L'ipotesi cessione è ancora in piedi, c'è una stagione da programmare
MESSINA – Il 1. luglio coincide, da sempre, con l’avvio ufficiale delle nuove stagioni sportive. Messina non fa differenza e, dopo aver incassato il sì della Covisoc, una formalità vista la tranquillità espressa dalla società nei giorni precedenti alla ratifica dell’iscrizione, si pensa ai prossimi passi.
Il ritardo è evidente, se si considera che a oggi il Messina non ha un allenatore, un direttore sportivo e non sa nemmeno con certezza se sarà Pietro Sciotto a guidare il club, restando presidente. Il patron sembrerebbe orientato a portare avanti la sua avventura in giallorosso, ma la verità è che non c’è nulla da escludere.
Mannino in città
Ieri Fabrizio Mannino ha avuto un incontro con il sindaco, ma per investimenti in città e non per il club. Avvistato al Duomo (nella foto), l’imprenditore ha parlato con alcuni tifosi e poi, nel pomeriggio, si è recato allo storico Bar delle Rose, sede del club Gioventù Giallorossa. La trattativa prosegue al di là dei proclami di Sciotto? Sembra di no, ma in un’estate piena di ribaltoni, tutto potrà succedere.
C’è soltanto un problema: ogni minuto in più senza programmare, il ritardo potrebbe incidere e non poco sulla squadra e sulla stagione. I tifosi non vogliono più rivivere un’annata da ultimi in classifica e da sofferenza e sperano in qualcosa di diverso.

Penso che si stia giocando un gioco pericoloso.
Purtroppo, arrivati a questo punto, temo proprio che questo signor Mannino o non abbia intenzione di comprare la squadra o come sembra più probabile non abbia la capacità economica per farlo. E se per caso lo fa dobbiamo aspettarci una squadra sparagnina e potremmo cadere dalla padella alla brace. Mannino ormai sta perdendo la fiducia dei messinesi che lo stanno per ritenere un bluff.