Udienza a novembre per Claudio Costantino, che chiede l'abbreviato per la sparatoria che costò la vita a Portogallo e Cannavó
MESSINA – Duplice delitto di Camaro: ha chiesto l’abbreviato Claudio Costantino, in carcere per la sparatoria mortale del 2 gennaio scorso. La procura aveva fissato a dicembre l’inizio del processo ma i difensori, gli avvocati Carlo Taormina e Filippo Pagano, hanno chiesto che venga giudicato col rito abbreviato.
Costantino accetta dunque di arrivare a sentenza già in fase preliminare, saltando il vaglio del dibattimento al processo, in cambio della possibilità di ottenere uno “sconto” sostanziale del massimo della pena prevista per il delitto. E c’è già una data: il Gup (Giudice per l’udienza preliminare) Maria Militello ha fissato al prossimo 7 novembre l’udienza camerale per decidere sulla richiesta, alla quale in teoria sia le famiglie delle vittime che la Procura possono opporsi. O chiedere che venga subordinata a specifici atti.
L’imputato, quando è stato catturato in Calabria, ha sostenuto di essersi dato “alla macchia” per paura della vendetta dei parenti di Giuseppe Cannavò e Giovanni Portogallo, che morirono nel corso di una sparatoria scoppiata fuori casa di Costantino. L’uomo ha sempre sostenuto di aver sparato per legittima difesa.