Continuità territoriale, verso lo sciopero di mercoledì. Arrivano nuove adesioni

Continuità territoriale, verso lo sciopero di mercoledì. Arrivano nuove adesioni

Continuità territoriale, verso lo sciopero di mercoledì. Arrivano nuove adesioni

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lunedì 23 Marzo 2015 - 23:03

I consiglieri comunali Luigi Sturniolo e Nina Lo Presti ed il coordinamento portuali di Gioia Tauro appoggiano la protesta dell’Orsa e del movimento ilferribottenonsitocca. Sciopero revocato e semplice assemblea, invece, per i sindacati confederali

“Il diritto alla continuità territoriale è garanzia costituzionale. Il sindacato e i cittadini siciliani non sono più disposti ad abbozzare dinanzi all'ennesimo arretramento sociale della nostra Isola”. Ecco perché l'Orsa chiede ad ogni ferroviere di partecipare alla protesta del 25 marzo. In attesa del riscontro, arrivano intanto altre adesioni. “Nel giorno di San Valentino i cittadini messinesi sono scesi in piazza per difendere un diritto costituzionalmente riconosciuto, quello alla continuità territoriale”. Lo ricordano i consiglieri comunali Luigi Sturniolo e Nina Lo Presti, che adesso danno il proprio sostegno alla mobilitazione e allo sciopero dei ferrovieri del 25 marzo, indetto dal sindacato Orsa e dal movimento ilferribottenonsitocca. “Quella – proseguono – è stata una prima risposta, immediata, all’ulteriore scippo che si stava consumando nei confronti della nostra città, ma, possiamo dire, della Sicilia intera e dell’area dello Stretto. Per questo motivo la chiamata alla mobilitazione ha immediatamente varcato i confini cittadini. Quella manifestazione ha posto il problema, ha incominciato ad indicare le soluzioni, ha rappresentato un primo gesto di resistenza, ma ha anche indicato il percorso per continuare la mobilitazione e costruire il movimento. Così è stato. Da quel momento si è dipanato per tutta l’area dello Stretto un incessante e certosino lavoro di costruzione di senso e di mobilitazione intorno alla vertenza che, ricordiamolo, insieme alla continuità territoriale, difende anche tanti posti di lavoro. E’ così cresciuta, insieme alla diffusione della informazione sul tema, anche la consapevolezza che decisiva sarà, insieme alla difesa degli attuali servizi, la richiesta di importanti investimenti che potenzino il trasporto pubblico nello Stretto di Messina. Per questo motivo, da allora, noi gridiamo ‘vogliamo tutto’”.

Supporto anche da parte del Sul-coordinamento portuali di Gioia Tauro. “Il piano di dismissione dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia – scrive il sindacato unitario lavoratori – continua a dispetto delle dichiarazioni programmatiche da parte del Gruppo Fs che, durante l’incontro romano tenutosi nei giorni scorsi con le Organizzazioni Sindacali, non ha fornito alcuna indicazione su investimenti e prospettive congelando la situazione allo stato attuale. Solo una momentanea marcia indietro che è stata esclusivamente frutto della grande mobilitazione del territorio del 14 febbraio, ma che non basta; occorre andare avanti nel rivendicare risorse ed investimenti per velocizzare e modernizzare l'attuale sistema di traghettamento dei treni sullo Stretto. Occorre difendere il diritto alla continuità territoriale recuperando il gap infrastrutturale decennale in cui sono state relegate la Sicilia e la Calabria sia sul versante ferroviario, sia sul traghettamento veloce per i pendolari dello Stretto”.

Sciopero sospeso, invece, per i sindacati confederali, che hanno organizzato nella stessa giornata un’assemblea al palacultura. Un tavolo unico con Trenitalia e l’assessorato ai Trasporti per giungere alla firma del contratto di servizio, il potenziamento di treni regionali, una riunione sullo stato degli investimenti in Sicilia, corse prova delle tratte Palermo-Messina, Palermo-Catania e Messina-Siracusa, per dimostrare come, con le attuali infrastrutture e treni no stop, si possono già ridurre i tempi di percorrenza (2 ore e 20 fra Palermo e Catania e 2 e 40 fra Palermo e Messina), la conferma e la velocizzazione dei treni a lunga percorrenza. Sono alcune delle richieste che i ferrovieri e i pendolari siciliani ribadiranno insieme, nel corso dell’assemblea per “la tutela del diritto dei siciliani: la continuità territoriale, il miglioramento dei servizi nello Stretto, la firma del contratto di servizio che sia moderno ed efficiente, e per lo sviluppo del traffico merci”. Previsti circa 800 partecipanti, i pullman giungeranno da Palermo, Trapani, Catania, Siracusa e Caltanissetta. A presiedere i lavori sarà Amedeo Benigno, segretario Fit Cisl Sicilia, la relazione sarà di Franco Spanò, segretario Filt Cgil, gli interventi saranno del commissario Uiltrasporti, Agostino Falanga, il segretario regionale Sma Fast, Salvatore Genovese, il segretario regionale Ugl, Giovanni Chiaramonte. Concluderà il segretario regionale Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo. Ad intervenire saranno anche i rappresentanti delle istituzioni e dell’Azienda, fra i quali l’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Pizzo e i dirigenti regionali delle Ferrovie.

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