Droga tra Messina e Catania, altri 11 arresti legati al clan Cappello

Droga tra Messina e Catania, altri 11 arresti legati al clan Cappello

Redazione

Droga tra Messina e Catania, altri 11 arresti legati al clan Cappello

martedì 01 Aprile 2025 - 07:55

Il seguito dell'operazione dello scorso 13 marzo, che aveva portato a 39 arresti

I carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal giudice del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, con cui sono state disposte misure cautelari personali nei confronti di 11 persone, indiziate per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

All’operazione hanno preso parte oltre 60 Carabinieri, tra cui i militari del Nucleo Cinofili di Palermo per la ricerca di droga e armi.

Il provvedimento cautelare è stato emesso nell’ambito dell’indagine diretta dalla Dda di Messina e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina e della Compagnia di Taormina, che ha documentato l’influenza del clan “Cappello” di Catania nella fascia jonica della provincia messinese e che ha già consentito, il 13 marzo scorso, l’esecuzione di altra ordinanza di custodia cautelare,nei confronti di 25 persone, per associazione finalizzata al narcotraffico, numerosi episodi di spaccio di stupefacenti, estorsione e rapina, reati aggravati ai sensi dell’articolo 416-bis.1 del codice penale, poiché commessi con metodo mafioso o con il fine di agevolare il clan “Cappello” di Catania.

In quell’occasione, contestualmente, nell’ambito della sinergia investigativa attuata dalle Dda di Messina e di Catania, sotto il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, era stata eseguita a cura della Guardia di Finanza una distinta ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice del Tribunale etneo, per associazione di tipo mafioso e altro, nei confronti di 14 persone, tra cui appartenenti al clan “Cintorino”.

L’odierno provvedimento cautelare scaturisce dalle determinazioni del giudice del Tribunale di Messina a seguito degli esiti degli interrogatori preventivi di garanzia effettuati, sulla base della Legge Nordio numero 114/2024, su ulteriori indagati non indiziati del reato associativo.

In particolare, le attività investigative hanno permesso di documentare le condotte di altre 11 persone operanti nello smercio della droga, principalmente cocaina e hashish. Nel dettaglio, è stata delineata l’operatività di persone che acquistavano le sostanze stupefacenti, per la successiva immissione nel mercato sui territori di Giardini Naxos e dei Comuni limitrofi, dai due sodalizi attivi nel narcotraffico capeggiati dall’esponente del clan Cappello, Riccardo Pedicone, già raggiunto il 13 marzo scorso dalle misure cautelari.

Tra i destinatari della misura cautelare figurano anche i fornitori occasionali di sostanze stupefacenti, operanti a Catania o nella zona sud della provincia di Messina, in favore delle due consorterie, le quali, comunque, si approvvigionavano della droga nella città etnea principalmente attraverso i canali del clan Cappello.

Come emerso dall’indagine, infatti, i sodali delle due organizzazioni criminali dirette da Pedicone, nei casi in cui non avevano immediata disponibilità di stupefacenti, essendo in attesa dell’approvvigionamento dei grossi quantitativi da Catania (da dove, come dicevano loro, ne arrivavano “a quintali”), si sarebbero rivolti ad altri, a volte loro debitori, pur di scongiurare il rischio di soluzioni di continuità nell’attività di spaccio al minuto dello stupefacente; circostanza, questa, che avrebbe fatto loro perdere rilevanti “quote di mercato”.

Le indagini hanno svelato anche il ruolo di Carmelo Riolo, pregiudicato per “associazione di tipo mafioso”, quale appartenente al clan Cintorino, il quale era collegato con il vertice dei due sodalizi già disarticolati il 13 marzo. Riolo, infatti, insieme alla compagna (anche lei destinataria del provvedimento cautelare), avrebbe condotto l’attività di traffico di stupefacenti con cessioni di dosi di cocaina pressoché giornaliere a molti acquirenti, per lo più a Gaggi, rifornendosi in maniera continuativa a Catania.

Gli arrestati

  1. CHISARI Maurizio Carmelo, nato a Taormina (ME) il 19.06.1968;
  2. CRISTALDI Francesco, nato a Catania il 28.07.1971;
  3. LEO Manuel, nato a Taormina (ME) il 22.08.1992;
  4. MANSUETO Giuseppe, nato a Catania il 12.06.1982;
  5. MANULI Alessandro, nato a Catania il 01.03.1999;
  6. RIOLO Carmelo, nato a Calatabiano (CT) il 14.11.1963;
  7. CARDILLO Arianna, nata a Taormina (ME) il 20.02.1996;
  8. BALZANO Fabio, nato a Pompei (NA) il 20.06.1984;
  9. CACCIOLA Antonio, nato a Taormina (ME) il 01.09.1999;
  10. PAGANO Nicolino, nato a Sydney (Australia) il 13.08.1967;
  11. PAPARO Roberto, nato a Taormina (ME) il 17.12.1973.

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