De Luca lascia l’Ars, anzi no: resta deputato perché Lo Giudice è neopapà

Cateno De Luca non lascia l’Ars e resta deputato regionale. Almeno fino a fine novembre. Il sindaco aveva annunciato che avrebbe abbandonato il Parlamento regionale durante l’arringa finale arrivata con l’approvazione del Salva Messina. “Ritiro le dimissioni da sindaco e contestualmente lascerò l’Ars perché mi avete dato un segnale in questa direzione” aveva detto al consiglio comunale lunedì notte. E invece dietrofront. Ancora una volta. De Luca ha deciso di mantenere il doppio incarico nonostante quel “segnale” forte che gli era arrivato dal consiglio sul suo Salva Messina. Il motivo? Il suo successore all’Ars, il sindaco di Santa Teresa Riva Danilo Lo Giudice, ha bisogno di un po’ di tempo in più per fare il papà.

De Luca lo spiega, come di consueto, attraverso un post su facebook:

«Cateno mi fai la cortesia ? Se puoi rimani ancora per qualche mese deputato al parlamento siciliano?».

«Perché Danilo? Io avevo programmato le mie dimissioni per il cinque novembre».

«No Cateno! Sono papà da pochi giorni ed ho bisogno di tempo per stare con mia moglie e mio figlio Marco».

«Va bene Danilo! Vediamo se posso rimanere in carica fino a fine novembre ma non oltre».

«Grazie Cateno anche per questa tua disponibilità!».

Quindi in uno slancio di altruismo verso il neo papà, De Luca fa dietrofront e resterà ancora per almeno un mese e mezzo all’Ars. E contemporaneamente sarà il sindaco del Salva Messina e delle 500 delibere da approvare entro il 23 novembre per rimodulare il piano di riequilibrio ed evitare il dissesto.

Con buona pace del segnale forte che lui stesso aveva riconosciuto nel voto praticamente bulgaro del consiglio comunale.

Francesca Stornante