Dissesto, Cardiochirurgia, scuole: scintille al confronto tra i candidati a sindaco di Taormina

Dissesto, Cardiochirurgia, scuole: scintille al confronto tra i candidati a sindaco di Taormina

Carmelo Caspanello

Dissesto, Cardiochirurgia, scuole: scintille al confronto tra i candidati a sindaco di Taormina

venerdì 26 Maggio 2023 - 18:48

Dibattito nell'aula consiliare tra Bolognari, D'Aveni, De Leo e De Luca. Le ultime ore di una campagna elettorale dai toni spigolosi

di Carmelo Caspanello
TAORMINA – Nella capitale siciliana delle vacanze un dibattito tra i candidati a sindaco non può che iniziare dal turismo. Da lì parte il confronto nell’aula consiliare, a tratti dai toni spigolosi, tra il sindaco uscente Mario Bolognari e gli sfidanti: l’ex sindaco di Messina e deputato regionale Cateno De Luca, il consigliere uscente Antonio D’Aveni e il deputato regionale Alessandro De Leo, quest’ultimo a capo della seconda lista voluta da De Luca. Otto domande con due minuti di tempo a disposizione per le risposte di ognuno su temi scottanti quali il dissesto finanziario e il futuro del Centro cardiologico pediatrico ospitato all’Ospedale S. Vincenzo di Taormina in convenzione con il Bambino Gesù di Roma. Il ruolo di moderatore è toccato a due giornalisti locali: Mauro Romano ed Emanuele Cammaroto.

TURISMO

Per rilanciare il turismo (a Taormina si prevedono nell’anno in corso un milione e 300mila presenze e più) Bolognari pensa di puntare ed investire sul mercato asiatico “per noi molto importante. Avevamo iniziato a lavorare in questa direzione nel 2019”. D’Aveni ritiene “fondamentale la sinergia con gli albergatori per mettere in piedi una adeguata campagna promozionale, magari finanziata con la tassa di soggiorno”. Per Alessandro De Leo “mancano i servizi di base in grado di esaltare le potenzialità di Taormina. E poi è necessario destagionalizzare, questa città deve vivere tutto l’anno. Altro problema di rilevante importanza: le imprese turistiche rischiano di non poter ricevere finanziamenti e proprio in merito alla delicata questione ho presentato una interrogazione parlamentare”. Ad avviso di De Luca “il brand Taormina esiste già e bisogna stabilire solo in quale Borsa internazionale del turismo bisogna andare per promuoverlo. In merito alla destagionalizzazione non c’è una strategia che passi ad esempio dalla bandiera blu, dal Borgo più bello d’Italia, dagli eventi e così via”.

Cardiochirurgia pediatrica

I riflettori vengono subito dopo puntati sulla Cardiochirurgia pediatrica, chiusa per l’apertura dello stesso reparto al Civico di Palermo e per la quale, dopo le proteste, il presidente della Regione ha proposto una proroga di 6 mesi per quanto concerne la convenzione con il Bambino Gesù di Roma. Si attende ancora la risposta. D’Aveni è perentorio: “E’ dal 2014 che lotto per questa eccellenza. I rapporti con la Regione devono cambiare, un sindaco non può essere suddito”. Poi una frecciata a De Luca: “Non l’ho mai vista scendere in campo nonostante le sue tre legislature alla Regione”. Immediata la replica con toni altrettanto duri: “Siamo stati noi a fare esplodere il caso e subito dopo Schifani ha chiamato a raccolta i suoi”. De Leo ricorda l’impegno di Sud chiama Nord all’ars “per salvaguardare una eccellenza non solo di Taormina bensì dell’intero Mediterraneo. Non possiamo permettere per questioni politiche che si apra a Palermo e si chiuda a Taormina, anche qui il Centro cardiologico deve restare. Ci sono le condizioni”. Bolognari va oltre: “Il Centro cardiologico è un bene troppo prezioso sul quale non possiamo dividerci. Ci eravamo fidati dell’assessore regionale alla Salute quando in Commissione ci disse di non sapere nulla dell’accordo dell’ospedale palermitano e che per Taormina sarebbe stata rinnovata la convenzione. Poco dopo cambiò tutto…”.

Partecipate

Il dibattito è andato avanti sulle partecipate che per De Leo “vanno gestite secondo i principi della buona amministrazione: Va rivisto ad esempio il ruolo di Taormina su TaoArte e vanno riorganizzate le altre”. De Luca dice no  a “confusione e bancomat delle partecipate”. Bolognari focalizza l’attenzione sulla Fondazione Taormina Arte “non più… fuorilegge e in grado di riprendere in mano le redini del festival del Cinema”. D’Aveni chiude il giro sottolineando che a suo avviso “le partecipate ci sono delle cose da rivedere”.

Scuole

Al vetriolo il confronto sulle scuole: “A Taormina – chiosa De Luca – la situazione è disastrosa perché mancano i finanziamenti”. Il sindaco uscente Bolognari ammette che si è di fronte ad una “situazione critica e che entro giugno sarà bandita la gara per la demolizione e la ricostruzione dell’edificio scolastico di Mazzeo, Vi sono da completare gli asili nido in centro e a Trappitello”. Rimane il nodo “Vittorini da Feltre”. Tornano in ballo i 350mila euro donati dalla Ferrari e versati sul conto del Comune. Soldi destinati ad aiutare le scuole del territorio raccolti nel corso di un’asta di beneficenza svoltasi il 9 settembre 2021 in una serata di gala al Teatro Antico. Nasce un battibecco tra De Luca (secondo il quale quei soldi sono stati… risucchiati dal Bilancio) e Bolognari, subito placato dai moderatori. Per D’Aveni le scuole sono “un punto dolente anche sotto il profilo sismico”. De Leo sostiene che “l’Amministrazione non abbia semplicemente partecipato ai bandi per ottenere finanziamenti”.

Il dissesto

Scintille anche sul dissesto. “Si poteva evitare”, sbotta D’Aveni. Che poi punta l’attenzione sulle tasse: “Sono per farle pagare a tutti ma con buonsenso, attraverso le rateizzazioni. Pagare tutti per pagare meno”. D’Aveni ritiene “un errore aver dichiarato il dissesto finanziario nonostante una legge consentisse il varo di un Piano di riequilibrio, come è stato fatto a Messina. Il dissesto è una sconfitta della classe politica che ha amministrato”. Sulla stessa lunghezza d’onda De Luca, il quale ha sottolineato di essersi preso “a Messina delle responsabilità per rimettere in moto l’economia del Comune. Troppo semplice dichiarare il dissesto come a Taormina”. “Non accetto lezioni – ha replicato Bolognari – da chi deve comparire a luglio davanti alla Corte dei conti per rispondere delle criticità del Piano di riequilibrio della città di Messina. Per il bene di quella città mi auguro vada bene…”.

Impianti sportivi

Infine gli impianti sportivi. Bolognari ricorda il progetto esecutivo per il Bacigalupo. Lavori per 750mila euro legati al rifacimento del manto erboso, dell’impianto di illuminazione e l’adeguamento delle tribune. Rimangono le criticità del campo da tennis e della piscina. Sono emerse le difficoltà per la gestione dell’impianto natatorio, in quanto riferimento di un bacino di utenza troppo ristretto. E ciò fa lievitare i costi. L’idea è di una riconversione in palestra. Sul confronto, possibile solo il pomeriggio dell’ultima giornata di una campagna elettorale dai toni accesi, è calato il sipario. Sabato è il giorno del silenzio. Domenica e lunedì la parola passerà agli elettori.

3 commenti

  1. Cosa dovremmo dire o commentare , che un deputato eletto alla regione, si candida come figurina di comodo di un altro deputato eletto alla regione? Che il nuovo che avanza è il peggiore? Che vuole monopolizzare la Riviera? Da cittadino provo nausea per questo sistema, se il ruolo dove è stato eletto gli sta stretto si dimetta se dovesse fare il sindaco. Il potere: tante pecore corrono dietro e belano, questo è diventato il nostro territorio. Comunque Taormina è bella ma non per lui, per lui potrebbe diventare un teatrino di arroganza e volgarità. Ai taorminesi il giudizio.

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  2. È stato lui a fare esplodere il caso dell’ imminente chiusura della cardiochirurgia pediatrica 🤔… certo ,ma perché si trattava di un” caso’ che faceva al “caso suo” a livello mediatico per la sua campagna elettorale, perché dovete sapere cari taorminesi ,che a Messina, per il ” caso” della chiusura del Centro per Malattie Rare Nemo Sud ,non ha invece , mosso, neanche un ☝️,facendolo così chiudere nella sua più totale indifferenza 😤…..De Luca dice no a confusione e bancomat delle partecipate 🤔,infatti a Messina nessuna confusione perché le ha chiuse, riaperte numerose e con il bancomat gestito da lui che sappiamo benissimo essere un gran risparmiatore 🤔….a Taormina le scuole sono un disastro😱 ,ma non è che a Messina le scuole con lui andassero meglio, infatti i nostri ragazzi studiavano a terra, ,all’aperto per mancanza di aule, tetti pericolanti,riscaldamento guasto, mancanza d’ acqua 😱e quant’altro …… ha rimesso in moto l’economia del Comune 😳infatti la Corte dei Conti gli ha fatto i complimenti 🤥…per gli impianti sportivi meglio stendere un “manto pietoso”….. taorminesi noi siamo stati la “cavia del suo laboratorio” e potete vedere su di noi gli effetti dei suoi “esperimenti”😖quindi sta a voi decidere se fare la stessa fine nostra di “usati,sedotti e abbandonati” 😤!!!!!

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  3. Lo “zampognaro” che parla di partecipate bancomat quando ne ha aperte 4 nuove a Messina.

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