La surreale vicenda dei servizi sociali e la nuova inevitabile protesta: occupata l'aula. LE FOTO

La surreale vicenda dei servizi sociali e la nuova inevitabile protesta: occupata l’aula. LE FOTO

Francesca Stornante

La surreale vicenda dei servizi sociali e la nuova inevitabile protesta: occupata l’aula. LE FOTO

Tag:

lunedì 24 Novembre 2014 - 19:58

Dopo la seduta inconcludente dedicata all'ordine del giorno sui servizi sociali, i lavoratori della Fp Cgil hanno occupato l'aula e passeranno l'ennesima notte a Palazzo Zanca. Sono gli spettatori di una vicenda che si trascina ormai da mesi e che fino ad oggi ha regalato nuovi e continui colpi di scena.

Quando il segretario generale ha chiuso l’appello dei consiglieri presenti in aula al momento di votare l’ordine del giorno per dare una speranza ai servizi sociali, dalla tribuna si è levato il grido di “vergogna”. I lavoratori che hanno vissuto l’ennesima giornata all’insegna dell’attesa infinita e della speranza alla fine sono esplosi nell’inevitabile contestazione indirizzata indistintamente a Consiglio comunale e amministrazione Accorinti. Il consiglio è stato rinviato di 24 ore e loro hanno occupato l’aula consiliare e passeranno la notte tra gli scranni perché ormai non hanno nulla da perdere e non hanno intenzione di abbassare i toni di una tensione che ancora una volta è altissima. Non si muoveranno da Palazzo Zanca fino a quando non ci sarà la certezza delle risorse necessarie per garantire i servizi sociali fino al 31 dicembre. Una frase che nelle ultime settimane hanno dovuto ripetere troppe volte, perché troppe sono state le volte in cui si sono sentiti presi in giro da chi annunciava soluzioni e oggi non è ancora in grado di dare risposte concrete. Ad una settimana dalla scadenza dell’ennesima proroga tampone.

“Giunta e Consiglio stanno scherzando col fuoco” ha ammonito la segretaria della Funzione pubblica della Cgil Clara Crocé che, insieme ai lavoratori dei servizi sociali, è pronta a rimettere sotto assedio il Comune. La sindacalista non vede altra via d’uscita di fronte a quello che definisce “l’ennesimo teatrino andato in scena in Consiglio Comunale”.

“Amministrazione e civico consesso – afferma la Crocé – si stanno assumendo il rischio di lasciare per strada, a partire dal 30 novembre, seicento famiglie e di lasciare centinaia di utenti privi di assistenza. Quanto accaduto questo pomeriggio è l’ennesimo teatrino, l’ennesimo rimpallo di responsabilità tra coloro che dovrebbero essere i rappresentanti dei cittadini (da cui sono stati eletti) e che invece, ancora una volta, dimostrano di avere a cuore solo la poltrona su cui comodamente siedono. Atteggiamenti inaccettabili che non fanno altro che creare tensione e distacco tra la politica e la collettività”.

Un clima incandescente che rischia di degenerare. Il Consiglio comunale ha deciso di tendere una mano all’amministrazione comunale tornando indietro sulla ripartizione dei fondi Tasi, all’appello mancano i famosi 2 milioni di euro necessari per arrivare a fine anno. L’ordine del giorno che doveva essere votato serve a garantire questa somma che inizialmente doveva essere composta da più voci. La famosa sera in cui il Salone delle Bandiere ha visto l’amministrazione e il Consiglio parlare uniti di fronte ai lavoratori, in protesta da un’intera giornata, i progetti annunciati erano altri. I soldi per salvare i servizi sociali sarebbero stati trovati in questo modo: 600mila euro da un extra gettito Tasi; 700 mila euro dalla rimodulazione degli introiti Tasi; altri 500 mila dalla rinegoziazione di alcuni mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Poi l’assessore Signorino aveva annunciato, forse troppo ottimisticamente, che probabilmente tutti i soldi sarebbero stati trovati grazie alla rinegoziazione dei mutui, e infatti dai conteggi che erano stati fatti c’era un immediato risparmio di circa 2 milioni che in teoria potevano essere trasferiti sui servizi sociali. Nel frattempo però il progetto è naufragato, all’assessore Signorino è bastato un intervento in aula della consigliera Nina Lo Presti per decidere di ritirare quella proposta e rinunciare a rinegoziare i mutui. Quindi è tornata la Tasi. Servivano 1,4 milioni, perché il resto arrivava dall’extra gettito, e sono arrivati in soccorso i consiglieri che hanno sottoscritto l’ordine del giorno che dice all’amministrazione che il Consiglio rimodulerà i gettiti Tasi. Dunque sembrava fatta, e invece oggi la seduta fiume dei capigruppo con l’assessore Signorino, che ha bloccato i lavori del Consiglio, e al ritorno in aula un emendamento all’ordine del giorno che lascia all’amministrazione la possibilità di spostare tutti i soldi di cui ha bisogno per coprire i servizi. Un’esigenza evidentemente legata alla necessità di prendere dalla Tasi i 2 milioni interi per arrivare a fine anno. E dunque, dov’è finito l’extra gettito? Servirà per pagare i costi in più per scaricare a Motta S. Anastasia da quando la discarica di Mazzarrà ha chiuso battenti. Fermo restando che il peccato originale sta a monte e risale a un anno fa, quando proprio l’amministrazione Accorinti decise di togliere una parte dei soldi destinati ai sevizi sociali dal bilancio di previsione 2013 perché in realtà non erano stati utilizzati, visti i mesi di interruzione dei servizi targati Luigi Croce. L’intento era quello di rimetterli a posto nei mesi successivi con il previsionale 2014 che l’assessore Signorino era certo di riuscire ad esitare intorno ad aprile. Oggi sappiamo che le cose sono andate diversamente e questo è il risultato.

Sembra una storia surreale, una candid camera, e invece è quanto sta accadendo sulla questione servizi sociali. Balletti di numeri, soldi che vengono spostati da una parte all’altra, una coperta che è comunque troppo corta e che è inutile tirare perché tanto c’è sempre qualche pezzo che rimane fuori a prender freddo.

Francesca Stornante

22 commenti

  1. Il problema non esiste.
    Sono noti i dati dei contribuenti messinesi, quindi basta gravarli con un coatto ordine di pagamento per elargire questi emolumenti alle povere vittime che non riescono a trovare i loro padrini politici.
    La Giunta ed i Consiglieri tutti debbono fare soltanto lo sforzo di trovare il nome per la nuova tassa.
    .Per il resto basta farmi sapere di quanti personaggi è composta questa squallida squadra per potere comprare le maschere necessarie a coprirli per la vergogna

    0
    0
  2. Il problema non esiste.
    Sono noti i dati dei contribuenti messinesi, quindi basta gravarli con un coatto ordine di pagamento per elargire questi emolumenti alle povere vittime che non riescono a trovare i loro padrini politici.
    La Giunta ed i Consiglieri tutti debbono fare soltanto lo sforzo di trovare il nome per la nuova tassa.
    .Per il resto basta farmi sapere di quanti personaggi è composta questa squallida squadra per potere comprare le maschere necessarie a coprirli per la vergogna

    0
    0
  3. Che bella situazione.
    Da un lato la politica che vorrebbe commettere un “illecito amministrativo” ma non ne trova quasi il coraggio e dall’altra un gruppo di esagitati che spinge perché questo illecito venga commesso.
    Nessuno che possa dirsi in buona fede in questa tristissima vicenda.
    Comunque di questi servizi così come sono non se ne può proprio più.
    Andate tutti via da Messina per cortesia, TUTTI.

    Salvatore

    0
    0
  4. Che bella situazione.
    Da un lato la politica che vorrebbe commettere un “illecito amministrativo” ma non ne trova quasi il coraggio e dall’altra un gruppo di esagitati che spinge perché questo illecito venga commesso.
    Nessuno che possa dirsi in buona fede in questa tristissima vicenda.
    Comunque di questi servizi così come sono non se ne può proprio più.
    Andate tutti via da Messina per cortesia, TUTTI.

    Salvatore

    0
    0
  5. L’art. 338 del C.P. testualmente, recita: “Articolo 338. Violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario. Chiunque usa violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario o ad una rappresentanza di esso, o ad una qualsiasi pubblica Autorità costituita in collegio, per impedirne in tutto o in parte, anche temporaneamente o per turbarne comunque l’attività, è punito con la reclusione da uno a sette anni.

    Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto per influire sulle deliberazioni collegiali di imprese che esercitano servizi pubblici o di pubblica necessità, qualora tali deliberazioni abbiano per oggetto l’organizzazione o l’esecuzione dei servizi.

    0
    0
  6. L’art. 338 del C.P. testualmente, recita: “Articolo 338. Violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario. Chiunque usa violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario o ad una rappresentanza di esso, o ad una qualsiasi pubblica Autorità costituita in collegio, per impedirne in tutto o in parte, anche temporaneamente o per turbarne comunque l’attività, è punito con la reclusione da uno a sette anni.

    Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto per influire sulle deliberazioni collegiali di imprese che esercitano servizi pubblici o di pubblica necessità, qualora tali deliberazioni abbiano per oggetto l’organizzazione o l’esecuzione dei servizi.

    0
    0
  7. Costringere i consiglieri a votare un provvedimento in contrasto co i dettami della Legge è un reato.
    Che la Magistratura si muova.
    George.

    0
    0
  8. Costringere i consiglieri a votare un provvedimento in contrasto co i dettami della Legge è un reato.
    Che la Magistratura si muova.
    George.

    0
    0
  9. Fallimento totale di renatino e degli accorintiani.
    Gerge

    0
    0
  10. Fallimento totale di renatino e degli accorintiani.
    Gerge

    0
    0
  11. Si capisce che sei prevenuto tanto da non capire cio’ che e’ scritto neell’articolo. I soldi per i servizi sociali c’erano (leggi bene) come sempre qualsiasi Amministrazione sia Essa dall’Alto o dal Basso,come questa, li ha presi e’ destinati altrove(ma poi non troppo lontano. Senti parlare mai di Debiti delle Partecipate?)quindi non serve altro balzello x i contribuenti basta solo che la somma tolta venga rimessa al proprio posto e tutto si risolve. E comunque anche chi usufruisce dei servizi sociali ha pagato e paga Tasi, Tari,ecc.ecc.

    0
    0
  12. Si capisce che sei prevenuto tanto da non capire cio’ che e’ scritto neell’articolo. I soldi per i servizi sociali c’erano (leggi bene) come sempre qualsiasi Amministrazione sia Essa dall’Alto o dal Basso,come questa, li ha presi e’ destinati altrove(ma poi non troppo lontano. Senti parlare mai di Debiti delle Partecipate?)quindi non serve altro balzello x i contribuenti basta solo che la somma tolta venga rimessa al proprio posto e tutto si risolve. E comunque anche chi usufruisce dei servizi sociali ha pagato e paga Tasi, Tari,ecc.ecc.

    0
    0
  13. Aggiungerei fallimento di questo consiglio comunale e di una intera “sedicente” classe dirigente. L’atto non solo non va votato, ma si dovrebbe cogliere l’occasione per cambiare il sistema (come da programma accorintideo.

    0
    0
  14. Aggiungerei fallimento di questo consiglio comunale e di una intera “sedicente” classe dirigente. L’atto non solo non va votato, ma si dovrebbe cogliere l’occasione per cambiare il sistema (come da programma accorintideo.

    0
    0
  15. giù le mani dalla TASI.Tasi è l’acronimo di Tassa sui Servizi Indivisibili Essa riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività, come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale. I servizi indivisibili sono le attività dei Comuni che non vengono offerte ”a domanda individuale”, come è dato per esempio nel caso degli asili nido o del trasporto scolastico. Si tratta, quindi, di una serie di servizi molto ampia, come per esempio l’illuminazione pubblica,la sicurezza, l’anagrafe, la manutenzione delle strade .Allora i signori consiglieri che votano per l’utilizzo della TASI per i servizi sociali,commettano un reato.

    0
    0
  16. giù le mani dalla TASI.Tasi è l’acronimo di Tassa sui Servizi Indivisibili Essa riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività, come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale. I servizi indivisibili sono le attività dei Comuni che non vengono offerte ”a domanda individuale”, come è dato per esempio nel caso degli asili nido o del trasporto scolastico. Si tratta, quindi, di una serie di servizi molto ampia, come per esempio l’illuminazione pubblica,la sicurezza, l’anagrafe, la manutenzione delle strade .Allora i signori consiglieri che votano per l’utilizzo della TASI per i servizi sociali,commettano un reato.

    0
    0
  17. Comunque non si possono prendere decisioni serenamente in queste condizioni. L’aula va sgomberata e subito. Questa pressione continua e’ inaccettabile. I lavoratori possono credere di avere tutte le ragioni del mondo, ma non hanno diritto di indirizzare e costringere

    0
    0
  18. Comunque non si possono prendere decisioni serenamente in queste condizioni. L’aula va sgomberata e subito. Questa pressione continua e’ inaccettabile. I lavoratori possono credere di avere tutte le ragioni del mondo, ma non hanno diritto di indirizzare e costringere

    0
    0
  19. Comunque è sin troppo chiaro gli euro della TASI non possono essere distratti. Se sono stati utilizzati euro stanziati per le spese sociali distraendoli da capitoli di spesa, non li hanno chiesti a me per la specifica destinazione.
    Basta intendersi su quale tipo di reato (perchè di questo si tratta) si commette sull’uno e sull’altro caso.
    Come nulla rileva che i fruitori dei sevizi sociali paghino anch’essi TASI, TARI, ecc.
    Forse è dura capirlo ma è così.

    0
    0
  20. Comunque è sin troppo chiaro gli euro della TASI non possono essere distratti. Se sono stati utilizzati euro stanziati per le spese sociali distraendoli da capitoli di spesa, non li hanno chiesti a me per la specifica destinazione.
    Basta intendersi su quale tipo di reato (perchè di questo si tratta) si commette sull’uno e sull’altro caso.
    Come nulla rileva che i fruitori dei sevizi sociali paghino anch’essi TASI, TARI, ecc.
    Forse è dura capirlo ma è così.

    0
    0
  21. Secondo me se volessero fare un passo avanti nella gestione dell’economia cittadina dovrebbero iniziare a chiudere le cooperative.
    Se servizi sociali devono essere, gruppo ristretto assunto per concorso.

    0
    0
  22. Secondo me se volessero fare un passo avanti nella gestione dell’economia cittadina dovrebbero iniziare a chiudere le cooperative.
    Se servizi sociali devono essere, gruppo ristretto assunto per concorso.

    0
    0

Rispondi a ninogiro Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED