Messina – Bocche cucite agli interrogatori, da parte dei tre arrestati dai Carabinieri per lo spaccio H 24 a Villaggio Aldisio. Alessandro Dell’Acqua (43 anni), Antonino Allia (35) e Maria Calarco (67) sono andati al faccia a faccia con la giudice Simona Finocchiaro ma hanno taciuto.
Una scelta difensiva, quella di avvalersi della facoltà di non rispondersi, compiuta dagli avvocati Pietro Venuti, Tino Celi e Salvatore Silvestro alla luce della necessità di leggere gli atti delle indagini dei Carabinieri Messina Centro. I legali non escludono di ricorrere presto al Tribunale della Libertà.
L’allarme crack a Messina
L’inchiesta torna a portare alla luce l’emergenza crack, droga che torna a dilagare dai giovani in quantità elevate e che preoccupa forze dell’Ordine ed istituzioni. Insieme alla cocaina, infatti, Dell’Acqua ed Allia sono stati sorpresi a cedere notevoli dosi di crack, una sostanza pericolosissima per i potenti effetti allucinogeni.
La droga scontata per Natale
L’inchiesta ha svelato l’incessante via vai di “tossici” dall’abitazione dei due arrestati, nel 2023. Un fiume di clienti che non poteva che attirare i sospetti dei militati dell’Arma, sollevati anche dalle imponenti misure di sicurezza che proteggevano le due piccole case, collegate tra di loro internamente: cancelli e impianti di video sorveglianza che, secondo i due pusher, potevano eludere i controlli. Gli investigatori hanno invece spiato le loro conversazioni per mesi, scoprendo anche che i due pianificano vere e proprie campagne con scontistiche natalizie, false, per attirare clienti nonostante le ronde degli uomini in divisa nella zona.
