Non è stato approvato per mancanza del numero legale. A pesare sul finale, la decisione degli unici due rappresentanti di minoranza presenti in quel momento in aula di abbandonare la seduta, dopo che la maggioranza aveva bocciato l'indirizzo proposto dalla Commissione Consiliare deputata a valutare il Regolamento
Il Regolamento sulle iniziative a sostegno del piccolo commercio locale nel centro di Scaletta Superiore non è stato approvato per mancanza del numero legale. La proposta del sindaco Gianfranco Moschella era stata deliberata favorevolmente in Giunta, ma ha trovato lo stop nel consiglio comunale del 18 aprile. A pesare sul finale, la decisione degli unici due rappresentanti di minoranza presenti in quel momento in aula di abbandonare la seduta. Ma facciamo un passo indietro.
Con questa iniziativa, l’amministrazione scalettese intende incentivare l’insediamento di nuove attività nel centro storico di Scaletta, per far girare l’economia attorno all’area del Castello Rufo Ruffo, soprattutto dopo l’avvenuta riapertura al pubblico. Come? Principalmente attraverso privilegi in materia fiscale: le attività ritenute idonee sarebbero escluse dai pagamenti Tari, Tosap, Imu, Icp per gli anni 2015, 2016 e 2017. Il sindaco ha dato un indirizzo preciso alla proposta: riceveranno le agevolazioni previste solo le attività che sorgeranno in quella zona (né quelle già esistenti, né quelle che sorgeranno altrove).
Come dicevamo la delibera è stata approvata in Giunta prima di approdare in Commissione Consiliare, dove è stata prevista una modifica. I componenti della Commissione – il Presidente del Consiglio Francesco Grungo, il capogruppo di maggioranza Mariagrazia Campanella e il capogruppo di minoranza Domenico Cifalà – hanno infatti approvato la proposta, ma a condizione che le agevolazioni previste fossero estese anche a Guidomandri Superiore per frenare l’impoverimento socio-economico della frazione collinare. Una decisione che trovava l’accordo di due componenti della maggioranza. Almeno fino a prima di sedere in consiglio comunale, dove la situazione è stata ribaltata. L’indirizzo della Commissione non è stato seguito, Grungo se n’è lavato le mani abbandonando la seduta per un impegno urgente e Campanella era assente. Messa ai voti, la proposta della Commissione ha ricevuto solo il sì di Cifalà e dell’altro consigliere di minoranza presente Claudio Urso.
A quel punto è stato messo ai voti il Regolamento e Cifalà e Urso hanno abbandonato la seduta in segno di protesta, facendo decadere il numero legale e rendendo impossibile proseguire nell’approvazione. “Quello che più ci rammarica è sicuramente il comportamento tenuto dalla maggioranza – ha dichiarato il capogruppo di minoranza Cifalà -. Finora tutti i regolamenti presi in considerazione erano stati approvati all'unanimità dal consiglio poiché scaturenti dal proficuo lavoro della commissione deputata. Anche in questo caso si era registrata la convergenza dei due membri di maggioranza sulla proposta del sottoscritto di estendere le agevolazioni in oggetto anche per la frazione di Guidomandri Superiore, l'altra frazione collinare,con gli stessi problemi di spopolamento e depauperamento socio-economico,con l'intento di rendere il provvedimento più equo e perequativo;inspiegabilmente i componenti di maggioranza,accogliendo l'invito del sindaco, hanno bocciato l'emendamento proposto dalla commissione sconfessando la posizione dei propri rappresentanti in seno ad essa”.
La questione è dunque rimandata alla prossima seduta.
Giusy Briguglio
