Disastro A20, dossier choc dell'ispettore Migliorino consegnato a Cas e Prefetta

Disastro A20, dossier choc dell’ispettore Migliorino consegnato a Cas e Prefetta

Alessandra Serio

Disastro A20, dossier choc dell’ispettore Migliorino consegnato a Cas e Prefetta

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giovedì 25 Marzo 2021 - 07:00

Il dossier del Ministero sullo stato della Messina-Palermo: 8 gallerie da chiudere perché pericolose, viadotti da sistemare.

E’ la mappa di un disastro quella tracciata dall’ingegnere Placido Migliorino dopo i sopralluoghi sull’autostrada A20. Una mappa che conduce ad un punto solo: bisogna chiudere. Gallerie pericolose, cavalcavia pericolanti, barriere inesistenti.

In troppi, troppi punti della Messina-Palermo la sicurezza degli automobilisti è a serio rischio, e non si può continuare a circolare in queste condizioni, se prima non vengono effettuati seri interventi di manutenzione.

E’ questa la conclusione dell’ispettore inviato dal Ministero delle Infrastrutture per fare il punto sulle condizioni delle autostrade siciliane, dopo i provvedimenti, recenti e meno recenti, della magistratura. A cominciare dall’ultimo, quello della Procura di Barcellona che ha sequestrato ben 22 cavalcavia.

Il lavoro di Migliorino, così come gli interventi delle procure di Messina e Barcellona, nascono da una prima attività di controllo condotta “a più mani”: ci sono state le ispezioni della Polizia Stradale di Messina, i sequestri di atti della Dia e dei Carabinieri di Palermo, c’è stata anche la Regione che ha chiesto incartamenti e sopralluoghi per verificare la reale condizione delle autostrade siciliane. In particolare della Messina-Palermo.

E ci sono stati, negli ultimi due anni, alcuni interventi programmati del Cas, lavori in parte già iniziati. Il punto è, lo ribadisce Migliorino come aveva fatto anche la magistratura, che le condizioni delle infrastrutture dell’A20 e le condizioni di pericolo sono note da tempo, gli interventi sono stati scarsi e quelli effettuati in concreto non bastano ad assicurare la sicurezza di chi transita tra Messina e Palermo.

Migliorino ha acquisito gli incartamenti ed ha effettuato diversi sopralluoghi lungo l’autostrada per compiere autonomamente delle verifiche aggiornate. La conclusione è condensata in un dossier di 50 pagine e molti allegati, ora consegnati al Cas, alla Prefettura di Messina, al Ministero. Insomma un ulteriore richiamo per il Consorzio, dopo quello della magistratura, a far bene e presto per mettere in sicurezza la A20.

Le criticità maggiori, per Migliorino, che ha confermato lo stato di degrado dei cavalcavia, riguardano le gallerie: telesorveglianza inesistente, collaudi bypassati, condizioni strutturali pericolose. Tra le infrastrutture da sistemare subito o chiudere c’è anche la galleria Telegrafo. Copertura interna a rischio crollo, secondo l’ispettore, anche nella San Giovanni, Perara e Baglio, sulla tangenziale, e nella Mongiove a Patti, la Calavà, poco più avanti verso Palermo, infine la Petraro. Confermato lo stato di degrado dei 26 cavalcavia, i 22 sequestrati dalla Procura del Longano e i 4 indicati un anno fa da quella di Messina.

Il lavoro dell’ispettore prosegue: nelle prossime settimane ispezionerà la A18 Messina-Catania, incubo degli automobilisti di questi giorni.

15 commenti

  1. Nessuno pagherá x questo disastro…..oppure scatterà la prescrizione.
    Nulla di nuovo.

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  2. Guido Faranda 25 Marzo 2021 07:46

    Il ponte sullo stretto di Messina è una urgenza?
    Viene prima della sistemazione delle autostrade siciliane delle ferrovie ?

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    1. Per fare questi interventi bastano un anno o due.
      E li devi fare subito. Il Ponte non c’entra.

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      1. Sono ormai decenni che ci dicono, NO al Ponte, prima il miglioramento delle vie di comunicazione, autostrade, svincoli, statali, ferrovie, ecc. ecc., ebbene fino ad oggi nulla è cambiato a tal punto di giustificare il NO Ponte, qualche cosa si è fatto ma il ritardo è ingiustificato. Invece la costruzione del Ponte prevede una serie di infrastrutture annesse e connesse.

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        1. ma se non si riesce a gestire una semplice autostrada?!
          Chi fa i controlli? Chi fa i collaudi? Chi è che non vede, non sente e non parla?

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      2. Iniziamo con questo allora, se per una frana sull’autostrada servono sei lunghi infiniti anni, per realizzare quello che dice lei servono cinquecento anni sig. Franco tranne che lei viva su Marte ed è cieco in questa realtà.

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    2. Fernando Arnò 25 Marzo 2021 11:39

      Non si offenda, il Suo è qualunquismo. Ponte e danni alle nostre autostrade non hanno alcuna attinenza. Anzi, giusto per informarLa, le opere propedeutiche al Ponte sullo Stretto impongono la riqualificazione globale delle autostrade Messina-Palermo e Messina-Catania, oltre ad opere parallele per incrementare le vie di comunicazione, soprattutto sulla “Tirrenica”. Il Ponte va fatto e senza alcuna discussione, semmai domandi ai signori a 5 stelle, prima per la chiusura e poi per la “conservazione” a tutti i costi di un carrozzone pluriennale chiamato CAS, in questi anni cosa han fatto se non parlare “dopo”. Le rammento, Signor mio, che non era necessaria nemmeno la nuova autostrada di Genova e il Ponte Morandi era perfetto e la sua instabilità era una menzogna per costruire un’altra via strategica: si, perfetto fino al giorno del crollo per poi salire sul carro dei “l’avevo detto”!

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      1. Caro signor Andò il CAS dipende dall’amministrazione regionale, con la quale ad onor del vero i 5S non hanno mai avuto a che fare. Questo CAS, che serve a tutto tranne che gestire i tratti autostradali ad esso affidati, è un carrozzone “gloriosamente” siciliano. E con questi presupposti, far mangiare 7/8 miliardi di euro ai soliti noti insieme a qualche ditta del nord sponsorizzata politicamente non è un’idea che mi entusiasma. Prima vorrei vedere in galera tutti quelli che si sono arricchiti negli anni con gli appalti del CAS. Oltre a vederli puniti per le centinaia di incidenti che hanno di fatto indirettamente provocato con morti e feriti

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  3. Musumeci e i responsabili da anni di questa incuria a CASA! Ma veramente!!! a CASA!!!!

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  4. Se tutto questo è stato rilevato sulla Messina-Palermo, la Messina- Catania non c’è nessuna necessità di ispezionarla, va chiusa tutta. Il bello è che dozzine di buche pericolosissime si sono aperte nell’asfalto nuovo. CAS da chiudere PER SEMPRE. Questo scherzo costerà a Messina tantissimo.

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  5. Se il CAS non viene usato per la manutenzione delle autostrade, e questo appare evidente, allora la sua esistenza serve ad altro.
    Quando l’allora ministro Toninelli minacciò la revoca della concessione Musumeci si piccò.
    Poi ad essere fatto fuori fu il povero Toninelli, ma il CAS resta sempre li.
    Quindi a chi e a cosa serve il CAS?
    Domanda retorica evidentemente.

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  6. La Messina-Catania va chiusa al più presto per rifare tutto l’asfalto da cima a fondo o deve essere declassata a strada statale senza pedaggio dove andare al massimo a 90 km orari o con controllo tramite tutor, perchè è seriamente rischioso percorrere questa “trazzera” soprattutto nelle giornate di pioggia.
    Si rischia seriamente la vita oltre che la puntuale distruzione di pneumatici e ammortizzatori.

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  7. Ma perchè non pubblicare i nomi dei vari presidenti, direttori generali, consiglieri di amministrazione del CAS che si sono succeduti negli anni?

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  8. Ma mica si è scoperto qualcosa di nuovo….. Sono cose già conosciute da tempo….. Autostrade ME-PA e ME-CT colabrodo…. Tutte da rifare….
    CAS società carrozzone mangia soldi senza fare alcuna manutenzione da anni….. Frana a sulla ME-CT lì da tempo abbandonata….. Casello autostradale di Villafranca Tirrena furto autorizzato, autostrade più care d’Italia
    Poi non ho mai capito perché autostrade come la Palermo Trapani e Palermo Catania non si paghino….. sono tenute meglio senza pedaggio rispetto alle altre due….
    VERGOGNA….

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  9. È da anni che ci prendono in giro con prima le infrastrutture dopo il ponte questi sono i risultati.

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