Arrestati, indagati e particolari dell'ultimo blitz sullo spaccio e le case d'appuntamento tra Milazzo e Barcellona
Ci sono due persone agli arresti mentre altri 5 aspettano di sapere se saranno arrestati o meno, dopo l’ultima operazione anti droga della Polizia scattata a Milazzo e dintorni lo scorso 2 aprile.
Gli arresti
La giudice per le indagini preliminari Simona Finocchiaro ha autorizzato l’arresto in carcere soltanto per il Maurizio Iannello (36 anni), ha concesso i domiciliari a Mario Calabrò (64), entrambi di Barcellona. Dopo averli interrogati, invece, deciderà se autorizzare l’arresto di altri 5 indagati: Giuseppe Basile, Pietro Marco Calabrese, Giuseppe Fogliani, Mariano Foti e Salvatore Parasole. Saranno interrogati la prossima settimana.
Gli interrogatori preventivi
Per altri soggetti, malgrado i forti sospetti sul loro ruolo, anche di vertice, del business della droga, la Giudice non ha autorizzato l’arresto, soprattutto in ragione del periodo trascorso tra i fatti e la richiesta di arresto.
Gli altri indagati
Gli indagati sono complessivamente 19. Ecco tutto l’elenco degli altri nomi coinvolti: Natale Morasca, Antonino Dama, Alessandro “Gorilla” Soldino, di Milazzo. Antonino Mazzeo, Santino Mazzeo, Vito Buda, di Barcellona. Andrea Cannistrà di Lipari, Roberto De Luca di Palermo, i catanesi Giusi Messina e Domenico Alessandro Messina, entrambi catanesi ma con “base” a Milazzo; Giovanni Sofia (nato in Germania), Luciano Pizzullo di Buccheri.
Dalle armi alla droga a Milazzo

L’operazione, partita nel 2021, nasce da due diverse inchieste della Direzione distrettuale antimafia di Messina. I Pm Fabrizio Monaco e Francesco Massara, indagando su un giro di sfruttamento della prostituzione, sono incappati in un vasto giro di spaccio e traffico di droga, soprattutto cocaina, venduta anche ai giovanissimi.
Gli accertamenti della Polizia prendono le mosse da una pistola con matricola abrasa in possesso di Alessandro Messina. Tenendolo sotto controllo, gli agenti hanno scoperto che insieme alle armi l’uomo, con la complicità della madre, gestiva una vasta attività di spaccio a Milazzo.
Le case d’appuntamento e le sale scommesse dei barcellonesi

L’altro filone riguarda invece l’attività dei Mazzeo, insieme a Iannello e Calabrò, che, nel periodo del covid, facevano la spola malgrado le limitazioni tra Barcellona, Milazzo e Terme Vigliatore per gestire la sala scommesse, le case di prostituzione e i rifornimenti di droga.
Gli affari degli Iannello, che spacciavano anche in carcere, sono emersi anche nell’inchiesta Mowing, sfociata nel maxi blitz con 112 arresti del 2024.
