesi potevano e dovevano evitarselo

    9
    9
  4. La ridurrà un paesino di montagna. Mah, auguri vivissimi per gli abitanti di Taormina purtroppo dove passa lui è come Attila non cresce più nemmeno l erba buona giornata.

    10
    10
  5. OTTIMA “analisi” Direttore ,del “personaggio” De Luca😖…. dissento solo da capace leader politico 🙄( un leader tiene uniti ,non fa scappare😤)…si è fatto indubbiamente strada nella politica ,ma soltanto perché non c’è nessun “antagonista “con cui contendersi il ruolo, perché la politica con i suoi continui cambiamenti in peggio, ha perso il senso di appartenenza ideologica, ha perso credibilità ,dando così modo a De Luca di poter emergere nonostante la sua irriverenza, indisponenza, irruenza, facendolo di fatto diventare sì il leader ma del popolo ,che vede in lui la linfa da dove attingere per ritornare ai vecchi fasti di un agognato benessere. Con il suo essere vittima delle istituzioni, ha messo in evidenza uno Stato “carnefice” diventando così paladino delle ingiustizie, e .giustiziere quindi dei poteri forti che sovrastano i deboli ….ma continuando nei suoi eccessi, ciò che sta facendo finalmente vedere a tutti , si discosta enormemente dal ruolo assegnatagli dal popolo che lo ha eletto…..sta rischiando di rimanere “vittima” di sé stesso perché le sue carte vincenti le sta “bruciando” prima ancora di arrivare alla vittoria ….. alla fine della partita che sta “giocando”, finirà col rimanere di lui soltanto un bluff!!!!!

    11
    11

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007