Dopo l'intimidazione a Cannizzaro: Giustizia sùbito, ma si tutelino politici e amministratori

Dopo l’intimidazione a Cannizzaro: Giustizia sùbito, ma si tutelino politici e amministratori

Redazione

Dopo l’intimidazione a Cannizzaro: Giustizia sùbito, ma si tutelino politici e amministratori

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giovedì 25 Agosto 2022 - 08:02

L'assessore regionale al Welfare Minasi: «Avvertimento inquietante dal sapore mafioso, chi sa parli». L'udiccino Graziano: i clan sentono d'essere isolati

REGGIO CALABRIA – Proseguono le manifestazioni di vicinanza e solidarietà al deputato forzista Francesco Cannizzaro, dopo la grave intimidazione del 23 sera alla sua segreteria politica.  

Brunetti: tutelare chi amministra la cosa pubblica

Paolo Brunetti (11.4.2022)
Paolo Brunetti, sindaco facente funzioni di Reggio Calabria

«Piena solidarietà e vicinanza da parte del Comune di Reggio Calabria e dall’intera comunità cittadina» esprime il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, rilevando: «Da tempo andiamo affermando l’assoluta necessità di tutelare chi si spende per il proprio territorio attraverso l’attività politica. Purtroppo quello accaduto ieri è l’ennesimo grave episodio ai danni di amministratori e rappresentanti politici sul nostro territorio. Oggi ci stringiamo attorno a Cannizzaro e a tutti coloro, sindaci e rappresentanti istituzionali del territorio, che negli ultimi tempi hanno subito atti intimidatori e violenze. Quella delle intimidazioni – evidenzia il primo cittadino – è una piaga che va affrontata al più presto, tutelando a livello legislativo soprattutto chi si batte quotidianamente operando in prima linea per la propria comunità».

Fdi: la Democrazia avrà la meglio su chi vuol intorbidire il clima

Il Coordinamento metropolitano di Fratelli d’Italia esprime «sconcerto per quanto accaduto ieri sera alla segreteria dell’on. Francesco Cannizzaro. Auspicando che gli inquirenti facciano piena luce su quanto accaduto, siamo certi che la criminalità – anche se si avvale di gesti di inaudita violenza – non inquinerà la campagna elettorale per le elezioni politiche di settembre. La democrazia – così Fdi – avrà la meglio su chi cerca di intorbidire il clima in città».

Saccomanno: difficile portare avanti attività per il bene comune

Dopo Matteo Salvini & C., anche il coordinatore regionale della Lega Gianfranco Saccomanno – peraltro pure candidato in questa tornata elettorale – attesta la propria vicinanza a Cannizzaro. «La grave intimidazione in danno della segreteria dell’on. Francesco Cannizzaro di Forza Italia è un atto vile che deve ed è duramente condannato», incarnando «una condotta intollerabile»; altresì, «dimostra come in Calabria sia molto difficile portare avanti una attività indirizzata al bene comune. La Lega è accanto all’on. Cannizzaro e chiede alle forze dell’ordine di voler espletare tutte le indagini e accertamenti possibili per cercare di trovare i responsabili e dare tranquillità a chi svolge un compito che dovrebbe essere esente da tali inverosimili aggressioni».

La Minasi (Lega): «Avvertimento inquietante dal sapore mafioso, chi sa parli»

L’assessore regionale al Welfare Tilde Minasi

D’«episodio gravissimo» che «avrebbe potuto finire in tragedia» e «appesantisce il clima preelettorale nella città di Reggio Calabria» parla l’assessore regionale al Welfare e candidata al Senato per la Lega Tilde Minasi.

«Una vicenda inquietante che certamente non spaventerà il collega Cannizzaro, né l’intero centrodestra», afferma la Minasi, che non può fare a meno di notare che l’inusitato atto intimidatorio «ha il sapore fosco di un avvertimento mafioso e va punito duramente. Non voglio assolutamente pensare – aggiunge la componente della giunta Occhiuto – che possa essere l’inizio di una recrudescenza criminale per Reggio, che sta lentamente risalendo la china dopo un lungo passato di sangue e dolore». Mentre «a chi avesse visto o sapesse qualcosa chiediamo di parlare».

Italia al centro: tentativo di sovvertire il momento del confronto

Il coordinatore calabrese di Italia al centro e consigliere regionale Francesco De Nisi ribadisce che il vile gesto dell’altra sera «di sicuro non impedirà a Cannizzaro di continuare a battersi con eguale fervore per la Calabria, i suoi territori e le sue popolazioni; anche se non possiamo nascondere l’amarezza di dover ancora assistere nella nostra terra a episodi così orridi che cercano di minare il lavoro di chi si adopera per questo spicchio d’Italia con onestà e dedizione».

Il coordinatore metropolitano di Italia al centro e consigliere comunale Massimo Ripepi evidenzia che la serie di colpi esplosa contro la segreteria politica di Francesco Cannizzaro incarna un «tentativo di sovvertire un momento democratico di confronto e discussione, e di generare un’inquietudine generale proprio nel momento in cui anche la Calabria è chiamata ad esprimersi». E Ripepi lo qualifica come un «fatto ignobile – aggiunge Ripepi – che tenta di riportare indietro la nostra collettività e di farla regredire pur di non dare seguito al cambiamento politico. Qualcuno pensa che i reggini ed i calabresi in generale, debbano rimanere sottomessi e oppressi e invece un’azione indegna come quella che ha colpito l’onorevole Cannizzaro non può fare altro che unire le persone di buone volontà allo scopo di portare avanti un processo di rinnovamento per il bene della nostra meravigliosa terra. Restiamo, dunque, fermamente dalla parte del bene senza mai perdere la speranza – asserisce il consigliere comunale reggino –, ma con la voglia di collaborare, contribuire con proposte efficienti, agire e generare vigore morale e civile per Reggio e l’intera Calabria, cosa, che sono certo, il mio amico Francesco continuerà a fare».

Msi: nuova barbarie, campagna elettorale partita malissimo

Solidale verso il parlamentare la segreteria provinciale del Movimento sociale italiano-Fiamma tricolore, mettendo in evidenza che i «vili criminali» che hanno agito «avrebbero potuto compiere una vera e propria strage per la dinamica con cui l’atto si è consumato. Che Reggio Calabria viva uno dei periodi più bui della propria storia lo stiamo ripetendo da anni: il costante imbarbarimento della città, il suo impoverimento economico, la progressiva scadenza qualitativa della sua classe politica, che ha portato molti partiti a preferire dei “catapultati” da altre regioni nel silenzio servile ed ossequioso dei dirigenti e militanti locali, ci restituiscono un quadro della città che va oltre la desolazione. Tutto insieme però non sarebbe stato sufficiente ad immaginare lontanamente quanto è invece realmente avvenuto ieri: tre colpi di pistola esplosi non in piena campagna ma di fronte alla sede del Consiglio regionale, in pieno centro, in una serata d’agosto quando ancora la gran parte dei cittadini deve ritornare a casa per cena. Una vera e propria barbarie, una delle tante barbarie che la gente onesta di Reggio è costretta a sopportare, mal digerire, per continuare a vivere nella propria città. È iniziata come peggio non poteva la campagna elettorale a Reggio Calabria».

Per Graziano (Udc) «l’omertà sta crollando, i clan sono isolati»

Il capogruppo udiccino alla Regione Pino Graziano

Il capogruppo dell’Udc a Palazzo Campanella Giuseppe Graziano, per parte sua, rimarca: «Non consentiremo che il momento più alto della Democrazia, quello della leale competizione delle urne, venga turbato da atti di violenza e prevaricazioni inaudite. L’atto chiaramente intimidatorio diretto all’amico deputato Francesco Cannizzaro, candidato del centrodestra alle prossime Politiche, e al suo staff non può lasciare indifferente nessuno. Rifiutiamo lo strumento della violenza e del terrore quale mezzo per tentare di silenziare una campagna elettorale che sta vedendo tutti impegnati con grande entusiasmo. Non ci facciamo intimidire. Chi ieri pomeriggio ha compiuto quel gesto codardo e vigliacco, sparando colpi di arma da fuoco nei confronti della sede politica, sa che Francesco Cannizzaro non è solo. Ma soprattutto è a conoscenza che nella nostra regione, da tempo ormai, sta crollando quel muro di omertà attorno alla criminalità. Che è sempre più isolata. Solidarietà, quindi, a Francesco, certo che – così Graziano – quanto accaduto non scalfirà per nulla l’entusiasmo per questa importante campagna elettorale, e pieno sostegno alle forze dell’ordine per la loro attività d’indagine che sono certo porterà ad individuare i responsabili del gesto».

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