Tasse per tutti all’Università di Messina, anche per chi è “esonerato” dalla legge

Tasse per tutti all’Università di Messina, anche per chi è “esonerato” dalla legge

Danila La Torre

Tasse per tutti all’Università di Messina, anche per chi è “esonerato” dalla legge

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domenica 27 Aprile 2014 - 00:16

Duplice denuncia da parte di un gruppo di studenti da un lato e di Flc Cgil e Udu Messina dall’altro. A repentaglio la prosecuzione degli studi di molti universitari, magari meritevoli ma con alle spalle famiglie non proprio agiate ed impossibilitate a mantenere i propri figli

La gestione Navarra blocca l’esonero dalle tasse per gli aventi diritto. La denuncia arriva da un gruppo di laureati in Giurisprudenza attualmente iscritti alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali. Si tratta di circa 40 studenti, che lo scorso 21 marzo hanno inviato una diffida – mettendo in calce al documento nome, cognome e numero di matricola – ai vertici dell’Ateneo Peloritano, richiedendo espressamente l'esonero dal pagamento del conguaglio e l'accesso agli atti di interesse. Quella lettera, però è rimasta ad oggi lettera morta, perché l’ Università non ha ancora risposto.

Del problema, che mette a repentaglio la prosecuzione degli studi di molti studenti, magari meritevoli ma con alle spalle famiglie non proprio agiate ed impossibilitate a mantenere i propri figli, si stanno occupando anche l’ UDU Messina (Unione degli Universitari) e la FLC CGIL di Messina, che nei giorni scorsi hanno avuto un faccia a faccia con il rettore dell’Università Pietro Navarra.

Tanto gli studenti quanto l’associazione universitaria e la Flc Cgil ricordano e sottolineano che l’esonero dalle tasse è espressamente previsto dalla normativa vigente, facendo riferimento in particolare al Decreto Legislativo n.68 del 29 Marzo 2012, in cui , all’art.9, viene stabilito che “le università esonerano totalmente dalla tassa di iscrizione e dai contributi universitari gli studenti che presentino i requisiti di eleggibilità per il conseguimento della borsa di studio e gli studenti con disabilità o con un’invalidità pari o superiore al sessantasei per cento”.

«A fronte di tale norma – scrivono in un comunicato congiunto di Udu e Flc Cgil – invece quest’anno gli studenti sono costretti a pagare la tassa di iscrizione, senza avere alcuna certezza sul rimborso». Gli fanno eco gli universitari autori della nota di diffida: «Alla scadenza della prima rata del conguaglio (31 marzo)- si legge in una lettera inviata alla nostra redazione – centinaia di studenti che, per legge, non avrebbero dovuto pagare, hanno invece versato quanto (si presume) illegittimamente richiesto».

Su questa vicenda, ci sarebbe piaciuto avere la versione dell’Ateneo peloritano ed abbiamo provato, ma senza esito, a metterci in contatto sia con il dirigente ai Servizi Didattici Ricerca e Alta Formazione, Carmelo Trommino, che con il rettore Navarra.

Secondo quanto riferiscono ancora Udu e Flc Cgil nel loro comunicato, il rettore si sarebbe appellato al diritto dell’Università di Messina di rimborsare le tasse agli studenti sulla base di criteri stabiliti dall’Amministrazione, in piena autonomia, anche in virtù di un apposito parere fornito dall’Avvocatura dello Stato. Il Magnifico avrebbe manifestato la volontà di istituire borse di studio per gli studenti meritevoli e privi di mezzi, finanziandole anche con le risorse recuperate con la lotta all’evasione studentesca. Il provvedimento annunciato- spiegano Udu e Flc Cgil – dovrebbe diventare oggetto di apposita determinazione da parte del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione. FLC CGIL e UDU hanno comunque chiesto all’amministrazione universitaria di conoscere nel dettaglio il parere emesso dall’Avvocatura dello Stato ed hanno poi concordato con Navarra di rivedersi entro la fine di maggio, ribadendo che «il tema riveste una grande importanza per gli studenti e le loro famiglie, che affrontano numerosi sacrifici per mantenere i giovani all’università, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale».

Anche gli studenti della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali sollecitano i vertici dell’Ateneo messinesi a fornire «risposte soddisfacenti entro la scadenza della prossima rata del conguaglio (2 giugno)».

Adesso, la palla passa all’Università, che dovrà dire in che modo intende garantire il diritto allo studio degli studenti meno abbienti e aventi diritto all’esonero dalle tasse. Sempre che austerity e rigore contabile non prendano il sopravvento per far quadrare i conti del bilancio, anche a discapito dei ragazzi che vogliono costruirsi un futuro studiando pur non avendo grandi possibilità economiche.

Danila La Torre

18 commenti

  1. per colpa dei furbi, pagano tutti

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  2. per colpa dei furbi, pagano tutti

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  3. abolizione di tutti gli enti pubblici autonomi dall’università alle regioni . tutti devono obbedire ad un unica legge : quella dello Stato dalle Alpi alla Sicilia

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  4. abolizione di tutti gli enti pubblici autonomi dall’università alle regioni . tutti devono obbedire ad un unica legge : quella dello Stato dalle Alpi alla Sicilia

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  5. Bravo Rettore. L’esonero dal pagamento è assolutamente ridicolo ed inaccettabile. Come pure lo sconto in base alla fascia di reddito (non per nulla gli italiani sono i maggiori evasori del mondo). Agli studenti “meritevoli” si dovrebbe AL PIU’ garantire un prestito (consistente appunto nell’iscrizione) da rimborsare entro pochi anni dalla laurea, altrimenti via coi decreti ingiuntivi. Continuando così, i furbi (che sanno sempre come eludere le leggi e farsi raccomandare) continueranno a studiare gratis o quasi, alla faccia di chi non è nè furbo nè particolarmente indigente e raccomandato e si continuerà a sfornare inutili laureati oltre che a far pagare ai secondi le spese di istruzione dei primi…

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  6. Bravo Rettore. L’esonero dal pagamento è assolutamente ridicolo ed inaccettabile. Come pure lo sconto in base alla fascia di reddito (non per nulla gli italiani sono i maggiori evasori del mondo). Agli studenti “meritevoli” si dovrebbe AL PIU’ garantire un prestito (consistente appunto nell’iscrizione) da rimborsare entro pochi anni dalla laurea, altrimenti via coi decreti ingiuntivi. Continuando così, i furbi (che sanno sempre come eludere le leggi e farsi raccomandare) continueranno a studiare gratis o quasi, alla faccia di chi non è nè furbo nè particolarmente indigente e raccomandato e si continuerà a sfornare inutili laureati oltre che a far pagare ai secondi le spese di istruzione dei primi…

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  7. Quindi, per l’università di Messina, esonerare totalmente significa: “prima paga, poi – chissà quando – ti rimborsiamo”.

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  8. Quindi, per l’università di Messina, esonerare totalmente significa: “prima paga, poi – chissà quando – ti rimborsiamo”.

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  9. POCHI MA RICCHI.

    E I “PROFESSIONISTI DELLE PROTESTE E DELLE OCCUPAZIONI UNIVERSITARIE” adesso dove sono? Anzi…. DOVE ERANO? Si apprende solo adesso questa notizia.., COME MAI?

    Sappiamo tutti e, nel caso non si sapesse ci vuol poco ad immaginarlo, quali GIOCHI DI POTERE hanno portato all’elezione di Navarra.

    Già il “pochi ma buoni” avrebbe fatto schifo considerato come vengono attuate le graduatorie dei “buoni” a Messina.
    Il “POCHI MA RICCHI” DOVREBBE FAR RIFLETTERE ANCORA DI PIU’ sulla portata “rivoluzionaria” di NAVARRA:

    Se prima erano i FIGLI DEI SOLITI NOTI a fare brillanti carriere universitarie a Messina in base alla REGOLA DEL NEPOTISMO.. adesso saranno SEMPRE I FIGLI DEI SOLITI NOTI a brillare nel panorama asfittico universitario di Messina in BASE ALLA REGOLA DELLA RICCHEZZA.

    Quindi NON E’ CAMBIATO NULLA.

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  10. POCHI MA RICCHI.

    E I “PROFESSIONISTI DELLE PROTESTE E DELLE OCCUPAZIONI UNIVERSITARIE” adesso dove sono? Anzi…. DOVE ERANO? Si apprende solo adesso questa notizia.., COME MAI?

    Sappiamo tutti e, nel caso non si sapesse ci vuol poco ad immaginarlo, quali GIOCHI DI POTERE hanno portato all’elezione di Navarra.

    Già il “pochi ma buoni” avrebbe fatto schifo considerato come vengono attuate le graduatorie dei “buoni” a Messina.
    Il “POCHI MA RICCHI” DOVREBBE FAR RIFLETTERE ANCORA DI PIU’ sulla portata “rivoluzionaria” di NAVARRA:

    Se prima erano i FIGLI DEI SOLITI NOTI a fare brillanti carriere universitarie a Messina in base alla REGOLA DEL NEPOTISMO.. adesso saranno SEMPRE I FIGLI DEI SOLITI NOTI a brillare nel panorama asfittico universitario di Messina in BASE ALLA REGOLA DELLA RICCHEZZA.

    Quindi NON E’ CAMBIATO NULLA.

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  11. mi piacerebbe conoscere il suo vero cognome signor/a…
    ++++++++++. ++++++++++

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  12. mi piacerebbe conoscere il suo vero cognome signor/a…
    ++++++++++. ++++++++++

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  13. perchè avete censurato il mio di nome? 😀

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  14. perchè avete censurato il mio di nome? 😀

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  15. e nulla cambierà

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  16. e nulla cambierà

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  17. vorrei vedere se lei fosse indigente e volesse studiare, come la penserebbe. Se questi signori vogliono scoraggiare le iscrizioni, allora comincino a bocciare di più e non accettare raccomandazione. A Messina UTOPIA

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  18. vorrei vedere se lei fosse indigente e volesse studiare, come la penserebbe. Se questi signori vogliono scoraggiare le iscrizioni, allora comincino a bocciare di più e non accettare raccomandazione. A Messina UTOPIA

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