Contrasto e prevenzione incendi: il Comune pensa a strategie sperimentali

Contrasto e prevenzione incendi: il Comune pensa a strategie sperimentali

Marco Celi

Contrasto e prevenzione incendi: il Comune pensa a strategie sperimentali

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giovedì 13 Luglio 2017 - 09:00

A seguito degli incendi che hanno colpito il territorio di Messina, L'assessore all'Agricoltura Signorino, d'accordo con la Regione ha deciso di muoversi su tre fronti: contrasto agli incendi, valutazione dei danni e ristoro dei soggetti colpiti.

Il danno è fatto. E non è stato più grave di quanto poteva essere solo grazie all'intervento di Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forestale, volontari e singoli cittadini. Gli incendi causati dalla concomitanza di condizioni climatiche avverse e dell'azione criminale dell'uomo hanno distrutto vaste aree boschive, ettari di campi coltivati e colture arboree. "L'amministrazione ne è consapevole" dichiara in un comunicato stampa l'assessore all'Attività Produttive e Agricoltura, Guido Signorino. Peccato che ne sia consapevole solo ora, quando ormai è andato tutto in fumo. Quantomeno si guarda al futuro, sperando di imparare qualcosa da quanto accaduto.

Infatti, in seguito ad una riunione con il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, l'amministrazione ha deciso di muoversi principalmente in tre direzioni: valutazione dei danni, ristoro dei soggetti colpiti e attivazione, anche immediata, di innovative strategie di prevenzione. I primi interventi di contrasto agli incendi sono stati condotti con professionalità e generosa disponibilità dai responsabili locali dei corpi interessati e hanno consentito di limitare i danni, avendo, ad oggi, evitato vittime e tutelato le abitazioni.

Per quanto riguarda valutazione dei danni e ristoro dei soggetti colpiti, la dichiarazione di stato di calamità, richiesta già lo scorso 5 luglio, dovrà dare copertura ai danni subiti dall’agricoltura. L’amministrazione ha attivato un tavolo di collaborazione con l’Ispettorato Agrario, l’Azienda Foreste Demaniali e l’Ispettorato Dipartimentale delle Foreste per una stima dei danni ai fini degli stanziamenti da richiedere con la dichiarazione di calamità.

Sul fronte della prevenzione invece, l'assessore ha avanzato la proposta di attivare, in via sperimentale a Messina, i “Contratti di Responsabilità Territoriale”. Introdotti nel Parco Nazionale dell’Aspromonte da Tonino Perna, i contratti si basano sul coinvolgimento di associazioni e agricoltori, cui viene affidato il monitoraggio di porzioni del territorio, con sistemi di allerta e collegamento con le forze di intervento e con mezzi per il primo contrasto ai fuochi. Alle associazioni o ai coltivatori è assegnato un contributo, di cui il 50% è ottenuto in relazione alla prevenzione realizzata. In sostanza, metà del contributo si riceve solo se la superficie incendiata non supera lo 0,2% di quella controllata, riducendosi in proporzione all’estensione che non si è riusciti a proteggere.

"Ho già discusso del progetto con alcune associazioni di coltivatori (Coldiretti, UNSIC) – ha dichiarato Signorino – raccogliendo piena disponibilità. Le risorse da destinarsi al territorio dovranno riguardare anche la prevenzione, perché gli incendi si spengono dall’alto, ma si prevengono dal basso. Nella stessa direzione va anche la strategia elaborata per il GAL, appena finanziato e per il quale è previsto un primo momento di animazione il prossimo 31 luglio, che prevede un censimento dei terreni incolti e una strategia che ne incentiva l’assegnazione a giovani e cooperative per la messa in produzione".

Il Gal (Gruppo di Azione Locale) è un gruppo (generalmente una società consortile) composto da soggetti pubblici e privati allo scopo di favorire lo sviluppo locale di un'area rurale. I GAL elaborano il piano di azione locale (PAL) e gestiscono i contributi finanziari erogati dall'Unione europea e dal Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia.

"La cura dei suoli, la loro regimentazione, protezione e scerbatura e l’attività irrigua costituiscono la migliore prevenzione per il dissesto idrogeologico e il più sano strumento di contrasto “passivo” alla diffusione degli incendi – conclude Signorino – Contrasto agli incendi attivi, risarcimento del danno e risorse per la prevenzione: su questi fronti l’amministrazione comunale chiede la mobilitazione di tutte le rappresentanze politiche (regionali e nazionali) per la necessaria attenzione al territorio".

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