Mozione approvata, anzi no. Ecco che fine fanno alla Provincia gli atti a tutela del territorio

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venerdì 16 Marzo 2012 - 12:02

Conferenza-denuncia del consigliere di Rifondazione, Francesco Andaloro, che denuncia quanto accaduto nella conferenza dello scorso 14 marzo: «Comportamenti arroganti da parte delle forze di centrodestra»

Protezione civile e Provicia. Un binomio che nei mesi ha fatto parecchio discutere. Tanti i tentativi di sbloccare risorse da impiegare sul territorio per la messa in sicurezza. Un percorso molto tortuoso fatto di promesse non mantenute, occasioni perse e tante chiacchiere. L’emblema di quanto accaduto in questi anni è rappresentato dalla seduta del consiglio provinciale dello scorso 14 marzo, quando l’aula ha dapprima votato favorevolmente una mozione presentata dal consigliere Francesco Andaloro (Rc), per poi annullarla per razioni apparentemente politiche. Con l’atto il rappresentante di Rifondazione chiedeva (la proposta è datata aprile 2010) di destinare le risorse destinate al ponte per la salvaguardia del territorio.

L’idea, seppur evidentemente nella forma difficilmente realizzabile, riapre il fronte delle tante emergenze aperte nel nostro difficile territorio. Numerose sono ancora le strade intransitabili a causa di frane e le situazioni di pericolo in ogni dove complica l’immediatezza degli interventi di palazzo dei Leoni. Come dicevamo il 14 marzo la mozione viene finalmente votata ottenendo, su 24 votanti, 16 voti a favore e 8 astenuti (nessun contrario). Accade però, secondo quanto ribadito oggi in conferenza stampa dallo stesso Andaloro, che a votazione già conclusa un consigliere del gruppo GdL (Gioventù della Libertà), che risultava avesse votato a favore, dichiara il proprio errore e l’intenzionalità di astenersi. Niente di male formalmente, con 15 voti a favore e 9 astenuti la mozione risulta ugualmente approvata.

«Ma ecco che accade l’assurdo – racconta Andaloro -: il presidente decide di annullare la votazione facendola ripetere nonostante le proteste del consigliere Andaloro. E alle 12.05 il risultato della seconda votazione diventa, su 25 votanti, 11 favorevoli e 14 astenuti. Insomma il “giochetto”, presumibilmente inscenato ad arte in quanto i consiglieri di centrodestra certo non avevano previsto un risultato così favorevole è costato, oltre all’astensione del consigliere della GdL, il repentino cambiamento d’opinione, a cinque minuti dalla votazione annullata, di ben altri 4 consiglieri».

L’amarezza dell’esponente di sinistra esplode nel commento successivo: «Fatti del genere non dovrebbero mai accadere. Diverse volte invece, nell’arco di questo mandato abbiamo assistito a comportamenti arroganti da parte delle forze politiche di centrodestra che in questa provincia hanno un enorme strapotere, con la forza dei numeri, nei confronti della minoranza. La riprova della maliziosità di tale condotta è data dal comportamento tenuto nella votazione successiva per il prelievo di un argomento da discutere. Il consigliere Andaloro, alla proclamazione dell’esito (aveva votato contrario), dichiara di avere avuto l’intenzione di votare favorevolmente e chiede, quindi, di annullare la votazione. Il presidente in questo caso invece dà per buona la votazione dimostrando una condotta da “due pesi e due misure”». La tutela del territorio può aspettare.

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