Pesepe di fatto", un lettore: "Le differenze sono negli occhi di chi guarda"

Pesepe di fatto”, un lettore: “Le differenze sono negli occhi di chi guarda”

Pesepe di fatto”, un lettore: “Le differenze sono negli occhi di chi guarda”

Tag:

venerdì 27 Dicembre 2013 - 08:58

Il graffito del "presepe di fatto" a Piazza Municipio (vedi articolo allegato) continua ad alimentare il dibattito. Dopo l'intervento di un lwttore che ha parrlato di "cristianofobia" registriamo oggi le riflessioni di uno psicoterapeuta, Fabio Costantino: "Le differenze sono negli occhi di chi guarda. L'amore è amore, è amore, è amore".

Caro Antonio ho letto attentamente e più volte la tua nota in risposta all'articolo pubblicato da Rosaria Brancato.

Premetto che sono Cristiano, regolarmente sposato e padre.

I miei figli frequentano una scuola Cattolica ed anche io ho un buon pedigree di formazione Cattolica.

Purtroppo non sono un costante praticante ma ho una dialettica continua con la mia dimensione spirituale.

Tutto ciò per dirti che a differenza tua non mi sono per nulla sentito offeso dalle parole della Brancato ne' mi ha turbato il graffito di piazza Municipio.

Il senso dell'articolo era più profondo ma certo la brava giornalista non ha bisogno delle mie parole per spiegarsi e difendersi.

Il tema delle "coppie di fatto" e' una questione seria in senso sociologico, psicologico e giuridico e non può essere liquidato esclusivamente facendo riferimento solo all'omosessualità e al riconoscimento dei loro diritti.

Trovo, invece, curioso il tuo riferimento all'autore ( Eliseo del Deserto) di quelle bellissime riflessioni che tu stesso in un passaggio della tua nota chiami " Eliseo, l'omosessuale" quasi ad indicare la sua specifica 'categoria di appartenenza'.

Caro Antonio le differenze esistono solo negli occhi di guarda; come dice un proverbio cinese: << due terzi di quello che vediamo e' dietro i nostri occhi non davanti>>.

Se guardo e leggo con pregiudizio e' normale che io veda e legga ciò che più mi spaventa: in psicologia si chiama proiezione.

Sono però curioso di sapere perché leggi il blog di Eliseo del Deserto? Sei attratto dalla suo talento letterario o piuttosto ti interessa, magari solo a fine scientifico, cosa scrive un 'diverso'?

Non vorrei che tu facessi come molti, che per giustificare le loro posizioni 'inconsciamente' omofobe, raccontano che il loro migliore amico e' omosessuale.

E poi, giusto per fare anch'io il pignolo, perché in una famiglia tradizionale dovrebbe essere solo il padre ad alzarsi "la mattina per andare a lavoro e poter dare un futuro ai propri figli, dove la madre si emoziona ogni giorno nel vedere ciò che ha costruito insieme col marito"?

Qual e' il ruolo della donna dentro la famiglia o la coppia? Deve solo gioire o può contribuire con il suo lavoro a " dare un futuro ai propri figli"?

E' un dato inconfutabile che più del 90% degli abusi e dei maltrattamenti ai bambini e alle donne si consumano in famiglia. Non lo dico io ma le ultime rilevazioni del CISMAI ( Centro Italiano Servizi contro il Maltrattamento e l'Abuso all'Infanzia) pubblicate il 18/09/2013 e i dati ufficiali ISTAT.

Approfitto per segnalare che il Comune di Messina non ha partecipato a questa interessantissima ricerca.

Vogliamo parlare di questi dati magari discutendo sulle possibili iniziative a sostegno della famiglia, anche nelle sue nuove forme, o piuttosto nasconderci dietro posizione retoriche ed estremiste?

Io odio ogni forma di fanatismo sia esso politico, culturale, religioso e credo fermamente che il rispetto per chi la pensa in maniera diametralmente opposta alla mia sia un valore aggiunto e non un limite.

Riguardo poi all'omosessualita' ricordo a me stesso che la scienza si è espressa in maniera chiara nel lontano 1973 cancellando l'omosessualità dai manuali di psichiatria.

L'omosessualità non è ne' bella ne' brutta, ne' sana ne' malata, ne' buona ne' cattiva.

Come l'amore e' amore, e' amore, e' amore, e' amore ( V. Lodato); l' omosessualità è omosessualità.

E' solo grazie a Rosaria Brancato e alle sue riflessioni se io e te stiamo discutendo pubblicamente, da posizioni diverse, su questioni così importanti.

Sono sicuro che non mancherà occasione per ritrovarci, anche grazie a questa polemica, a lottare sullo stesso fronte per i diritti di tutti.

Grazie Antonio.

P.S.: ci tengo a precisare che non sono Accorintiano, anzi….

Fabio Costantino

Un commento

  1. scusate mi son perso qualcosa…ma certo la Sacra Famiglia non era neanche solo storicamente una coppia di fatto , matrimonio vero sia formale che spirituale con la benedizione dello Spirito Santo !
    lo avranno già scritto e ci sarà chi non è d’accordo ma credo che se si vuole una patente di normalità che giustifichi tutto e tutti si rischia di creare disguidi al contrario e di certo non si rispetta un CREDO , lo si forza senza costrutto mentre si chiede rispetto per un fatto e un “tipo” di amore privato che ormai si accetta dalla stragrande maggioranza delle persone ed è molto meno discriminato del colore , di un etnia o dello stesso essere Cristiani!

    0
    0

Rispondi a ggr61 Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED