Dopo il "caso" del 1 giugno, ancora un problema al sistema informatico: nuova giornata nera per clienti e operatori. La segretaria provinciale Gisella Schillaci: «Faremo il possibile perché ciò non avvenga più. A rischio la qualità del servizio e il grande spirito di volontà dei dipendenti»
Inizio settimana bollente per gli Uffici di Poste Italiane e non solo a causa delle temperature che finalmente cominciano ad essere in linea con la media del periodo. Dopo il blocco del sistema informatico verificatosi lo scorso 1 giugno, ribattezzato il “giorno nero” per gli operatori di Poste Italiane, la situazione di oggi non si prospetta migliore. Il segretario provinciale della Slp Cisl Poste do Messina, Gisella Schillaci, tuona: «Il blocco si è ripetuto anche nella giornata di oggi, con code estenuanti in tutti gli uffici postali di Messina e provincia. Proprio nel periodo più caldo, dopo il ponte e con le pensioni in pagamento quindi con un’utenza prevalentemente anziana costretta ad attendere ore in fila».
Episodi che per la Schillaci compromettono gravemente la qualità del servizio, che gli operatori, tra mille difficoltà, cercano di mantenere in piedi: «Inoltre, a fronte di una nuova procedura che avrebbe dovuto “snellire” l’operatività degli Uffici postali ci si ritrova a dover affrontare l’ennesima emergenza e ci sembra proprio che il futuro di questa azienda è più nella responsabilità di chi il lavoro vuole mantenerlo che nella pubblicità di chi tende agli utili ma non è utile al lavoro. La Cisl Poste ritiene che le scuse dell’azienda, oltre che a quelle dovute agli utenti, sarebbero dovute arrivare anche a tutti i lavoratori che si sono ritrovati a gestire situazioni pesantissime e code interminabili di gente giustamente inferocita».
Sabato scorso, numerosi Uffici Postali di Messina sono rimasti aperti sino alle 16 o anche le 17 nel tentativo di effettuare le operazioni per i clienti. «Ci adopereremo a tutti i livelli – conclude la Schillaci – affinché episodi di questo genere siano l’eccezionalità e che si ristabilisca in tutti la fiducia necessaria alla crescita del benessere».
