Il Tar del Lazio esamina i ricorsi contro Terna. I comitati si organizzano su scala nazionale

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sabato 07 Luglio 2012 - 08:22

In occasione dell’udienza, sono stati trattati anche altri due ricorsi che vedono opposti i Comuni di Pace del Mela e San Filippo del Mela a Terna. Per le sentenze probabilmente occorrerà attendere la fine dell’estate

Si è svolta l’udienza conclusiva del ricorso al TAR del Lazio con cui 101 cittadini della frazione Serro del Comune di Villafranca Tirrena hanno impugnato l’autorizzazione unica per la realizzazione del discusso elettrodotto Rizziconi-Sorgente. L’approvazione era stata rilasciata nell’agosto 2010 in favore di Terna S.p.a. dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente.

“Il Tribunale, a seguito di approfondita discussione in contraddittorio con i difensori di Terna S.p.a., ha trattenuto la causa in decisione – riferisce l’Avv. dei ricorrenti, Gianfranco Passalacqua –. E’ bene sottolineare l’importanza dell’iniziativa attivata dal comitato di cittadini, volta non ad opporsi pregiudizialmente alla realizzazione dell’infrastruttura, ma a conciliare l’implementazione della rete elettrica con la salvaguardia della salute dei residenti nonché con il pieno rispetto delle garanzie procedimentali e dei vincoli ambientali, anche di matrice comunitaria, che insistono sul peculiare ecosistema dello Stretto”.

In occasione dell’udienza, sono stati trattati anche altri due ricorsi che vedono opposti i Comuni di Pace del Mela e San Filippo del Mela a Terna. Per le sentenze probabilmente occorrerà attendere la fine dell’estate.

Oltre alla fase giudiziaria, il Coordinamento Ambientale Tutela del Tirreno, formato dalle associazioni e comitati che si oppongono all’attuale progetto di Terna, continua l’opera di collegamento con i territori costretti ad affrontare lo stesso problema.
Ieri si è svolto a Messina un incontro con un nascente Comitato di protesta contro il nuovo elettrodotto Chiaramonte Gulfi – Ciminna che attraversa la zona centrale della Sicilia, dalla provincia di Ragusa a quella di Palermo, passando per Enna e Caltanissetta.
Per il prossimo 25 luglio, è convocata una riunione a Caldarola (Macerata), in cui si darà vita ad un movimento a carattere nazionale che vuole salvaguardare il territorio. In questi giorni tutti i comitati d’Italia stanno mettendo a punto un appello al Presidente del Consiglio ed al governo affinché, specie in questo periodo di crisi economica, le grandi opere vengano realizzate con la condivisione delle popolazioni interessate, per il soddisfacimento delle esigenze collettive e senza danneggiare le economie legate allo sviluppo del turismo locale.

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