Don Orione. "Non potete toglierci i nostri figli", la protesta dei lavoratori

Don Orione. “Non potete toglierci i nostri figli”, la protesta dei lavoratori

Redazione

Don Orione. “Non potete toglierci i nostri figli”, la protesta dei lavoratori

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mercoledì 31 Marzo 2021 - 18:37

MESSINA. Cgil e Cisl dopo la proroga di un mese: "Si apra subito un tavolo di confronto con tutte le parti interessate". Il M5S si rivolge al prefetto

MESSINA – “Non potete toglierci i nostri figli. Non potete farlo, li abbiamo cresciuti ed assistiti per anni e non possono toglierceli da un giorno all’altro”. È il grido dei lavoratori della cooperativa Faro 85 che gestisce il servizio socio-assistenziale al Don Orione per pazienti disabili e fragili. Oggi hanno protestato sotto la sede del Comune. Al loro fianco i segretari generali di Cgil e Cisl, Giovanni Mastroeni e Antonino Alibrandi con i rappresentanti delle rispettive federazioni del Pubblico Impiego, Francesco Fucile e Giovanna Bicchieri.

“Il Don Orionte non è una piattaforma logistica dove sposti un pacco e ne metti un altro, i pazienti sono persone fragili che hanno bisogno di assistenza continua”, ha detto il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi.

“Non condividiamo la metodologia secondo la quale ci hanno messo davanti al fatto compiuto”, ha aggiunto il segretario generale della Cgil Messina, Giovanni Mastroeni.

I sindacati, che avevano chiesto venisse prorogato l’affidamento sino al prossimo 31 dicembre, non appena ricevuta la comunicazione dell’estensione per un mese, hanno immediatamente chiesto un tavolo di confronto con il Comune, l’Azienda Sanitaria Provinciale, il Don Orione e la cooperativa Faro ’85.

“Si deve tenere conto della necessità di una continuità dell’assistenza per i pazienti e per questo è fondamentale dare continuità anche occupazionale ai 90 operatori che lavorano da anni nella struttura”, hanno detto i sindacalisti durante l’assemblea.

Il deputato regionale M5S De Luca: Si salvaguardi futuro lavoratori e continuità assistenziale

Il deputato regionale del M5S Antonio De Luca ha chiesto al prefetto, con una nota, “l’istituzione di un tavolo di concertazione urgente in relazione alla scadenza della convenzione del centro socio-riabilitativo residenziale per disabili “Don Orione”. Lo ha fatto dopo le notizie sindacali e di stampa sul servizio socio-riabilitativo residenziale per disabili gravi reso dalla Società Cooperativa Faro ’85, “che a decorrere dal 1 aprile 2021 non sarà più svolto dalla predetta cooperativa e che per tale motivo la stessa starebbe procedendo a inviare le lettere di licenziamento per ben 56 operatori”.

“Ciò consegue al mancato rinnovo del protocollo d’intesa tra Comune e Asp di Messina in scadenza. Senza entrare nel merito dei procedimenti amministrativi in corso, è evidente che tale situazione, oltre a ingenerare una grave crisi sul fronte occupazionale, comporta anche gravi conseguenze per i disabili ospiti dell’istituto”, scrive De Luca, che richiede la convocazione urgente di un tavolo di concertazione al fine di gestire la crisi in atto, garantendo la continuità assistenziale e sanitaria per tutti quei soggetti assistiti dalla struttura e per trovare soluzioni atte a salvaguardare il futuro dei tanti lavoratori e le rispettive famiglie, che da anni sono impegnati in questo delicato settore.

A intervenire sulla vicenda è anche la capogruppo in consiglio comunale Cristina Cannistrà, che fa seguito all’interrogazione urgente presentata lo scorso 30 marzo dal collega Giuseppe Fusco: “Il nostro gruppo è intervenuto immediatamente appena appresa la notizia, con l’obiettivo di tutelare i lavoratori e l’utenza, ma anche il rapporto professionale che si è creato fra le parti in tanti anni di attività”, spiega.

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