Gli sviluppi dell'inchiesta sul ruolo di Iannello. Nel business criminale anche case a luci rosse e sale giochi
Messina – C’è attesa per la decisione della giudice Simona Finocchiaro per i cinque indagati dell’operazione anti droga tra Milazzo e Barcellona dello scorso 2 aprile. La Giudice ha interrogato oggi Giuseppe Basile, Pietro Marco Calabrese, Giuseppe Fogliani, Mariano Foti e Salvatore Parasole e al termine deciderà se arrestare anche loro, come chiesto dalla Procura, o lasciarli in libertà in attesa degli sviluppi dell’indagine.
La Procura di Messina aveva inizialmente chiesto l‘arresto per tutte le persone sospettate di far parte dell’associazione a delinquere che spacciava droga, anche tra i giovanissimi, tra capo Milazzo e la città del Longano. Ma la giudice non ha ritenuto ci fossero le esigenze cautelari, soprattutto visto il tempo trascorso tra i fatti contestati, risalenti al 2021. Per cinque di loro invece si è riservata di decidere solo dopo l’interrogatorio preventivo.
Chi ha scelto il silenzio e chi ha parlato
Accompagnati dai difensori, gli avvocati Antonio Spiccia, Gaetano Pino e Tindaro Grasso, gli indagati hanno deciso di rispondere alle domande della giudice per le indagini preliminari, chiarendo la loro posizione e difendendosi dall’accusa di far parte della rete di pusher. Ha scelto il silenzio soltanto Pietro Marco Calabrese.
Il ruolo di Maurizio Iannello
Secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia Fabrizio Monaco e Francesco Massara, a capo del giro c’erano il barcellonese Maurizio Iannello, che è invece stato arrestato, e Mario Calabrò, andato ai domiciliari. Iannello, interrogato, si è avvalso della facoltà di non rispondere. I suoi legali, gli avvocati Santi Certo e Giuseppe Inguaggiato, valutano ora il ricorso al Tribunale della Libertà.
Non soltanto droga: case a luci rosse e sale giochi nel business criminale
Il blitz dello scorso 2aprile è scattato dopo le indagini della Polizia sulla gestione delle case d’appuntamento e delle sale giochi tra Terme Vigliatore, Barcellona e Milazzo e il giro di droga, soprattutto cocaina e marijuana, gestita dagli stessi personaggi.
